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Ecco i trend di navigazione in Italia nel 2022

Cosa emerge da uno studio di Semrush

Tutti noi abbiamo letto articoli, report e sondaggi che ci hanno segnalato come la pandemia, o più precisamente il primo lockdown, abbia modificato i nostri rapporti con i device.

E abbia, necessariamente, dato una spinta alla digitalizzazione. Tramite smartphone o computer abbiamo imparato a comunicare, acquistare, prenotare, organizzare tour virtuali. Oltre che assistere a visite ed eventi culturali senza muoversi dalle mura domestiche.

Ma non è stato solo un salto quantitativo.

Una recente ricerca di Semrush si è domandata quali siano i trend di navigazione online a livello globale. E dai risultati si possono trarre conclusioni specifiche anche per quanto riguarda il nostro Paese.

Vediamo più da vicino quali sono i risultati della ricerca di Semrush, notissima piattaforma di SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità online.

Utenti Internet

I trend di navigazione in Italia: più desktop che mobile

Il report di Semrush sui trend di navigazione ha valutato i comportamenti degli utenti tramite ricerche di Google e azioni di Seo.

Emerge anzitutto un dato, sorprendente solo fino a un certo punto. Ribaltando le previsioni di molti esperti di settore, oggi non c’è una predominanza della connessione da mobile nei confronti di quella da desktop. Semmai, negli ultimi due anni l’accesso da smartphone ha fatto registrare un calo del 30%.

Dicevamo che questo dato può avere una risposta proprio nelle mutate abitudini durante il lockdown. Quando la mobilità ci era preclusa, e abbiamo tutti preso confidenza con tastiere e schermi di computer. Che saranno meno agili, ma certamente per ricerche multiple e approfondite non potranno mai essere sostituiti da smartphone e tablet.

I trend di navigazione: le ricerche degli utenti

Gli utenti sono mediamente meno connessi: il numero di url cercate nel corso dell’anno che diminuisce del 7,4%. Inoltre, le ricerche sul browser diventano sempre più dirette e mirate: infatti, nel 60% dei casi sulla barra di ricerca vengono digitate solo 1 o 2 parole chiave. Cresce, dunque, l’alfabetizzazione degli utenti, e non è quindi detto che la diminuzione del tempo di connessione sia un segnale negativo.

Per quanto riguarda la Serp (tutti i risultati del motore di ricerca di Google), lo studio di Semrush ha però registrato un calo nel 2021 rispetto al 2020. Sia sul desktop (addirittura -74%), sia su dispositivi mobili (-26%).

Inoltre, dall’analisi emerge che Google ha riscritto il titolo nella Serp il 62,1% delle volte. Si tratta di una funzione introdotta nell’agosto del 2021, che mira a rendere migliore la navigazione per gli utenti, indirizzandoli verso contenuti più interessanti e pertinenti.

Lo shopping online

Dopo il boom dello shopping online del 2020 (e il motivo, nuovamente, va ricercato anche nelle settimane di lockdown), questo settore ha subito un arresto.

Nel 2021 si è infatti registrato un calo del 14,75% per il traffico organico diretto ai siti e-commerce. Eppure (anzi, forse proprio per questo) continuano a crescere del gli investimenti pubblicitari di siti di shopping: +62% nel 2021 rispetto all’anno precedente.

Investimenti maggiori si registrano solo per il comparto food & drink, che cresce di un lusinghiero +75%. Un incremento più contenuto lo fa segnare il settore gaming, con un +30%.

Per quanto riguarda mentre salute e fitness, social networking e finanza, non ci sono variazioni significative.

Fitness e social

Infatti rimangono quasi stabili (-5,4%) i download delle app di fitness, dopo il momento d’oro nel 2020, in concomitanza con la chiusura forzata di tutte le palestre e gli impianti sportivi.

Per quanto riguarda i social e la loro capacità di generare traffico verso siti web, la quota globale è inferiore al 2%. Fa eccezione il Giappone con il suo 3,2%.

Il commento di Semrush

Commenta i risultati del report sui trend di navigazione Chiara Clemente, Marketing Manager Italia di Semrush.

Clemente ha detto: “Come sempre, le abitudini negli ambienti virtuali rispettano quelle della vita reale. Anzi, spesso tendono anche ad anticiparle. L’analisi dell’uso che gli utenti fanno del web ci svela quali dei trend registrati a seguito dello scoppio della pandemia fossero delle meteore e quali indicassero dei reali nuovi comportamenti di consumo.

Ad esempio, le app per il fitness si rivelano la nuova frontiera del workout, sia che vengano scelte come unica forma di allenamento, sia da affiancare alla palestra. Lo shopping online, invece, che si pensava avrebbe offuscato completamente quello tradizionale, sebbene continui ad andare bene, sta retrocedendo. Anche i social, che per mesi sono stati l’unica finestra sul mondo, stanno perdendo la loro potenza di influenzare le decisioni degli utenti”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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