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Inchiesta: investiamo 100 euro in criptovalute – Quattro mesi dopo

L'aggiornamento mensile sul nostro investimento di 100 euro in criptovalute.

Dopo un mese dal nostro ultimo aggiornamento, ci ritroviamo per raccontarvi la situazione del nostro investimento nel mondo delle criptovalute. Per chi si fosse perso le puntate precedenti (di cui trovate i link in fondo all’articolo), vi riassumiamo in breve quello che abbiamo deciso di fare, sottolineando che non abbiamo alcuna competenza specifica in materia e che non vogliamo dare a nessuno consigli sugli investimenti in crypto: immedesimandoci in chi si approccia per la prima volta alle criptovalute, abbiamo aperto un conto su Crypto.com, uno dei più importanti portali del settore. Abbiamo quindi depositato 100 euro, cifra con cui abbiamo cominciato a sbizzarrirci, con il dichiarato obiettivo di guadagnare una cifra tale da pagarci una bella vacanza. Ogni mese vi forniremo un aggiornamento sulla nostra situazione e faremo almeno un’operazione, in modo da ravvivare il nostro conto.

Il nostro avvio era stato decisamente positivo, dal momento che in poche settimane eravamo arrivati ad avere in portafoglio un totale di 138 euro in criptovalute. Dopo la rapida salita, c’è stato un altrettanto repentino calo, coincidente con il pessimo momento di tutto il settore crypto. Ci siamo quindi ritrovati a quota 102 euro, appena sopra al nostro investimento iniziale.

Il nostro investimento in criptovalute: dove eravamo rimasti

Con questa situazione, abbiamo deciso di trarre beneficio dal nostro investimento in Crypto.com Coin, ovvero il token del sito che ci ospita. A fronte di un investimento iniziale di soli 5 euro, abbiamo chiuso la nostra posizione con 13 euro, che abbiamo poi immediatamente reinvestito su Multichain Anyswap, protocollo dedicato allo scambio di valori e token, con commissioni molto più basse rispetto alla concorrenza. L’assenza del token Crypto.com dal nostro portafoglio è durata però poco, dal momento che grazie al piano Ricompense del portale, che permette di guadagnare punti attraverso l’attività sul sito, siamo stati premiati con un totale di 2,7 CRO, pari a circa 1,10 euro. Il calo del settore non si è interrotto, e per alcuni giorni siamo scesi addirittura sotto quota 90 euro.

Proprio quando eravamo rassegnati a darvi un nuovo aggiornamento negativo, c’è stato però un deciso rimbalzo dell’intero settore e in particolare del nostro portafoglio, che ci ha portato a un piccolo ma confortante guadagno.

Segnali di ripresa

Criptovalute

Come potete vedere dallo screenshot del nostro portafoglio, il saliscendi del settore ci consegna una fotografia sostanzialmente stazionaria rispetto al mese precedente. A perdere terreno, in valore assoluto, rispetto al mese precedente è soprattutto Ethereum, ma questo calo è controbilanciato dalla crescita di Anyswap (che ci ha fatto “guadagnare” 4 euro in poche settimane) e dal regalo di Crypto.com, che ci riportano a quota 104 euro. Una crescita apparentemente irrisoria, che dopo i continui cali delle settimane precedenti è invece puro ossigeno per il nostro progetto. Ripartiamo dunque da qui, con la speranza che questi siano solo i primi vagiti di una nuova fase di crescita per le criptovalute.

Le nostre mosse

Con questa situazione, saremmo tentati di lasciare il nostro portafoglio invariato. Le regole però sono tali anche quando non ci piacciono, perciò anche stavolta faremo il nostro movimento mensile. La scelta della crypto da cedere ricade su Decentraland (MANA), sia perché siamo già esposti in ambito metaverso con Sandbox, sia perché portiamo comunque a casa un piccolissimo guadagno, con 5,3 euro di incasso a fronte dei 4,5 di investimento iniziale. Il nostro irrisorio tesoretto lo reinvestiamo immediatamente su Polkadot.

La nostra scelta è motivata sia dall’ottimo stato di forma di questa criptovaluta (+28% nell’ultima settimana), sia dalla sua ambizione di garantire interoperabilità fra diverse reti, ma soprattutto da un report del Crypto Carbon Rankings Insistitute, secondo cui la rete di Polkadot è quella col più basso consumo energetico fra tutte le altcoin prese in considerazione. Dal momento che il recente calo del settore delle criptovalute è stato spinto anche dai dubbi sulla sostenibilità energetica del settore, ci sembra opportuno investire su chi garantisce la migliore resa in ottica green.

La nostra strategia sarà premiata o stiamo per fare un buco nell’acqua? Appuntamento al mese prossimo per scoprirlo.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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