Il processo fra Apple ed Epic continua e l’azienda di Cupertino accusa anche gli eterni rivali di Redmond: Apple ha accusato Microsoft di complottare con Epic. Gli avvocati della Mela hanno infatti chiesto di scartare la testimonianza del dirigente Xbox Lori Wright perché “un osservatore ragione potrebbe chiedersi se Epic serva da prestanome per Microsoft”.
Apple accusa Microsoft: ci sono loro dietro il processo di Epic
Gli avvocati di Apple hanno usato il termine legale inglese “stalking horse“, che richiama ai cavalli in legno che i cacciatori usano per avvicinarsi alla preda. In sostanza, secondo Cupertino Microsoft starebbe utilizzando Epic per attaccare la società senza dover affrontare l’esposizione mediatica che delle accuse dirette potrebbero suscitare.
Da fuori, l’accusa sembra un accesso di complottismo da parte di Apple. Dall’altro lato è giusto considerare le possibili implicazioni di un caso del genere. Se Apple dovrebbe perdere il controllo stretto dell’App Store che ha oggi, gli effetti non riguarderebbero solo i videogiochi di Epic. Aziende come Microsoft potrebbero vendere senza commissione su iOS sia i giochi di Xbox che i prodotti per l’ufficio di Microsoft 365.
Un altro dettaglio della rivalità fra le aziende della Silicon Valley
Senza prove a supportare queste accuse, tutte queste possibilità restano solamente congetture. Ma sono congetture che ampliano ancora le possibili implicazioni di questo processo, che ha per la prima volta svelato molti dettagli sul mondo delle transizioni nell’App Store e nel mondo dei videogiochi di cui non avevamo mai sentito parlare.
Molti esperti legali credono che Apple possa vincere senza troppi intoppi il processo, che dovrebbe chiudersi questa settimana. Ma la nuova attenzione pubblica sul funzionamento di queste dinamiche potrebbe cambiare le carte in tavola per tutte le aziende coinvolte. Vi teniamo aggiornati.
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