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Huawei punta sull’innovazione per un mondo più smart e green

Alla 19esima edizione del Global Analyst Summit l'azienda racconta la sua visione

Huawei ha incontrato analisti, esperti e giornalisti da tutto il mondo per il suo Global Analyst Summit. Un evento che ha dato modo alla società di raccontare la sua visione del futuro. E per Huawei l’innovazione continua è la chiave per un mondo intelligente e sostenibile, per un’evoluzione continua.

Huawei mostra la mappa per l’innovazione continua

Il primo giorno del Summit ha dato la possibilità di sentire il keynote di Ken Hu, il Rotating Chairman di Huawei. Hu ha volotu spiegare “il nostro approccio all’innovazione, supportare tutti i settori nella loro trasformazione digitale e contribuire alla realizzazione di un mondo a ridotte emissioni di carbonio“. Secondo il dirigente, puntare sulla crescita globale permette di crescere anche come azienda.

Questa strategia passa da diversi settori. Nel campo della connettività l’azienda ha raccontato come vuole abilitare ovunque il 5.5G, la prossima fase delle connessioni wireless e fisse per raggiungere velocità da 10Gbps. Huawei ha spiegato come bassa latenza e alte velocità sia necessarie sia in casa che in ambito industriale. E sono necessarie se si vuole parlare di metaverso.

Huawei sta investendo anche in termini di elaborazione, definendo architettura di sistema per nodi singoli. Ma anche software di base e data center che vogliono rendere più efficiente il lavoro delle aziende. In ambito cloud Huawei sta anche lavorando al MetaStudio, una vera e propria pipeline per creare contenuti digitali, tutto sul cloud.

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Ken Hu, Rotating Chairman di Huawei

E parlando di dispositivi Huawei punta a portare l’intelligenza artificiale in ogni ambito, offrendo un’ecosistema di prodotti smart che migliorino ogni momento della quotidianità delle persone.

Everything as a Service

Huawei ha inoltre spiegato come l’innovazione sia la parola chiave anche nella trasformazione digitale per i clienti. L’azienda sta lavorando ad adattare il proprio portfolio prodotti per adattarsi al lavoro, in modo che le aziende possano integrare e testare i prodotti sul cloud.

L’obiettivo ultimo di Huawei è quello di fornire con Huawei Cloud “Everything as a Service“. Una trasformazione della struttura aziendale, con servizi cloud in ogni passaggio della produzione industriale.

Per realizzare questo obiettivo l’azienda ha mostrato come stia lavorando in team integrati fra loro, ma altamente focalizzati su settori specifici. In questo modo, Huawei punta a rispondere alle esigenze dei clienti in maniera tempestiva.

Huawei, innovazione nella sostenibilità

Durante il keynote iniziale e nelle domande della stampa a margine dell’evento, Huawei ha tempo di parlare in più di un’occasione di sostenibilità.

L’azienda sta per esempio lavorando nel settore fotovoltaico per lavorare ad aumentare la produzione tramite l’AI e il cloud. Inoltre vuole costruire sempre più ICT ecologiche, in modo che i data center non contribuiscono alla produzione di carbonio.

Dobbiamo proseguire nel nostro percorso di innovazione continua, creando così sempre nuovo valore per i nostri clienti e la società tutta” spiega Hu.

Zhou Hong, Presidente del Huawei Institute of Strategic Research gli fa eco e sottolinea come l’innovazione continua sia la chiave di volta. “È molto probabile che tutto ciò che immaginiamo oggi sia fin troppo conservativo per il domani. Per questo è necessario affrontare il futuro con una visione audace fatta di intuizioni rivoluzionarie, abbandonare un approccio cauto e spingersi oltre per superare i colli di bottiglia tanto a livello teorico quanto tecnologico. Questa è l’unica via da seguire”.

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Le sfide che Huawei ha davanti sulla strada dell’innovazione

Zhou durante il suo discorso ha spiegato che l’azienda ha davanti a sé diverse sfide. Il primo punto riguarda lo studio scientifico del mondo che ci circonda e il corpo umano. L’obiettivo deve essere quello di trovare il modo per costruire modelli che aiutino le macchine a interpretare il mondo e capire l’intelligenza umana, l’intento e non solo.

Dal punto di vista tecnologico c’è bisogno di portare tutti i sensi in 3D, anche tatto, olfatto gusto nel metaverso dovranno diventare virtuali. Inoltre c’è la questione dello studio di interfacce computer-cervello, muscolo-computer: l’integrazione dell’informatica nella dimensione umana.

Inoltre c’è il tema della saluta: come monitorare pressione, glicemia e funzionamento del cuore in maniera non invasiva? E poi l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito farmaceutico e vaccinale.

Zhou ha poi parlato di applicazioni smart e automatizzazione. E del superamento del cosiddetto limite di Shannon per connettività più veloci. E poi modelli di calcolo adattativi, lo sviluppo di nuove molecole e catalizzatori per l’elaborazione dati intelligente. Inoltre lo sviluppo di processi che superino i dispositivi CMOS e la conversione e stoccaggio dell’energia.

Zhou ha speso molto tempo per sottolineare la grande varietà di sfide che ha di fronte l’intero settore tecnologico. E come Huawei possa giocare il suo ruolo in questa grande serie di sfide d’innovazione.

Verso un mondo intelligente entro il 2030

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Nella seconda giornata del Global Analyst Summit (HAS) 2022, Gavin Gai, Presidente Huawei ICT Strategy & Business Development, ha parlato del futuro della connettività. Con il fronte temporale del 2030, il nuovo può diventare davvero un mondo più intelligente.

Dal 2018 Huawei ha stabilito relazioni con oltre mille accademici, organizzando oltre 2.000 workshop per pensare a come pavimentare la strada verso il futuro. Lo scorso settembre al Huawei Connect 2021 l’azienda ha presentato il report Intelligent World 2030, scandendo 32 indicatori per analizzare il futuro.

Le reti per comunicare giocheranno un ruolo fondamentale in questo domani. Come spiega Gavin Gai, “Tra non molto, assisteremo infatti al passaggio dalle decine di miliardi di connessioni tra individui alle centinaia di miliardi di connessioni tra cose”. Servono quindi connessioni migliori e più complete.

Huawei crede che entro il 2030 serviranno sei elementi essenziali per questo sviluppo delle reti: banda larga cubica, comunicazione e rilevamento armonizzati, esperienza deterministica, intelligenza artificiale nativa, sicurezza e affidabilità, implementazione e funzionamento ecologici e a ridotte emissioni di carbonio“.

Per Jiang Tao, Vice Presidente Huawei Computing Product Line, queste connessioni creeranno le condizioni per “un Intelligent Computing basato su integrazione, collaborazione e sostenibilità”. L’intelligenza cognitiva delle macchine, la sicurezza intrinseca e la comunicazione multidimensionale porteranno a un domani in cui “il mondo digitale e quello fisico saranno perfettamente integrati e l’informatica sarà in grado di simulare, riprodurre e migliorare il mondo reale”.

Il domani raccontato da Huawei all’HAS 2022 investe su digitalizzazione e decarbonizzazione. I due trend più importanti di questi anni, vere e proprie forze motrici dell’innovazione. Che come mostra la varietà degli interventi visti in questa due giorni, coinvolgerà non solo le aziende singole, ma la società intera.

Per approfondire, potete visitare il sito ufficiale di HAS 2022.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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