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Airbnb ha perso milioni di dollari per il coronavirus

Airbnb ha perso milioni di dollari a causa della riduzione dei viaggi dovuta al coronavirus. La piattaforma che permette di affittare case per periodi flessibili ha presentato una IPO (Initial Public Offering), il primo passaggio per essere quotata sul Nasdaq alla Borsa di New York (simbolo ABNB). Nei documenti presentati si è visto un calo dei profitti rispetto all’anno scorso del 19%.

Airbnb: l’impatto del coronavirus sulla piattaforma

Come parte dell’offerta pubblica iniziale, Airbnb ha dovuto spiegare quanto il coronavirus abbia impattato sul business aziendale. E quando continua a farlo nel prossimo futuro. L’azienda cita la diminuzione dei viaggi dovuta alla pandemia come fattore di rischio per il titolo azionario. “Le azioni prese per mitigare gli effetti della pandemia di Covid-19 hanno avuto un impatto materiale negativo e continueranno ad averlo sui nostri affari, sui risultati delle operazioni e sulla nostra condizione finanziaria”. 

La compagnia ha registrato delle perdite nette fin dal lancio e dice che potrebbe non essere mai produttiva. Se da un lato è diventata prassi per le società tecnologiche (o tecno-ibride) americane non fare utili nei primi anni di lancio, l’impatto negativo della diminuzione dei viaggi potrebbe essere un problema difficile da superare. L’azienda ha perso, 70 milioni di dollari nel primo anno di lancio, il 2017. Nel 2019 le perdite ammontavano a 647,3 milioni di dollari, rispetto a incassi da 4,81 miliardi di dollari. Nei primi nove mesi del 2020 le perdite sono state 696,9 milioni di dollari a fronte di incassi da 2,52 miliardi. Si prospetta quindi una chiusura dell’anno con perdite in aumento e incassi in diminuzione. 

Al momento Airbnb ha venduto prenotazioni da 17,9 miliardi di dollari lordi, un calo del 39% rispetto l’anno scorso. “L’aumento degli incassi annuali è rallentato e ci aspettiamo che cali ancora in futuro” dicono i documenti presentati. Gli incassi dell’ultimo trimestre sono stati $1,34 miliardi, in calo del 19% rispetto agli 1,65 miliardi del 2019.

Una speranza di ripresa

Nonostante l’evidente calo negli incassi, nell’ultimo trimestre (il terzo di quest’anno) Airbnb ha registrato profitti di 219 milioni di dollari, una piccola ma incoraggiante ripresa degli affari. “Nella prima parte del 2020, mentre il coronavirus rendeva impossibile viaggiare in tutto il mondo, i nostri affari sono calati significativamente. Ma nel giro di due mesi il nostro business model si è rialzato anche con viaggi internazionali limitati, dimostrandone la resilienza. […] Crediamo che le linee di demarcazione fra viaggiare e vivere si stiano sfocando. E che la pandemia globale abbia accelerato la possibilità di vivere ovunque.”

La compagnia ha deciso di quotarsi in borsa in Agosto di quest’anno, nonostante le cancellazioni dovute alla pandemia avessero fatto crollare il valore iniziale previsto nel 2017 di 31 miliardi di dollari ai 18 di quest’anno. La compagnia a maggio ha licenziato il 25 percento dei lavoratori, circa 1.900 persone.

I fattori di rischio sono aumentati nel 2020, rendendo più complessa la valuta in Borsa. L’incertezza e i disagi economici che hanno colpito tutto il settore dei viaggi ha avuto un impatto anche su Airbnb.

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