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Amazon Fire TV Stick 4K recensione: la smart TV istantanea

Il dongle di Amazon è arrivato anche in Italia, ma come funziona? Vale la pena acquistarlo?

Amazon Fire TV Stick 4K non è un prodotto universalmente nuovo. Il dispositivo infatti è stato lanciato ufficialmente ad ottobre negli Stati Uniti ma solo ora è arrivato anche nel nostro Paese, pronto a trasformare i televisori meno recenti in vere e proprie smart TV. Ma come funziona? Cosa offre? Come i usa? Quanto costa? Rispondiamo a tutte queste domande nella nostra recensione.

Amazon Fire TV Stick: alla portata di tutti

La confezione di Amazon Fire TV Stick 4K ha tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare: trovate il dongle omonimo, una piccola prolunga HDMI, un cavo USB/microUSB con l’apposito alimentatore, il telecomando ed un paio di batterie.

Il cuore pulsante del kit è ovviamente il già citato Fire TV Stick 4K, un piccolo dispositivo che al suo interno nasconde un processore MediaTek MT8695, la GPU PowerVR GE8300, 1,5 GB di RAM e ben 8 GB di memoria interna. Non mancano poi il Wi-Fi ac e il Bluetooth 5.0.

Per garantire una corretta riproduzione di tutti contenuti abbiamo poi il supporto ai codec e agli standard più svariati tra cui HDR10 e 10+, HLG e Dolby Vision. Tutto questo vi permette di arrivare allo streaming di contenuti in 4K @60 fps.

Naturalmente voi non dovrete preoccuparvi di nulla di tutto questo. Tutto ciò che dovrete fare è inserire Amazon Fire TV Stick 4K nella porta HDMI della TV (con o senza prolunga), collegarla alla corrente e poi seguire le istruzioni a schermo per associare il telecomando ed impostare il tutto.

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Amazon Fire TV Stick 4K recensione

Una doverosa premessa prima di addentrarci nella recensione: io non ho una smart TV. Il mio televisore, un piccolo 32 pollici, ha ormai 5 anni, non è collegato ad alcuna antenna o decoder e vive di due cose: le console e il mio caro vecchio Chromecast. Tutto questo per dirvi che in casa mia Amazon Fire TV Stick 4K è stato usato per perseguire il suo intento originario: portare la modernità dei servizi di streaming su un apparecchio che non è dotato di alcuna connessione WiFi.

Ora però bando alle ciance e vediamo com’è stata la mia prima settimana con Fire TV Stick 4K.

Il telecomando con Alexa

A prima vista non gli dareste un soldo bucato. Il telecomando che troviamo nella confezione è compatto, leggerissimo ed estremamente minimale. L’apparenza però inganna. Il piccolo device infatti è dotato sia di connessione Bluetooth sia di infrarossi, una combinazione che gli consente di controllare non solo la vostra Fire TV Stick 4K, ma anche il televisore, almeno nelle sue funzioni basilari.

Il grande plus però è rappresentato dal microfono integrato che vi permette di usare Alexa. L’assistente vocale di Amazon vi aiuta così ad aprire le applicazione, ad effettuare ricerche su Prime Video e Netflix e a filtrare i contenuti. Qualche esempio? Potete chiederle “mostrami i thriller” e “trova i film con Tom Cruise“, ma anche “cerca Tech Princess su YouTube” o “apri RaiPlay“.

Una piccola nota negativa: Alexa su Fire TV Stick 4K fa… beh, Alexa. Ogni tanto infatti fraintenderà quanto chiesto o non risponderà, mentre qualche volta i risultati della ricerca saranno incompleti. Niente che però non possa essere risolto con un aggiornamento software.

Una marea di contenuti

Se avete usato Prime Video in precedenza, l’interfaccia di Amazon Fire TV Stick 4K vi sembrerà estremamente famigliare: abbiamo un menù nella parte alta della schermata per passare dalla Home a I Miei Video, Film, Serie TV, Applicazioni ed Impostazioni, mentre la parte inferiore ospita una serie di thumbnail che mostrano app installate o installabili e contenuti consigliati.

Il risultato, considerando la naturale propensione verso il servizio di streaming del colosso americano, è un po’ meno variegato del previsto e leggermente caotico. Insomma, avrete un sacco di film e serie TV presi da Prime Video che si mescolano ad applicazioni e giochi rendendo la navigazione un po’ meno fluida ed intuitiva del previsto. Potete comunque raggiungere un buon compromesso tramite la funzione “Sposta” che vi permette di organizzare la riga I Miei Giochi e Applicazioni così da avere a portata di click le app che usate frequentemente.

Ma quali servizi troviamo effettivamente su Fire TV Stick 4K? Moltissimi: oltre a Prime Video e Netflix abbiamo YouTube, Infinity, TIM Vision, DAZN, Plex, Mubi e molti altri. Ci sono poi i giochi – per cui è richiesto l’acquisto di un controller Bluetooth – e le piattaforme musicali come Spotify, Tidal e Deezer. Infine abbiamo tutte le altre app come browser, VPN e tool per abilitare lo screen mirroring.

Un bel cambiamento

Amazon Fire TV Stick 4K ha reso quasi obsoleto il mio Chromecast: il device del colosso di Seattle non solo offre un’ottima qualità dell’immagine, ma è semplice, immediato e completo. Non ha bisogno dello smartphone o di un browser che inviino contenuti, ha una sua interfaccia e vi permette di vedere davvero qualsiasi cosa.

Il tutto senza consumare eccessivamente la banda e senza costringervi a cambiare televisore per passare ad un apparecchio più recente.

Insomma, per godervela vi basta sprofondare sul divano e usare il piccolo telecomando in dotazione. È davvero tutto ciò di cui avete bisogno.

Amazon Fire TV Stick 4K recensione: acquistarlo oppure no?

Con 59,99 euro vi portate a casa il miglior dongle presente sul mercato, uno strumento perfetto per chi, come me, non ha un televisore di ultima generazione. A disposizione poi avete anche i comandi vocali di Alexa e – dimenticavo – la possibilità di collegarlo ad un device Echo esterno che funge anche da cassa.

Certo, tutto questo ha senso solo se avete quanto meno l’abbonamento a Prime Video. Meglio ancora se, come me, ne avete 3/4 per accedere ad uno spettro di contenuti ancora più ampio.

Amazon Fire TV Stick 4K

Pro Pros Icon
  • Supporto 4K HDR
  • Installazione semplice
  • Grande varietà contenuti
  • Amazon Alexa per i comandi vocali
  • Prezzo contenuto
Contro Cons Icon
  • Interfaccia migliorabile
  • Ricerca da affinare

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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