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Europol si attiva contro i criminali informatici che sfruttano COVID-19

Europol sta seguendo le crescenti minacce informatiche intorno a COVID-19. e non solo

Europol sta lavorando per fermare i criminali informatici che sfruttano i timori che circondano la pandemia di COVID-19 per minacciare la sicurezza e la privacy dei cittadini. L’ultimo rapporto del Servizio di Polizia Europeo rivela che la crisi causata dalla malattia potrebbe essere una “miniera d’oro” per i criminali, se non fossero prese le misure appropriate per combattere le crescenti minacce.

L’agenzia europea spiega che, oltre alla diffusa ansia della popolazione, ci sono diversi fattori che portano al passaggio dei criminali nel mondo virtuale. Questi includono l’elevata domanda di attrezzature e materiali ospedalieri, i nuovi limiti imposti per ridurre la diffusione di COVID-19 e la diminuzione della fornitura di beni illeciti nell’Unione europea.

Europol suddivide i crimini in quattro aree 

Complessivamente, è possibile dividere l’attività criminale in quattro diverse aree. Secondo il Servizio di Polizia Europeo, i crimini informatici contro organizzazioni o individui sono una delle tendenze in crescita. Il servizio di polizia europeo indica, ad esempio, un caso comprovato nella Repubblica ceca all’inizio di marzo. Un gruppo di criminali informatici ha tentato di attaccare i sistemi informatici dell’ospedale dell’Università di Brno al fine di chiudere l’intera rete, ritardare le operazioni urgenti e indirizzare i pazienti a un’altra istituzione sanitaria nelle vicinanze.

Gli “artisti della truffa” sembrano aver adattato i loro schemi fraudolenti ai tempi della pandemia. La frode viene via Internet, ma anche tramite SMS o telefonate. Europol indica che sta indagando sul caso di un trasferimento di 6,6 milioni di euro a una società di Singapore con l’obiettivo di acquistare gel e maschere alcolici. La verità è che le merci non hanno mai raggiunto la loro destinazione finale.

Per quanto riguarda le forniture ospedaliere e le medicine, l’agenzia europea ha sequestrato una grande quantità di merci contraffatte. Tra il 3 e il 10 marzo, oltre 34.000 maschere chirurgiche contraffatte sono state sequestrate dalle autorità di tutto il mondo nell’ambito dell’operazione PANGEA, che è stata sostenuta da Europol.

Truffatori porta-a-porta

Il servizio di polizia europeo avverte inoltre la presenza dilagante di gruppi di criminali che vanno di porta in porta, sostenendo di far parte di un’istituzione sanitaria o di un’autorità pubblica, al fine truffare le vittime. Europol indica anche che i sistemi utilizzati dai malfattori stanno diventando comuni in diversi Paesi dell’Unione europea.

Secondo Catherine De Bolle, direttore esecutivo di Europol, le attività svolte dai criminali informatici nel mezzo di una pandemia sono allarmanti e possono mettere in pericolo la vita del pubblico. “Diventa sempre più importante rafforzare la lotta alla criminalità”, afferma il funzionario, aggiungendo che Europol sta collaborando con altre entità europee per garantire la sicurezza di tutti.

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