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E-xperience: full immersion in un grande evento Formula E

Buona parte di popolarità e forza comunicativa degli sport è data dalla loro epicità. La loro capacità di muovere delle emozioni. Un punto fermo che vale per tutti gli sport e naturalmente il Motorsport non fa eccezione, anzi. 

Spettacolari performance, ricerca tecnologica e fascino delle livree rendono gli sport motoristici qualcosa di eccezionale, impressionante e memorabile (soprattutto se si è bambini). 

BERN STREET CIRCUIT, SWITZERLAND – JUNE 22: Mitch Evans (NZL), Panasonic Jaguar Racing, Jaguar I-Type 3 during the Bern E-prix at Bern Street Circuit on June 22, 2019 in Bern Street Circuit, Switzerland. (Photo by Andrew Ferraro / LAT Images)

Oltre le competizioni…

Ma lo sport non è soltanto questo, non va dimenticato infatti quanto un evento sportivo possa tradursi in un pretesto per una veloce vacanza, una gita di un weekend e in particolare un’occasione per scoprire paesi e città che altrimenti non sarebbero stati nella nostra Top Ten di destinazioni da visitare. Quindi non solo emozioni, ma anche esperienze.

La FIA questo l’ha capito benissimo e con la Formula E sta perfezionando e migliorando gara dopo gara un format che ha fatto di show ed esperienze la sua arma migliore.

Per spiegarvi meglio in cosa consiste questa “e-xperience” siamo andati a Berna, piccola capitale Svizzera, in occasione dello #Swisseprix

Cos’è la Formula E?

Prima di iniziare il nostro reportage però dedichiamo qualche riga a chi non conosce questa competizione. La Formula E è una serie automobilistica ideata dalla FIA e dedicata esclusivamente a veicoli spinti da motori elettrici. Il primo campionato ha avuto inizio nel settembre 2014. Cominciamo da queste basi, nel corso dell’articolo cercheremo poi di approfondire altre curiosità.

BERN STREET CIRCUIT, SWITZERLAND – JUNE 22: Sam Bird (GBR), Envision Virgin Racing, Audi e-tron FE05 during the Bern E-Prix at Bern Street Circuit on June 22, 2019 in Bern Street Circuit, Switzerland. (Photo by Sam Bagnall / LAT Images)

La nostra e-xperience

La Formula E, al pari della Formula 1, gira il globo per un campionato che tocca svariati Paesi, con la differenza però che ogni gara non si svolge in un circuito fuori città, ma in strade cittadine appositamente preparate per diventare compatti circuiti urbani. Scelta che si traduce immediatamente in una scenografica resa televisiva, con iconici monumenti a far da sfondo alle competizioni e soprattutto in una migliorata accessibilità per le famiglie, che possono raggiungere aree come Curve, Paddock e E-Village tranquillamente a piedi.

Già questa radicale scelta determina un diversissimo approccio della categoria rispetto alla tradizione del Motorsport, portando letteralmente “sotto casa” del pubblico spettacolari bolidi.

Intrattenimento

L’E-Village è un’ampia area espositiva che arricchisce il weekend di gara di svariati momenti e attrazioni. Un modo per avvicinare nuovo pubblico, ma anche divertire e intrattenere ogni genere di fan. Qui si trovano gli stand dei team, spesso legati a marchi ufficiali come BMW, Jaguar, Nissan, Mahindra (La formula E conta infatti un incredibile numero di case) ma anche simulatori, con i quali è possibile sfidare i veri piloti che a turno si prestano ai tornei.

L’E-Village è un’area gratuita, allestita in centro città o a ridosso del circuito in cui poter trovare concerti, street food e tecnologia… da non perdere è ad esempio l’area di ABB, colosso dell’automazione industriale e title partner di Formula E, che popola alcuni dei principali ambienti dell’e-prix con simpatici robot dedicati a fare caffè o selfie con i fan. 

Sempre nell’E-Village è possibile trovare anche diverse aree didattiche, tra questo non possiamo non segnalare il corner dedicato alle università, qui abbiamo potuto vedere da vicino alcune monoposto di Formula Student (Se non conoscete la Formula Student vi invitiamo ad approfondire qui, dai nostri cugini di OrgoglioNerd).

Un evento per famiglie

La scelta di correre in città rende estremamente agevole e alettante organizzare una breve gita fuori porta. La gara impegna solitamente solo il sabato, con qualifiche il mattino e gara al pomeriggio. Con la possibilità naturalmente di assistere alle prove del venerdì. 

Prendendo ad esempio il nostro tour: da Milano, con un comodo EuroCity, è stato possibile raggiungere Berna in poco meno di tre ore (peraltro attraverso valli mozzafiato). Partendo la mattina è possibile essere a Berna appena dopo pranzo, giusto in tempo per un po’ di Toblerone (lo abbiamo detto che Berna è la patria del Toblerone? Diciamolo).

La città è splendida, il suo centro storico è considerato patrimonio dell’Unesco, un’enorme area pedonale tra strade e case medievali circondate dal maestoso fiume Aar immerso nel verde. 

Streets of Bern

Dalla Stazione ferroviaria è possibile raggiungere a piedi il circuito oppure fermarsi alla Fossa degli Orsi, uno zoo pubblico a ridosso del fiume dove poter passeggiare tra piccoli orsi che giocano e, a dimostrazione del surreale silenzio in cui corrono le monoposto di FE, la Fossa degli Orsi si trova pochi metri sotto la stessa collina che ospita una delle curve più belle del circuito.

A questo punto non vi resta che trovare un chiosco dove cenare e godervi uno dei concerti in programma.

Il sabato sarà la giornata della gara. A Berna abbiamo visto decine di famiglie radunarsi in un bellissimo parco fiorito proprio al centro del circuito, in uno dei punti più alti della città. Qui erano disponibili giochi e attrazioni per i bambini e griglie con salsicce e specialità varie da stuzzicare durante la giornata. Non mancava il chiosco della birra, appena ai piedi del grande Led wall da cui era possibile seguire ogni momento della corsa.

Naturalmente Berna non è una delle città più economiche, ma è solo una delle svariate tappe europee di FE (Roma, Parigi, Berlino…) per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Inoltre, proprio perché si tratta di circuiti urbani, è possibile seguire la gara gratuitamente da diversi punti del tracciato. Oppure acquistare a un prezzo decisamente accessibile un biglietto per le tribune.

Tecnologia

Abbiamo avuto anche l’occasione di entrare nei box e passeggiare in pit-lane, qui abbiamo scambiato qualche parola con il pilota Edoardo Mortara che ci ha raccontato di quanto sempre di più nel Motorsport stia diventando importante il lavoro al simulatore, un’opinione confermataci anche da Mike Carcamo (Nissan Global Head of Motorsport) che si è poi soffermato sul futuro della Formula E in termini di opportunità di carriera. 

Si tratta infatti di una categoria tutta nuova, con particolarità decisamente esclusive che sta aprendo opportunità a nuovi mestieri ed expertise. Da parte di tutti i team c’è una grande richiesta di ingegneri, sono necessarie moltissime competenze per riuscire a ottenere il massimo da batterie identiche a quelli dei team rivali, per cui ampio spazio a Ricerca&Sviluppo.

App e mobile

A proposito di tecnologia se siete curiosi e volete approcciarvi alla Formula E il nostro consiglio è di scaricare l’ottima App che include ovviamente informazioni sul campionato (classifiche, team, piloti) ma anche dettagli e curiosità sui circuiti e sulle città ospitati, utili a organizzare al meglio le vostre vacanze. 

Simpatica chicca anche la possibilità di ascoltare in tempo reale il team radio del vostro pilota preferito. Una trovata che ancora una volta conferma l’attenzione che FIA sta dedicando all’esperienza del pubblico.

Ghost Racing e Fan Boost 

E parlando di coinvolgimento due elementi sono assolutamente da provare: Ghost Racing: Formula E, un gioco gratuito scaricabile che vi permetterà di competere all’interno della gara come una monoposto “fantasma” (Qui la nostra news).

E poi naturalmente il Fan Boost, un’opportunità unica nel mondo sportivo, che permette ai fan di dare un voto ai propri piloti preferiti e dargli così la possibilità di avere un po’ più di energia da utilizzare durante la gara per tentare un sorpasso.

Il Backstage

Altro elemento a cui è difficile rimanere indifferenti è la portata di un evento internazionale di questo genere. Abbiamo avuto già modo di scriverne in occasione del round SBK di Imola (qui l’articolo), il fascino di un circo itinerante di queste dimensioni è sbalorditivo. Team, piloti, monoposto, attrezzature si spostano di città in città dove ogni volta vengono costruiti circuiti, tribune e padiglioni. Impressionante.

In conclusione

La Formula E deve ancora crescere e fare molta strada per migliorarsi e aggiungere appassionati al suo futuro, ma le premesse sono eccellenti.

E se ancora avete dubbi sulle emozioni che la FE può suscitare o non siete sensibili alle bellezze di Berna vi invitiamo a riguardare gli ultimi minuti dello #Swisseprix. Un campionato ancora tutto aperto a sole due gare dalla fine e dove giovani aggressivi come Mitch Evans tengono sul filo coriacei veterani come Jean-Erìc Vergne su insidiosi circuiti fatti di sali-scendi, con (ciliegina sulla torta) pioggia improvvisa negli ultimi minuti e inseguitori che si compattano a poche curve dal traguardo.

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Jacopo Peretti Cucchi

Il suo compito è occuparsi di tutti i “progetti speciali”, meglio ancora se sono segreti. Amante della buona cucina e grande appassionato di rugby e motori.

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