Amazon e Global Optimism annunciato altri 100 firmatari di Climate Pledge, con il totale che sale a quota 300. Sono ormati moltissime le aziende che si impegnano a monitorare e rendicontare le proprie emissioni, per implementare gli Accordi di Parigi puntando sulla sostenibilità.
Amazon, nuovi 100 firmatari per il Climate Pledge
Tra i nuovi firmatari ci sono aziende come Maersk, la più grande compagnia di navigazione mercantile al mondo. E poi l’azienda che produce uno dei software gestionali più usati in assoluto, SAP. E ancora l’azienda del legname Weyerhaeuser, l’azienda per i pannelli solari Sunrun e il marchio HARMAN per l’audio e l’auto connessa.
Con questi nuovi ingressi, i firmatari del Pledge hanno un fatturato totale da 3,5 trilioni di dollari, hanno più di 8 milioni di dipendenti. E sono sparse in 29 Paesi, in 51 settori.
I firmatari si impegnano a rendicontare le proprie emissioni e ha diminuirle in linea con gli Accordi sul clima di Parigi. L’obiettivo è quello di utilizzare energia rinnovabile, puntare sull’efficienza e l’economia circolare. Neutralizzando ogni emissione di CO2 entro il 2040.
Andy Jassy, CEO di Amazon, commenta: “Gli effetti del cambiamento climatico stanno diventando sempre presenti nella nostra vita quotidiana e in tutto ciò che ci circonda, per questo noi crediamo fermamente che il settore privato debba continuare a innovare e a collaborare in modo trasversale tra diverse aree geografiche e settori industriali per decarbonizzare l’economia globale su larga scala”.
Oggi il Climate Pledge accoglie anche aziende che hanno sfruttato il Climate Pledge Fund, il fondo di investimenti da 2 miliardi che Amazon ha stanziato per innovare verso la green economy. Fra queste ci sono l’aerospaziale BETA Technologies e Infinium, che produce tecnologie per combustibili rinnovabili.
Potete trovare ulteriori informazioni su tutti i firmatari sul sito ufficiale.
- Servato, Luca (Autore)