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A partire da maggio Amazon richiederà ai propri dipendenti di lavorare in presenza per almeno tre giorni a settimana. Il CEO Andy Jassy ha dichiarato (via CNN) che il lavoro in forma ibrida mirerebbe a rafforzare la cultura aziendale di Amazon e favorirebbe la collaborazione tra gli impiegati.
“Non è semplice riportare migliaia di dipendenti nei nostri uffici sparsi per il mondo, quindi daremo ai singoli team un po’ di tempo per organizzarsi”, ha affermato Jassy.
I dipendenti Amazon torneranno in ufficio a maggio: al via al format ibrido
Amazon aveva introdotto lo smart-working in piena pandemia, data l’impossibilità di frequentare i luoghi di lavoro. Verso la fine del 2020, quando lentamente ci si apprestava a tornare alla normalità, la società aveva annunciato la fine del lavoro smart, preparandosi a tornare in presenza. Tuttavia il Covid si è ripresentato, con le sue varianti, a più ondate, rovinando i piani di Amazon.
La società ha così rimandato l’obbligo di tornare in ufficio, mantenendo il modello smart in molti Paesi del mondo. L’annuncio di oggi porterebbe quindi ad un approccio ibrido, mantenendo il telelavoro per una parte della settimana, ma obbligando i dipendenti a frequentare gli uffici per almeno tre giorni. Le nuove direttive saranno applicate a maggio per le sedi Amazon di tutto il mondo.
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