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Il governo francese sospende la pubblicità del Black Friday di Amazon

In questi giorni Amazon sta letteralmente ritirando la pubblicità che riguarda le offerte che anticipano il Black Friday in Francia, poiché il governo ha dichiarato che si tratta di una campagna ingiusta verso i piccoli commercianti. Come sappiamo, la Francia è entrata nel suo secondo lockdown nazionale, nel tentativo di fermare la diffusione del Covid-19. Di conseguenza, i negozi sono costretti alla chiusura, a meno che non vendano beni di prima necessità. La campagna pubblicitaria di Amazon è risultata scorretta in un momento di grande difficoltà per il Paese. E così il colosso delle vendite online ha accettato di sospendere la pubblicità degli sconti del Black Friday sulle radio francesi. Ma nonostante questo, una pagina dedicata alla promozione “Black Friday in anticipo” è comparsa sul sito di Amazon Francia.

Amazon Francia: sospesa la pubblicità per il “Black Friday in anticipo”

Agnes Pannes-Runchaer, Ministra dell’Economia, ha esplicitamente dichiarato di aver chiesto ad Amazon di sospendere la campagna pubblicitaria radiofonica. Stando alle sue parole, non era “del tutto appropriato in un momento in cui centinaia di milioni di aziende dovranno chiudere le loro porte“. Ed effettivamente, la campagna di Amazon avrebbe dovuto svolgersi tra il 26 Ottobre ed il 19 Novembre. Insomma, proprio nel periodo in cui la Francia sta chiudendo le sue attività per il lockdown. Il secondo dell’anno.

La situazione francese non è affatto facile da gestire. Per almeno due settimane, o anche di più, i ristoranti, i cafè e i negozi dovranno chiudere. E questo non ha fatto altro che provocare proteste in ogni parte del Paese – una situazione che noi Italiani conosciamo bene -. Sono state soprattutto le librerie a scatenarsi contro la scelta del governo, chiedendo in tutti i modi possibili di poter rimanere aperte nonostante la situazione d’emergenza.

In tutta risposta, la Fnac Darty, che vende indistintamente libri e prodotti hi-tech, ha dichiarato che chiuderà la sua sezione “Cultura” per solidarietà nei confronti dei negozi che non potranno aprire. Infatti, a quanto pare, alcune catene avranno la fortuna di rimanere aperte a discapito di altre. E in questo turbine, sembra esserci finito anche Amazon, a suo modo.

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