A Milano sono stati impiantati dei sensori sugli alberi così da prevenire eventuali malattie e proteggere il verde in città, in quanto polmone del tessuto urbano. Si tratta in particolar modo della Biblioteca degli Alberi a Milano, oltre cento specie botaniche e 500 alberi che formano 22 foreste circolari.
Come stanno gli alberi a Milano? Ce lo dicono i sensori che li monitorano
I sensori che monitorano gli alberi a Milano sono stati voluti da un progetto non profit, Prospettiva Terra. Ma anche pensato e voluto da Stefano Mancuso, scienziato e professore dell’Università di Firenze, insieme a Marco Girelli, ceo di Omnicom Media Group Italia, agenzia pubblicitaria, di comunicazione e marketing. Vede la partecipazione di aziende, realtà no profit, comunità scientifica e istituzioni.
«Studiando la modalità con qui queste vibrano, che può variare nel tempo, il sistema ci permette di vedere in anticipo quali alberi sono meno stabili. O se hanno cambiato le loro condizioni di stabilità. Così da poter diramare un avviso tra i tecnici e poter direzionare i controlli», spiega Stefano Mancuso, direttore scientifico dell’iniziativa. «È fondamentale una manutenzione costante, ma molte delle nostre città hanno decine di migliaia di alberi e la tecnologia può darci un grande aiuto per ottimizzare le risorse con un lavoro efficace».
L’obiettivo dei sensori sugli alberi a Milano
L’obiettivo principale della costruzione dei sentori che monitorano la salute degli alberi è quello di far capire ai cittadini l’importanza che il verde abbia per il tessuto urbano e i benefici che ne conseguono.
Insieme all’assorbimento di gas, polveri sottili, ossidi di azoto e composti organici volatili, «le capacità di raffrescamento che le piante hanno può aiutare a contrastare l’effetto “isola di calore”. Sempre di più, è percepibile in una città che ha una temperatura superiore di 3,2°C rispetto agli anni 60». Ha spiegato Mancuso durante la presentazione del progetto.
La sostenibilità al centro del dibattito aziendale
Moltissime aziende hanno appoggiato il progetto dei sensori che monitorano gli alberi, lanciato da Prospettiva Terra, per via del valore sociale e ambientale dell’iniziativa. Molte di esse hanno investito nel progetto, come Ricola ed Henkel fino a McDonald’s, oltre ad Acone Associati e Publitalia’80, media partner dell’iniziativa.
Non solo sostenibilità, ma anche attenzione ai disastri naturali. Essi possono portare al crollo degli alberi, causando ingenti danni come è successo negli ultimi tempi proprio a Milano. Infatti, a tal proposito: «Non si può mettere un sensore su ogni albero, ma è fondamentale installarli su quelli che cadendo rischiano di fare danni» conclude Mancuso. «Pensiamo a quelli che nei giorni scorsi si sono abbattuti sui cortili delle scuole. In un patrimonio arboreo di 100mila piante, si possono identificare quelle più pericolose, che vanno monitorate con continuità maggiore».
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