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Donald Trump è ufficialmente in stato di arresto per il caso Stormy Daniels

Pochi minuti fa Donald Trump si è consegnato alle autorità di Manhattan ed è ora in stato di arresto. L’ex presidente USA, il primo della storia ad essere incriminato in un processo penale, deve ora rispondere di ben 34 capi di accusa riguardanti il caso Stormy Daniels, tra cui falsificazione di documenti aziendali.

L’arresto è avvenuto nel parcheggio del tribunale di Lower Manhattan, dove Trump si è recato di sua spontanea volontà scortato da un corteo di sostenitori. Le autorità sono al momento in stato di allerta per evitare scontri. Prima di consegnarsi Trump ha pubblicato diversi messaggi su Truth Social, il social network che pullula di sostenitori repubblicani e sostenitori di Q

“Direzione Lower Manhattan, tribunale”, ha scritto Trump. “Sembra così SURREALE – WOW, mi ARRESTERANNO. Non riesco a credere che questo stia accadendo in America”.

Donald Trump si dichiara non colpevole e chiede la foto segnaletica

Pochi minuti fa è stato confermato che Trump si è dichiarato non colpevole dei 34 capi di accusa. Ha inoltre richiesto espressamente che gli fosse scattata la foto segnaletica appena giunto al tribunale di Manhattan. A quanto ne sappiamo non è stato ammanettato e nessuna foto segnaletica è stata scattata. Gli sono state tuttavia prese le impronte digitali.

Ansa riferisce che il tycoon potrebbe voler sfruttare a suo favore l’immagine, utilizzandola addirittura, secondo alcuni, per i manifesti elettorali della campagna presidenziale del 2024. Nelle scorse settimane Trump ha affermato di essere al centro di un processo politico.

Il caso Stormy Daniels

Le accuse a Trump riguardano il tentativo di comprare il silenzio di Stormy Daniels, ex pornostar con la quale avrebbe avuto una relazione tra il 2006 e il 2007. Il versamento di denaro sarebbe avvenuto nel 2016, in piena corsa presidenziale. La NBC riferisce che tra i 34 capi di accusa ci sarebbe anche il reato di cospirazione.

Secondo Rolling Stone la linea difensiva di Trump sarebbe quella di rigettare tutte le accuse, sostenendo che il tycoon avrebbe pagato per proteggere il suo matrimonio e non la corsa alla presidenza.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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