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App Store russo: chi resta e chi se ne va?

6.982 applicazioni sono sparite dalll’App Store russo dopo l’invasione dell’Ucraina. Una piccola perdita? Non proprio. In realtà si tratta di applicazioni che, nel complesso, contano 218 milioni di download nella sola Russia, pari al 3% delle installazioni totali.
Numeri simili li troviamo anche in Bielorussia, Paese in cui l’App Store ha perso circa 5.900 applicazioni.

App e giochi rimossi dall’App Store russo

Naturalmente parte di questa perdita è dovuta alle attività di pulizia che Apple svolge periodicamente, andando a rimuovere tutte quelle applicazioni che risultano inattive oppure obsolete. Ci sono però aziende che hanno deciso di eliminare la propria app dallo store russo volontariamente. Pensate ad esempio a Coca Cola, che deciso di ritirare la sua app in contemporanea con la sospensione delle proprie attività in Russia. La stessa cosa l’hanno fatta H&M, American Eagle Outfitters e ShopStyle.
Sono scomparse dall’App Store russo anche le app di NFL, NBA, WWE ed Eurosport ma anche MyFitnessPal, Kaiser Permantente e molte altre applicazioni legate a fitness, yoga e meditazione.
E poi Netflix, Badoo, Bumble, iMDb, Trivago, DAZN, Google Home… La lista è davvero lunghissima.

Non sono però solo le applicazioni a venire rimosse. La medesima sorte è toccata anche ad alcuni giochi, con publisher popolari come Zynga, Supercell e Take-Two che hanno deciso di abbandonare lo store. Questo significa niente Brawl Stars, Clash of Clans, Clash Royale, Hay Day, Grand Theft Auto, Farmville 3, Harry Potter: Puzzles & Spells, Empires & Puzzles, Solitaire, Zynga Poker e molti altri ancora.
In totale la Russia ha perso oltre 860 giochi. Davvero parecchi, persino considerando la vastità dello store di Apple.

Chi è rimasto?

Non tutte le grandi aziende tecnologiche hanno deciso di abbandonare la Federazione russa. O meglio, non del tutto. Microsoft, ad esempio, ha rimosso Solitario, Majong, Wordament e Minecraft ma non le app legate alla produttività, quindi Word, Excel, Powerpoint, Teams, Outlook e Office. Una scelta simile a quella di Google che permette ancora il download di Google Docs, Sheets, Slides, Assistant, Calendar, Drive, One e Keep.
Anche Adobe, che ho sospeso l’accesso a Creative Cloud e la vendita di prodotti e abbonamenti, consente ancora l’installazione di alcune app, tra cui Adobe Reader, mentre sono scomparsi Photoshop e Illustrator.

I social media resistono persino alla censura?

Instagram Live
Instagram down 8 ottobre

Non esettamente. Lunedì 14 marzo la classifica delle app più scaricate includeva ancora Instagram, Facebook, Twitter, YouTube e TikTok ma questo non significa che siano utilizzabili.
Confusi?
Facciamo chiarezza.

Allo stato attuale Instagram è totalmente bloccato, l’uso di Facebook e Twitter risulta limitato e TikTok ha deciso di impedire agli utenti che si trovano all’interno della Russia di postare nuovi contenuti o avviare dirette streaming. YouTube infine ha bannato i media di stato e sospeso sia la possibilità di sponsorizzare contenuti sia i pagamenti destinati ai creator.

Tutto questo significa che le app ci sono e possono essere scaricate. Il problema è l’impossibilità di collegarsi o di utilizzare specifiche funzioni.

Crescono le VPN

VPN

Arriviamo infine a loro, le VPN, che stanno dominando le classifiche russe da giorni.

VPN sta per Rete Virtuale Privata. E’ un servizio che serve a proteggere la propria privacy, una sorta di filtro tra voi e il sito che state visitando.
Questo permette di criptare i dati, cambiare indirizzo IP e proteggere il dispositivo da eventuali malinzionati, senza contare che vi permette di modificare la vostra posizione virtuale. Ad esempio, potreste dire alla vostra app VPN di localizzarvi in Francia, negli Stati Uniti o a Singapore così da accedere a tutti quei servizi che sono disponibili in quei Paesi ma non nel vostro.
Capite quindi che, in una nazione dove lo stato controlla davvero tutto, riuscire a ritagliarsi un po’ di privacy risulta vitale.

Pensate che, dal 24 febbraio ad oggi, le 10 app VPN più popolari della Russia hanno raggiunto 4,2 milioni di installazioni, con un aumento del 2.286%. Un trend che sembra destinato a crescere.

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Source
TechCrunch

Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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