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AMD EPYC: i processori del CERN

Buone nuove a casa AMD che sigla una nuova importante conquista. Con il CERN, Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare, arriva una nuova case study. Il CERN utilizzerà i processori di seconda generazione AMD EPYC. Nel dettaglio si vole agevolare la raccolta di un’imponente quantità di dati dell’acceleratore LHC (Large Hadron Collider) – dove i dati grezzi di collisione arrivano all’enorme velocità di 40 TB al secondo.

Preparandosi al riavvio dell’LHC nel 2021, il CERN è alla ricerca di una piattaforma in grado di gestire un’enorme quantità di dati. Nel dettaglio si stanno raccogliendo dati per capire cosa sia accaduto subito dopo il Big Bang. Lo scopo è comprendere il motivo che ha permesso alla materia di sopravvivere formando l’universo che conosciamo oggi.

Qualche tecnicismo

LHCb ha raggiunto un elevato valore di I/O e memorie ultraveloci grazie ai processori AMD EPYC. Il merito risiede nell’elevato numero di core della CPU AMD EPYC. Questo ha permesso di contribuire all’elaborazione dei dati. Altra caratteristica chiava è il supporto di 128 canali PCI Express 4.0. LHCb ha fatto uso di quattro adattatori InfiniBand Mellanox da 200 Gbit per server. Grazie alle performance di AMD (AMD EPYC 7742 presenta 64 core), è stato possibile far lavorare quattro schede di rete Mellanox in ogni server senza colli di bottiglia.

Grazie alla CPU AMD EPYC siamo stati in grado di ottenere più di un Terabit al secondo di dati che fluiscono dai server nel corso di diversi giorni. Raggiungere questo obiettivo su un singolo server eliminando la necessità di avere un supercomputer – come in passato – è un progresso significativo“, afferma Niko Neufeld, Project Leader LHCb Online Computing, CERN.

Non abbiamo la potenza di calcolo di Google o Facebook, ma la CPU AMD EPYC ci permette di eseguire l’elaborazione di cui abbiamo bisogno in un sistema relativamente piccolo e compatto. Questo non era possibile 10-15 anni fa. Ora abbiamo spazio per crescere. Con la stessa tecnologia EPYC siamo in grado di raddoppiare la nostra capacità nello stesso spazio. I nostri piani per gli anni successivi sono di aumentare i rivelatori e i sensori, che ci daranno maggiore spazio di manovra. Le CPU AMD EPYC ci permettono di fare di più”.

Questa soluzione ci permette di ridurre di un terzo il numero di server. Ciò non solo consente di risparmiare sui costi, ma, inoltre, avere meno server è un vantaggio quando si costruisce una rete ad alta velocità e a bassa latenza. Con una rete più grande, si hanno più problemi di collisione. Più compatto è il sistema, meglio è”.

Ottimi traguardi per AMD EPYC

I processori AMD EPYC non sono soltanto usati dal CERN, ma alimentano anche numerosi supercomputer. Ebbene, oggi, quattro di questi si sono classificati tra i 50 sistemi più performanti al mondo, compreso il settimo posto nella attuale TOP500. Al momento sono dieci i supercomputer alimentati da AMD EPYC che figurano nella lista.

Le soluzioni AMD EPYC sono in costante crescita verso importanti istituzioni HPC. Questi supportano gli odierni i carichi di lavoro nel cloud per partner come Microsoft Azure, AWS e Google Cloud. Inoltre saranno impiegati per alimentare i futuri supercomputer exascale più veloci al mondo, Frontier e El Capitan.

Se volete avere maggiori dettagli, potrete trovare tutto a questo link.

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