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Anonymous rilascia 800GB di dati sulla censura russa

Continua l'attacco alla Russia degli hacker, non solo Anonymous

Continua la cyber war di Anonymous e altri gruppi hacker contro la Russia, con alcuni colpi portati a segno nelle ultime ore. Sembra infatti che Anonymous abbia condiviso oltre 360 mila file di Roskomnadzor, l’ente della censura russa. Ma anche altri gruppi hacker stanno continuando ad attaccare il Cremlino, con azioni dimostrative.

Anonymous rilascia 800GB di dati sulla censura russa

Già dalle prime ore della cyber war dichiarata da Anonymous contro il Cremlino, un bersaglio importante è stato Roskomnadzor. Questo ente cura la censura da parte di Mosca alle informazioni che la popolazione russa può ricevere. In queste settimane sta bloccando ogni informazioni che non rientra nella narrazione propagandistica di Putin sul conflitto in Ucraina.

Gli hacker di Anonymous hanno già attaccato i siti di questo servizio del governo russo, facendoli finire offline e bloccandone il lavoro. Ma ora sembra che Anonymous abbia rilasciato ben 360 mila file della sezione di Roskomnadzor che copre la regione della Baschiria. Sono informazioni sui numeri del conflitto, le immagini e tutta la copertura stampa che Mosca ha censurato per impedire la libera informazioni dei propri cittadini.

anonymous webcam russia cyber war

I file, circa 820GB di dati, sono stati condivisi anche via Substack prima di quanto prospettato, per evitare che con la possibilità uscita della Russia da internet nei prossimi giorni diventi impossibile comunicarli con la popolazione russa.

A questo proposito, Anonymous ha anche annunciato il servizio mail.190.in per inviare email a indirizzi casuali di cittadini russi, come era accaduto nei giorni scorsi con gli SMS. Nel tentativo di diffondere informazioni sul conflitto.

Nono solo Anonymous: anche altri hacker aggirano la censura

Oltre ad Anonymous, ci sono molti altri gruppi hacker che combattono il regime in Russia. Fra questi GhostSec, già noto in passato per gli attacchi contro l’ISIS. In queste ore il gruppo avrebbe architettato un nuovo modo per comunicare con la popolazione russa: hackerare le stampanti.

Hacker schierati con l'Ucraina: sono 50 i gruppi attivi

Infatti hanno spiegato di aver già inviato a oltre 100 stampanti wireless in Russia una serie di messaggi ai membri del governo e dell’esercito russo, provando a incitare una rivolta contro il Cremlino. Iniziando con le parole: “Questa non è la tua guerra. Questa è la guerra del tuo governo. Che sta mentendo ai tuoi fratelli e alle tue sorelle”. Secondo il gruppo, presto raggiungeranno anche altre stampanti che saranno hackerate. E hanno specificato che sarebbero tutti dispositivi in sedi governative e militari, senza attaccare la popolazione.

Gli altri attacchi del collettivo hacker

Oltre a queste ultime operazioni, Anonymous sta continuando la cyber war da settimane, con diversi attacchi nella guerra informatica contro il Cremlino e a sostegno della popolazione ucraina. Inoltre, rimanda su Twitter, Telegram e altre piattaforme a informazioni sul conflitto. E sembra che stiano preparando “qualcosa di grosso” secondo quanto presentato su Twitter.

Facciamo comunque presente che molte delle informazioni sul conflitto telematico sono difficili da verificare in maniera indipendente. Fra la censura di Mosca e il fatto che gli hacker restino anonimi, diventa complicato verificare l’autenticità di tutte le informazioni. Quindi prendete sempre con le pinze le notizie riguardo questa cyber war, dall’esito ancora molto incerto.

anonymous tv russa propaganda min

Lista degli scorsi attacchi:

  • Il 25 febbraio Anonymous pubblica i dati dei Ministero della Difesa Russo (forse già trapelate in passato)
  • Colpito il sito di Gazprom, principale fornitore di gas russo
  • In Bielorussia, il sito del principale produttore di armi Tetraedr finisce offline. I servizi ferroviari vanno k.o.
  • Offline i siti del Ministero della Giustizia e dell’Energia russi
  • Online oltre 40 mila documenti in russo del Russian Nuclear Safety Institute
  • Le informazioni di oltre 20 mila conti correnti della banca di stato russa SberBank finiscono in rete
  • Bloccato il sito bestchange.ru, impedendo di convertire i rubli in criptovalute
  • Attaccati diversi media russi, fra cui TASS, rbc.ru, kommersant.ru, fontanka.ru e iz.ru.
  • Colpite alcune centraline di ricarica per le auto elettriche in Russia, con messaggi in sostegno all’Ucraina
  • La navigazione dello yatch del presidente russo ‘Graceful’ viene hackerata
  • Anonymous ha postato le frequenze delle radio militari russe a corto raggio
  • IPubblicati dei dati al Ministero dello Sviluppo Economico Russo
  • Il collettivo affiliato NB65 blocca il sito dell’agenzia spaziale Roscosmos
  • Anonymous avrebbe recuperato i piani russi sull’invasione, approvati il 18 febbraio
  • Colpiti oltre 2.500 siti russi dagli attivisti online, fra cui il sito del governo instaurato in Crimea
  • Colpito il sito dell’Istituto di Ricerca Spaziale Russo (IKI)
  • Pubblicati i dati personali di 120 mila soldati russi
  • Anonymous pubblica video sul conflitto in Ucraina sui servizi di streaming e i canali televisivi russi
  • Apre un servizio di SMS per raggiunge la popolazione russa, oltre 5 milioni di messaggi inviati
  • Disegnati “facce da troll” sui sistemi di comunicazione radio dei militari russi
  • Hackerato il sistema di ventilazione di Orangescada
  • Anonymous ha preso il controllo di oltre 400 webcam, mostrando messaggi sul conflitto
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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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