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Apple pronta per acquisire Shazam, dopo il via libera dalla UE

Fondata nel 1999, Shazam è l’azienda londinese che ha conquistato Apple con il suo omonimo e celebre servizio basato sull’identificazione dei brani musicali. Il colosso di Cupertino ne aveva annunciato l’acquisizione già nel dicembre 2017, ma solo nella giornata di ieri – 6 settembre 2018 – avrebbe ottenuto l’approvazione dalla Commissione Europea per il via libera.

Sappiamo infatti che, lo scorso aprile 2018, la Commissione aveva aperto un’indagine in merito alla possibile riduzione della concorrenza nell’ambito della musica digitale. Poche ore fa l’UE ha rilasciato il suo verdetto attraverso un comunicato ufficiale.

Apple + Shazam: l’Europa approva

La Commissione Europea ha infatti concluso che l’acquisizione di Shazam da parte di Apple non inciderebbe negativamente sulla concorrenza all’interno dello Spazio economico europeo (SEE). Il Commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha infatti dichiarato:

“I dati sono un elemento chiave nell’economia digitale. Pertanto, dobbiamo revisionare attentamente le transazioni che portano all’acquisizione di importanti serie di dati, inclusi quelli potenzialmente sensibili in ambito commerciale, per assicurare che questi non limitino la concorrenza. Dopo aver analizzato i dati degli utenti e della musica di Shazam, abbiamo scopeto che la loro acquisizione da parte di Apple non ridurrebbe la concorrenza nel marco della musica digitale in streaming”.

Ricordiamo che la società ha anche il controllo di Apple Music, il quale è attualmente considerato il secondo servizio di musica in streaming più grande d’Europa, dopo il più popolare Spotify. Ciononostante, secondo la Commissione Europea la stessa Apple Music e Shazam offrono servizi complementari e, di conseguenza, non competono tra loro.

In ogni caso, il verdetto avrebbe avuto un esito differente se la Commissione avesse rilevato un effettivo svantaggio competitivo, quello causato, ad esempio, dal possibile accesso da parte di Apple a dati commercialmente sensibili sui clienti dei suoi competitor o dall’eventuale utilizzo di tali dati per spingere gli utenti a passare a Apple Music.

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