Apple ha annunciato nuove funzionalità per proteggere i minori nell’uso delle app. I genitori potranno condividere l’età dei figli con gli sviluppatori senza fornire dati sensibili. Inoltre, il sistema di classificazione dell‘App Store cambierà per offrire più precisione sui contenuti accessibili ai bambini.
Apple: un nuovo sistema per la protezione dei minori
Apple ha pubblicato un whitepaper in cui illustra i cambiamenti previsti per quest’anno. Tra le principali novità, i genitori potranno condividere con le app l’età dei figli (attraverso un sistema basato su fasce di età, senza però rivelare la data di nascita esatta). Questo meccanismo mira a garantire un maggiore controllo parentale evitando al contempo di esporre informazioni personali sensibili.
L’azienda ha inoltre aggiornato il sistema di classificazione delle app, passando da quattro a cinque fasce: 4+, 9+, 13+, 16+ e 18+. Gli sviluppatori dovranno quindi segnalare la presenza di contenuti generati dagli utenti e funzionalità pubblicitarie che potrebbero rendere un’app determinata inadatta ai bambini.
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Al centro delle modifiche le nuove normative statunitensi
Il dibattito sull’età degli utenti è abbastanza acceso, soprattutto negli Stati Uniti. Alcune aziende, tra cui Meta, Snap e X, sostengono che l’onere della verifica dell’età debba ricadere sulle piattaforme di distribuzione delle app (come appunto l’App Store). Questo eviterebbe che ogni singola app debba implementare un proprio sistema di controllo. Apple, invece, si oppone a questa soluzione, affermando che richiedere agli utenti di fornire dati identificativi sensibili potrebbe compromettere la loro privacy.
Negli Stati Uniti, vari stati stanno discutendo leggi che impongano restrizioni all’accesso ai social media per i minori. Lo Utah e South Carolina, ad esempio, stanno valutando norme che obbligherebbero Apple e Google a controllare l’età degli utenti prima di permettere il download di un’app.
Nel frattempo Apple ha scelto un approccio che bilancia protezione e privacy. Il nuovo sistema “age assurance” permetterà ai genitori di impostare l’età del figlio quando creano un account per lui. Gli sviluppatori potranno ricevere queste informazioni solo se il genitore lo consente.
Secondo Apple, questa soluzione riduce la raccolta di dati sensibili e lascia ai genitori il pieno controllo sulle impostazioni di sicurezza. Tuttavia, Meta e altre aziende lamentano che ciò non basta. “I genitori vogliono decidere quali app i loro figli possono scaricare”, ha dichiarato un portavoce di Meta, ribadendo la richiesta di una regolamentazione più rigida.
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