Un robot umanoide sta per fare la storia vendendo una sua opera d’arte per Sotheby’s, una delle più celebri case d’asta del mondo. Si tratta di Ai-Da, un robot dotato di intelligenza artificiale, ha creato un ritratto astratto di Alan Turing chiamato AI God.
Sotheby’s ha annunciato che l’opera sarà battuta a un prezzo iniziale di 120.000 dollari (circa 110 mila euro). L’asta avrà luogo dal 31 ottobre al 7 novembre 2024.
Sarà il primo robot a vendere un’opera d’arte su Sotheby’s
Ai-Da è il primo robot umanoide la cui opera verrà venduta all’asta da una grande casa d’arte come Sotheby’s. Il dipinto AI God rappresenta Alan Turing, uno dei pionieri della scienza dei computer e dell’intelligenza artificiale. L’opera, è stata completata nel 2019 e presenta il volto del matematico in uno stile astratto e dai toni cupi, con uno stile quasi espressionista.
Potete ammirare l’opera di seguito.
Il robot artista è stato sviluppato da Aidan Meller in collaborazione con l’Università di Oxford e la società di robotica Engineered Arts. Ai-Da utilizza telecamere per acquisire input visivi che vengono poi elaborati da algoritmi grafici per generare immagini. Successivamente, con l’aiuto di due braccia bioniche, Ai-Da dipinge su tela, ricreando le immagini generate.
Una macchina decisamente complessa, in grado di elaborare opere altrettanto articolate. Del resto Ai-Da è stata creata per esplorare i confini tra umano e macchina. Il progetto si ispira a un famoso manifesto femminista transumanista degli anni ‘80, noto come Cyborg Manifesto, che mette in discussione le divisioni nette tra uomo, animale e macchina. Non a caso Ai-Da si presenta proprio come una fusione unica di intelligenza artificiale, macchina e intervento umano.
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Il nome del robot, invece, è un omaggio ad Ada Lovelace, matematica del XIX secolo, considerata la prima a riconoscere le potenzialità delle macchine oltre i semplici calcoli. Lovelace ha collaborato ai primi progetti di computer meccanici, anche se morì prematuramente nel 1852.
Ai-Da si presenta da sola
Ma perchè raccontarvi Ai-Da, quando Ai-Da è in grado di presentarsi da sola? Ebbene si, in occasione del TedxOxford, tenutosi 4 anni fa, Ai-Da è salita sul palco per raccontare ai presenti la sua storia (e le sue infinite potenzialità).
Un fenoemo che riapre l’acceso di dibattito tra robot, AI e arte
L’opera AI God di Ai-Da riaccende inevitabilmente il dibattito sul futuro (che è sempre più presente) dell’intelligenza artificiale in ambito artistico. La questione è sempre la stessa: se l’arte è pura espressione dell’animo umano, può una macchina senza anima produrla? E se si, da dove deriva? La risposta, in realtà, è ben poco poetica o filosofica: dai dati. E i dati in questione, molto spesso, sono opere di altri artisti protette dal diritto di autore.
“Commemorando Alan Turing nella mia opera d’arte, che è stata esposta alle Nazioni Unite, intendo onorare i suoi contributi alla fondazione dell’informatica moderna e dell’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Ai-Da tramite il suo sistema di modelli linguistico (LLM). “Creando questo ritratto, incoraggio una discussione sulla creatività. Mentre i confini tra uomo e macchina si confondono, contribuisco a mettere a fuoco queste domande”.
Siamo ancora nel far west dell’AI, e in attesa di regolamentazioni importanti, Ai-Da vende la sua opera per centinaia di migliaia di euro. La ritroveremo sui libri di storia dell’arte dei nostri nipoti?
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API