Dopo più di 20 anni, Apple ha detto addio ad iPod. Ha infatti interrotto la produzione dei dispositivi tanto semplici quanto innovativi che, due decenni fa, hanno cambiato il modo di ascoltare la musica e hanno portato alla creazione dell’iPhone.
Apple dice addio agli iPod, i dispositivi tascabili che hanno fatto la storia
“Ti metterò la musica in tasca. Qualcosa tra cinquecento e mille canzoni, tutte nella tua tasca. Perchè non ce la faccio più a vedere quell’inspiegabile walkman. Basta, te ne vai in giro portando un mattone mangianastri. Noi non siamo selvaggi, perciò ti metterò 1000 canzoni in tasca.” afferma il personaggio di Steve Jobs alla figlia Lisa nell’omonimo film del 2015. E così fece: Steve Jobs, in particolare la Apple, riuscì a mettere nelle tasche delle persone centinaia di brani, cambiando per sempre il modo di ascoltare la musica.
L’iPod è arrivato per la prima volta nell’ottobre del 2001, si presentava come un mattoncino tascabile realizzato in acciaio lucido, con la parte anteriore bianca e un piccolo schermo sulla quale leggere le informazioni e selezionare i brani. Conteneva circa 1000 brani, come promesso da Steve Jobs, ed era una vera e propria rivoluzione. Da quel 23 ottobre 2021, l’iPod è diventato un prodotto onnipresente: milioni di persone vagavano per il mondo con le iconiche cuffie bianche alle orecchie e il dispositivo in tasca. Inoltre, era un ottimo modo per vendere i computer Macintosh: il primo iPod era compatibile esclusivamente con i Mac.
Successivamente Apple presentò altre generazioni di iPod classic e altri modelli come l’iPod Shuffle, una versione più economica e senza display; l’iPod mini e il famosissimo iPod nano, discendente del mini, che ha fatto la storia grazie alle sue dimensioni ridotte. Gran parte di questi, come il classic, il mini e il nano, erano caratterizzati dalla famosissima “Click Wheel”, una rotella sensibile allo sfioramento che consentiva di scorrere i brani con una naturalezza affascinante.
Nel 2007 poi Apple presentò la prima generazione di iPod touch, essenzialmente degli iPhone senza le funzionalità telefoniche. L’iPod touch è stato aggiornato l’ultima volta nel 2019, con la settima generazione, ed è l’ultimo modello annunciato da Apple.
Un dispositivo che negli ultimi anni aveva meno senso
Ieri Apple ha ufficialmente detto addio a tutto ciò, a un pezzo di storia. La società ha infatti annunciato di aver interrotto la produzione degli iPod touch, gli unici ancora in commercio, ponendo fine a due decenni di rivoluzione che hanno portato alla creazione dell’iPhone. Basti pensare che dalla sua introduzione nel 2001, Apple ha venduto circa 450 milioni di iPod.
Il motivo di tutto questo è molto semplice, seppur a molti possa dispiacere. La società di Cupertino, gran parte grazie all’iPhone introdotto nel 2007, e successivamente grazie al servizio Apple Music, si è assicurata che la musica sarebbe sopravvissuta. I giorni in cui si acquistavano e si possedevano brani da 99 centesimi su un iPod sono passati, ora si preferisce un abbonamento mensile che fornisca l’accesso a cataloghi musicali più ampi. Lo testimoniano anche le vendite: l’anno scorso Apple ha venduto circa tre milioni di iPod, contro 250 milioni di iPhone.
Gli iPod touch si potranno acquistare fino a esaurimento scorte, sia per chi vuole portarsi a casa un pezzo di storia che presto non esisterà più – se non tramite la vendita dell’usato – sia per chi desidera un dispositivo Apple simile a un iPhone ma più economico, dove ascoltare la musica e non solo. Apple ha annunciato l’addio affermando che “lo spirito dell’iPod continuerà a vivere” e non possiamo che essere d’accordo. Nessuno dimenticherà mai questi dispositivi, che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’elettronica di consumo. E in quella della musica.
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