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Android lancia la sua rete “Trova il mio dispositivo”: arrivano i primi tracker

Android ha finalmente lanciato la sua rete potenziata “Trova il mio dispositivo“, che permetterà ai proprietari di dispositivi Android di rintracciare i propri telefoni e oggetti smarriti, anche tramite l’uso di tracker (di cui stanno per arrivare i primi esempi sul mercato italiano). Proprio come la rete “Find My” di iOS. Questa novità rappresenta un passo importante per gli utenti Android, soprattutto in Italia ed Europa, dove i telefoni Android sono in grande maggioranza.

La rete “Trova il mio dispositivo” di Android: come funziona (e quali tracker usare)

La nuova rete “Trova il mio dispositivo” di Android utilizza una rete in crowdsourcing per aiutare i proprietari di dispositivi Android a trovare i propri dispositivi elettronici. Qualcosa che diventa comodo per recuperare smartphone, cuffie, tablet e anche zaini e portafogli, se usate dei tracker appositi.

Come spiega la stessa Google (tramite The Verge), grazie a questo aggiornamento sarà possibile trovare il proprio dispositivo smarrito anche se è offline. Come? Sfruttando l’aiuto di altri dispositivi Android che trasmettono silenziosamente la posizione approssimativa del dispositivo smarrito. Questa funzionalità, tuttavia, per il momento potremo utilizzarla solo sugli smartphone Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Google ha spiegato che dipende da componenti hardware specializzati, capaci di trasmettere il segnale anche se il telefono è spento o la batteria scarica.

Utilizzare la rete di smartphone per rintracciare i dispositivi persi ha avuto successo per Apple, che l’ha implementata da diverso tempo. Ma avere la versione del robottino verde diventa particolarmente importante in Italia ed Europa, dove i telefoni Android rappresentano la maggioranza del mercato. Avere a disposizione uno strumento efficace per rintracciare i propri dispositivi smarriti può fare la differenza in molte situazioni, dalla semplice perdita delle chiavi di casa al furto del proprio smartphone.

I tracker Android diventano molto più utili

Novità ancora più interessante è che la rete “Trova il mio dispositivo” supporterà anche i nuovi tag tracker Bluetooth, come quelli di Chipolo e Pebblebee — anche se scommettiamo che presto altri brand lanceranno le proprie alternative. A partire da maggio, potremo utilizzare la rete per rintracciare il portafoglio o le chiavi. Entro la fine dell’anno, sono attesi anche tag compatibili da Motorola, Jio ed Eufy.

Chipolo ONE Point with keys and Google Find My Device Network

Nella rete, arriva anche la funzionalità “Trova vicino“. Se il dispositivo smarrito si trova lontano, vedrete la sua posizione sulla mappa. Invece, se siete vicino a tracker o smartphone, apparirà un pulsante “Trova vicino” che mostra esattamente dove di trova. Molti dispositivi offrono la possibilità di emettere un suono per facilitare la ricerca. E Google spiega che se avete prodotti per la smart home Nest la precisione dovrebbe aumentare.

Infine, potete condividere gli accessori anche con amici e parenti, in modo che tutti possano tenerne traccia.

Trova il mio dispositivo di Android: e la sicurezza?

Per quanto riguarda la sicurezza, la rete “Trova il mio dispositivo” supporta avvisi di tracker indesiderati su Android e iOS, notificando l’utente se un tag di tracciamento non suo si sposta con lui. In questo modo, non si possono usare per seguire una persona contro la sua volontà. La notifica arriverà sia che abbiate un iPhone o uno smartphone Android, e lo stesso vale per i tracker. Google e Apple hanno lavorato insieme per evitare abusi di questi tracker.

Google spiega, inoltre, che la rete limita il numero di volte in cui è possibile ottenere la posizione di un tag di tracciamento. Altra cosa che dovrebbe scoraggiare l’uso improprio da parte di potenziali stalker.

I tracker Chipolo stanno per arrivare in Italia

Come già accennato, diverse aziende stanno già muovendosi per lanciare tracker che sfruttano la rete di Google. Insieme alla novità di Google, Chipolo ha annunciato che i suoi tracker Chipolo ONE Point e la versione per portafogli Chipolo CARD Point supporteranno “Trova il mio dispositivo” di Google. E saranno disponibili per gli utenti italiani dal 27 maggio.

Chipolo CARD Point and Chipolo ONE Point with Google Find My Device Network

I tracker ci sembrano buoni esempi di quello che potremo aspettarci dai tracker Android in arrivo. Piccoli, in modo da poterli nascondere in uno zaino, attaccare alle chiavi o mettere in un portafogli. Con piccoli altoparlanti per emettere suoni che semplificano il ritrovamento (oltre al supporto Trova vicino). E poi batterie capaci di durare uno o due anni (sostituibili per ONE Point, mentre CARD Point ha un programma per riciclare e comprare il prossimo a metà prezzo).

Qualcosa di simile a quanto gli utenti Apple hanno già visto — ma adesso in arrivo in versione Android. Con queste novità, Android si allinea finalmente a iOS in termini di funzionalità di tracciamento dei dispositivi, offrendo ai propri utenti uno strumento potente e affidabile per ritrovare i propri oggetti smarriti.

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Via
The Verge
Source
Blog Google

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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