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Tutte le app Android dovranno essere in 64-bit entro il 2021

Android, il sistema operativo di Google, ha visto l’introduzione del supporto all’architettura a 64-bit nel “lontano” 2014 con l’arrivo di Lollipop. Fino ad oggi però il colosso del web, conscio della frammentazione del suo SO, non ha mai voluto, a differenza di Apple, spingere esclusivamente su questo tipo di sviluppo. Questo perché molti dispositivi, fra cui smartwatch e smart TV, hanno ancora un’architettura a 32-bit. Ora però, le cose stanno per cambiare.

Verso la fine del 32-bit

Il colosso di Mountain View, che ha permesso fino ad ora la coesistenza tra le due architetture, ha deciso di dare un taglio netto, fortunatamente con un largo preavviso.

Come potete notare dall’immagine qui sopra, sono state fornite una serie di scadenza entro la quale gli sviluppatori dovranno adattare le loro app, supportando esclusivamente il codice a 64-bit. Al momento comunque continuerà a esserci il supporto per ambe le versioni. In particolare Google ha esonerato dalle nuove policy tutte le app che hanno come target Android TV o Wear OS, così come per i giochi che utilizzano Unity 5.6 o versioni precedenti. Anche per quanto riguarda gli smartphone e i tablet le normative si riferiscono solo alle app che hanno come target Android 9 Pie e versioni successive.

Da agosto 2021 invece si passerà al supporto univoco di applicazioni sviluppate esclusivamente in 64-bit, segnando così la fine di un’era.

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