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App Store: cosa rivela il primo rapporto di Apple sulla trasparenza

Più di un milione le app rifiutate

Ormai, diciamocelo, i nostri smartphone non sono abbastanza capienti da contenere tutte le app di cui vorremmo disporre.

Ci sono, certo, le applicazioni che ci appaiono ormai come imprescindibili. Pensiamo ad esempio a quelle di messaggistica istantanea, o a quelle che ci permettono di accedere alla nostra (o alle nostre) mail in mobilità.

Ma è quasi démodé aggiungere che oggi con le app si può fare tutto: acquistare, prenotare, vedere film, giocare, informarsi, socializzare, trovare partner (o amanti) eccetera.

Ma quello che si configura come un universo già popolatissimo e in continua espansione non corrisponde alla totalità delle app. Ce ne sono una enorme varietà che – per motivi diversi – diciamo che non hanno passato l’esame di idoneità.

È quanto emerge dal primo rapporto di Apple sulla trasparenza di App Store, che riporta anche altri importanti dati. Vediamolo più nel dettaglio.

Apple

Il primo rapporto di Apple sulla trasparenza di App Store

Si chiama 2022 App Store Transparency Report il primo rapporto dell’azienda di Cupertino sulla trasparenza del suo store.

Tutto nasce da un accordo legale firmato nell’agosto del 2021 da Apple con gli sviluppatori americani. In seguito al quale l’azienda aveva annunciato modifiche all’App Store, e una maggiore trasparenza nella comunicazione.

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A distanza di poco meno di due anni, il documento redatto dalla società capeggiata da Tim Cook va in quella direzione. Scopriamo i principali dati che contiene.

L’App Store in 175 Paesi

Nell’introduzione del rapporto, Apple spiega che dal suo lancio (nel 2008) l’App Store ha mostrato massima affidabilità, proprio anche in virtù del criterio di selezione delle applicazioni, che devono essere conformi ad alcune linee guida aziendali.

Il rapporto sulla trasparenza dell’App Store riguarda tutti i 175 Paesi dove è disponibile. Si aggiornerà annualmente.

Qualche numero

Se alla fine del 2022 sull’App Store erano presenti ben 1.738.232 applicazioni, stupirà il numero di quelle non accettate nello stesso anno. Parliamo di 1.679.694 app, dunque un numero di poco inferiore a quelle accettate.

Le app totali inviate in revisione ad Apple sempre nel 2022 sono state addirittura 6.101.913.

Ma per quali motivi sono state rifiutate app in numero così elevato?

Ecco qualche numero al riguardo: 1.018.415 app non hanno rispettato i requisiti sulle prestazioni, 441.972 per motivi legali, 92.598 per motivi di sicurezza, 212.464 per problemi con il design.

Il versante game è quello col maggior numero di rimozioni.

Se gli sviluppatori hanno presentato ricorso contro 18.412 rimozioni di applicazioni, l’azienda di Cupertino ha riammesso solo 616 app.

Le app rimosse su richiesta dei governi

Il rapporto di Apple ci mostra come, dietro le rimozioni delle app, non ci sono solo decisioni provenienti dall’azienda stessa.

1474 applicazioni sono state rimosse per specifiche richieste provenienti dai governi. Richieste arrivate nella stragrande maggioranza dei casi dalla Cina: addirittura 1435 su 1474. Soprattutto per bloccare giochi per i quali gli sviluppatori non disponevano di una specifica licenza governativa.

Una curiosità: una richiesta di rimozione è arrivata anche dall’Italia.

Gli sviluppatori (e altro)

Il rapporto di Apple sulla trasparenza dell’App Store fa anche luce sullo straordinario numero di sviluppatori. Alla fine del 2022 sullo store ne risultavano registrati e attivi qualcosa come 36.974.015.

Sono stati eliminati 428.487 account di sviluppatori, soprattutto per frodi. Di questi, 3.338 hanno fatto appello, accolto solo in 159 casi.

Per quanto riguarda le visite, mediamente ogni settimana il negozio online è stato frequentato da 656.739.889 utenti, e i download medi settimanali sono stati 747.873.877. Le app che nel negozio online si aggiornano in automatico ogni settimana sono mediamente 40,876,798,492. E, sempre lo scorso anno, è stato fatto un totale di 373.211.396 ricerche.

Sono stati poi chiusi 282.036.628 account personali dei clienti, tra cui quelli creati anche da sito web Apple, dunque da utenti che non hanno dispositivi come iPhone e iPad.

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I dati relativi all’Europa

Ad aprile, Apple ha pubblicato una serie di dati relativi agli utenti europei, come vi abbiamo riportato in un articolo.

Dal report, che copre il semestre dall’agosto del 2022 al gennaio del 2023, si scopre che l’App Store di iOS ha 101 milioni id utenti in Europa, mentre iPadOS ne ha 23 milioni. Il Mac App Store ha 6 milioni di utenti, tvOS ne ha 1 milione e watchOS meno di 1 milione di utenti attivi.

Infine, gli abbonati a pagamento di Apple Libri e Podcast, sempre nel nostro continente, sono meno di 1 milione.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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