L’attrice e figlia del leggendario attore comico Robin Williams, Zelda Williams, ha espresso la sua preoccupazione e il suo disgusto riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale (AI) per ricreare voci di attori e figure pubbliche, in particolare il suo defunto padre. In una dichiarazione condivisa su Instagram Stories, Zelda ha reso chiara la sua posizione contro l’uso dell’IA per creare o ricreare attori senza il loro consenso.
AI per ricreare le voci degli attori, parla la figlia di Robin Williams
“Non sono una voce imparziale nella lotta di SAG contro l’intelligenza artificiale“, ha scritto Zelda, riferendosi al sindacato degli attori Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists, attualmente in sciopero. Per via delle retribuzioni, dei diritti in streaming – ma anche per l’utilizzo dell’AI.
Zelda Williams spiega: “Ho visto per ANNI quante persone vogliono addestrare questi modelli per creare/ricreare attori che non possono acconsentire, come papà. Questo non è teorico, è molto, molto reale.”
Zelda Williams ha sottolineato le preoccupazioni etiche legate all’uso dell’IA per creare facsimili digitali di attori o figure pubbliche senza il loro permesso. Ha anche menzionato il fatto che l’IA può essere utilizzata per far dire alle figure ricreate cose che non avrebbero mai detto nella realtà.
Sia la Writers Guild of America (WGA) e la SAG-AFTRA, hanno preso posizione sulla questione. Entrambi i sindacati hanno scioperato per cercare protezioni contro l’intelligenza artificiale. La WGA ha recentemente concluso lo sciopero e ha stretto un accordo con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP), mentre la SAG-AFTRA riprenderà le trattative con gli studi la prossima settimana.
Zelda Williams ha chiuso il suo messaggio criticando l’IA e le sue creazioni, definendole “poveri facsimili di persone più grandi” e “orrendi mostri Frankensteiniani” che non rispettano l’integrità e la dignità delle persone che rappresentano.
Questo intervento sottolinea l’importanza di definire accordi chiari nei contratti per assicurare che l’AI sia utilizzato solamente con il consenso degli attori o delle loro famiglie.
