L’intelligenza artificiale (AI) della Cina sfida OpenAI con tre nuovi modelli avanzati di ragionamento, intensificando la competizione globale nel settore. Secondo diversi esperti, la differenza fra gli apripista americani e gli inseguitori cinesi si sta riducendo.
La corsa all’AI si fa più serrata: la Cina recupera su OpenAI
Tre nuovi modelli di intelligenza artificiale sviluppati in Cina – Deepseek R1 di HighFlyer Capital Management, Marco-1 di Alibaba e il modello ibrido di OpenMMLab – hanno fatto il loro ingresso nel mercato, sfidando direttamente le prestazioni dell‘o1 Preview di OpenAI. Questa mossa segna un momento cruciale nella competizione tecnologica tra Oriente e Occidente.
La pressione su OpenAI aumenta, con l’azienda che deve difendere la sua posizione di leadership e la sua valutazione di 157 miliardi di dollari. Non solo rispetto alla Cina, ma anche rispetto ad altre aziende private americane. Il vantaggio temporale tra i rilasci si è drasticamente ridotto: mentre l’anno scorso OpenAI aveva mantenuto un margine di cinque mesi prima del debutto di Claude 2 di Anthropic, quest’anno il divario si è ridotto a soli due mesi e mezzo.
Anthropic ha alzato ulteriormente la posta rilasciando il Model Context Protocol (MCP), una tecnologia che semplifica l’integrazione tra AI e dati. Nel frattempo, laboratori focalizzati sull’open source come AI2 con il modello OLMo 2 e Nous Research con Nous Forge stanno ampliando l’accesso alle capacità avanzate dell’AI, come sottolinea Venture Beat.
L’intensificarsi della competizione nel settore dell’AI avanzata potrebbe accelerare ulteriormente l’innovazione. OpenAI si prepara a svelare il suo prossimo rilascio già la prossima settimana, in una corsa contro il tempo per mantenere il proprio vantaggio tecnologico. Vantaggio tecnologico che si conta sempre più in giorni, e non mesi.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API