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Una guida virtuale per rilassarsi: come funziona il Wellness Coach di Starpool?

Rilassarsi nel bel mezzo della Milano Design Week, una delle settimane più frenetiche dell’anno. Sembra un’impresa piuttosto complicata eppure Starpool l’ha reso possibile con il Wellness Coach, una guida che vi trasporta in un altro luogo, in un’altra dimensione, impegnati semplicemente ad ascoltare il vostro corpo, a respirare, a dimenticare ciò che vi circonda.
Dimenticavamo: la guida, qui, è virtuale. Il Wellness Coach di Starpool infatti non è un essere umano ma una combinazione di hardware e software che si adatta tanto all’ambiente domestico quanto agli hotel, alle spa e a tutte quelle strutture che vogliono offrire qualcosa di più ai propri clienti.

Il Wellness Coach di Starpool: la nostra prova

Starpool Wellness Coach come funziona

Vi mettete comodi, scegliete il percorso desiderato, indossate le cuffie in dotazione e vi lasciate coccolare dalla voce guida.
Il Wellness Coach è tanto distensivo quanto intuitivo. Non c’è nulla di complicato. Anzi, tutto è studiato per permettere a chiunque di utilizzare questo sistema, senza aver bisogno di conoscenze pregresse o essere particolarmente portato per la tecnologia.

Per spiegarvi il perché però dobbiamo fare un passo indietro.

La guida virtuale di Starpool si articola in due prodotti differenti: la versione Personal e quella Social. Esteticamente sono molto simile: abbiamo un display touchscreen da 10″ sorretto da un supporto in metallo orientabile con chiusura di sicurezza. A differenziarli è l’altezza, con il Personal alto 65 cm e il Social 122 cm, e l’uscita audio. Il modello Personal infatti è associato ad un paio di cuffie over-ear che garantiscono un eccellente livello di isolamento mentre Wellness Coach Social si interfaccia con uno speaker Bluetooth. Come potete intuire, una variante è destinata ai singoli mentre l’altra si adatta bene alle sessioni di gruppo.
Ma sessioni di cosa? Il software è pensato per supportare 3 diversi tipi di attività:

  • mindfulness;
  • respirazione guidata;
  • musica.

I programmi di mindfulness sono 5, prevedono diversi livelli di difficoltà e sono stati sviluppati in esclusiva dal neuroscienziato Nicola De Pisapia.
Sono in ordine di complessità anche i 5 programmi di respirazione guidata, questa volta realizzati insieme a Andrea Zuccari, recordista mondiale di apnea No Limits.
Infine abbiamo 5 brani musicali che possono accompagnare i momenti di relax con i suoi lenti e delicati della natura.
Tutto questo è selezionabile, insieme a volume e durata della sessioni, tramite il display touch. L’interfaccia è semplice, 
intuitiva e bastano pochi secondi per avviare uno dei programmi presenti.

Per la nostra prova di Wellness Coach Personal abbiamo optato per il livello intermedio della respirazione guidata e selezionato un tempo di 10 minuti. Dopo aver indossato cuffie e mascherina per gli occhi – così da garantire una maggior immersione -, ci siamo fatti trasportare dalla voce guida: in una prima fase ci è stato spiegato come respirare sfruttando sia il diaframma che il torace, mentre la seconda parte della sessione ha lasciato a noi il compito di mantenere lo stesso ritmo. Tutto questo vi aiuta a concentrarvi solo su una cosa, respirare, lasciandoi alle spalle stress, ansie e pensieri negativi.
Sia chiaro, la respirazione diaframmatica non è immediata, richiede un po’ di pratica, ma è il modo più naturale di respirare. Il Wellness Coach svolge così un doppio ruolo: insegnarvi ad usare il diaframma e mettere nelle vostre mani un metodo che vi permetta di rilassarvi.

A chi è adatto il Wellness Coach?

Il prodotto di Starpool, sia in versione Personal che Social, si sposa con diversi tipi di strutture e attività. Potrebbe essere perfetto in un hotel, come servizio aggiuntivo per il benessere degli ospiti, oppure in una spa, dove può diventare parte di un percorso più articolato.
Potrebbe inoltre trovare posto anche in un centro massaggi, dando ai clienti la possibilità di rilassarsi ancora prima di iniziare il trattamento.

Nulla poi vi vieta di posizionarlo all’interno della vostra abitazione. E’ vero, la respirazione guidata può essere fatta anche in autonomia ma non tutti sono in grado in isolarsi quando si trovano da soli, nel totale silenzio. C’è chi tende a distrarsi, chi perde il ritmo, chi invece preferisce avere qualche rumore di fondo. In tutti questi casi il Wellness Coach può aiutarvi.

Zerobody: galleggiamento asciutto e meditazione guidata

Dry floating. In italiano, galleggiamento asciutto.
Quando ce l’hanno proposto non sapevamo bene cosa aspettarci. Ora, dopo aver vissuto l’esperienza, possiamo definirla una delle attività più riposanti di sempre.
Ma come funziona? Zerobody tiene il corpo sospeso su 400 litri di acqua calda. In sostanza vi posizionate su un asse che poi si abbassa e vi lascia sospesi, protetti da una speciale membrana che impedisce il contatto diretto con l’acqua ma vi permette di fluttuare. Questo significa che sì, potete farlo vestiti.
Vi troverete avvolti in un caldo abbraccio, liberi da stimoli esterni e con un paio di comode cuffie che vi permettono di ascoltare, anche in questo caso, i programmi di mindfulness, le tecniche di respiro o musiche rilassanti.

Naturalmente non si tratta di qualche stregoneria. Zerobody sfrutta la già nota tecnica del galleggiamento per favorire la rigenerazione del corpo e della mente. Durante il galleggiamento infatti determinate aree cerebrali si attivano e stimolano una risposta fisiologica opposta allo stress, con un conseguente miglioramento duraturo delle performance mentali. L’assenza di punti di contatto invece ha un effetto benefico sul sistema muscolare, sulla circolazione e sulle articolazioni.

E’ un’esperienza che vi suggeriamo di fare anche se non siamo di fronte ad un prodotto casalingo. Zerobody infatti si adatta più a spa, hotel o a centri sportivi che vogliono offrire anche qualche strumento utile al rilassamento degli atleti.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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