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La nostra recensione di Hell Let Loose: si va in guerra

Hell Let Loose è il nuovo sparatutto strategico di simulazione militare sviluppato dai ragazzi di Black Matter e pubblicato da Team 17, disponibile su Steam. Il titolo è ambientato nel fronte occidentale della seconda guerra mondiale e propone grandi battaglie multigiocatore 50 vs 50. Noi di Tech Princess abbiamo provato il gioco in anteprima e siamo pronti a proporvi la nostra recensione di Hell Let Loose.

Hell Let Loose: pronti ad andare in guerra

Iniziamo la recensione di Hell Let Loose specificando che videogiochi di simulazione militare sono senza ombra di dubbio un genere molto di nicchia, difficili da scalfire per tutti coloro che non sono avvezzi alle loro caratteristiche principali. In questo senso Hell Let Loose non fa eccezione, proponendo un’economia ludica profondamente strategica e fondata sulla collaborazione e la coordinazione dei giocatori presenti sul campo di battaglia.

Dimenticatevi il gunplay di titoli come Call of Duty e Battlefield. In Hell Let Loose tutto è costruito per essere quanto più possibile realistico. Sparando quindi sentiremo tutta la pesantezza dell’arma e i proiettili avranno seguiranno una traiettoria determinata da un sistema che simula la balistica reale dell’arma da fuoco utilizzata, ma soprattutto, con un singolo proiettile ben piazzato elimineremo il nostro avversario e viceversa.

Hell Let Loose recensione

Se nell’intenzione questo tipo di approccio al genere sparatutto è lodevole, nel pratico si traduce in un’esperienza di gioco a tratti davvero poco soddisfacente, caratterizzata da un’imprecisione costante durante la mira e da alcune animazioni legnose di troppo.

Il titolo inoltre non presenta una modalità campagna, ma all’avvio del gioco potremo fin da subito buttarci nella modalità multigiocatore, per provare con mano l’azione bellica confezionata dai ragazzi di Black Matter. Tra le mappe su ci troveremo a combattere spiccano St Marie Du Mont, in Normandia e Foy, immersa nelle foresta di pini delle Ardenne in Belgio.

Il gameplay

Un elemento chiaro fin da subito, e che il gioco puntualizza tutte le volte in cui è possibile farlo, è che per ottenere buoni risultati nelle varie partite una delle componenti che non deve mai mancare è la comunicazione tra giocatori. Per questo l’uso di un microfono e chat vocale (implementata direttamente in game) è fortemente incentivato e costituisce il metodo più efficace per ottenere buoni risultati.

Per quanto riguarda l’obbiettivo da raggiungere questo dipende dalla modalità di gioco che sceglieremo. Abbiamo la modalità Warfare, in cui dovremo principalmente occupare i settori nemici fino a conquistare l’intera parte di mappa sotto il controllo dell’altra squadra. In questo caso il comandante del team, che viene scelto ad inizio partita, dovrà elaborare una strategia di avanzamento capillare e che tenga in considerazione tutti i giocatori, dato che i combattenti solitari difficilmente durano a lungo.

La seconda modalità di gioco è invece Offensive, e prevede la presenza sul campo di un team attaccante e uno in difesa di un determinato territorio. Naturalmente qui lo scopo è annientare i difensori da una parte e resistere fino alla fine dall’altra. Questa seconda mode di gioco è leggermente meno strategica e più caotica della prima, ma anche qui senza una strategia d’approccio precisa la situazione può sfuggire di mano in pochi istanti.

In ogni modo, il gioco include ben 14 classi giocabili, ognuna forte di caratteristiche, armi e abilità specifiche, e trovare la giusta sinergia interna ad una squadra è una componente fondamentale per avere successo contro gli altri giocatori. Dato che in una squadra ci possono essere fino a 50 giocatori, il gioco permette di creare dei piccoli team secondari, tutti con il loro comandante specifico, inoltre alcune unità sono limitate ad una quantità specifica, in modo da limitare il campering.

Comandanti e ufficiali

Come è facile intuire, le sorti di ogni combattimento sono per lo più decise da comandanti e ufficiali, che avranno il compito di determinare l’andamento degli scontri. Al comandante spetterà la responsabilità di impartire gli ordini a tutte le squadra minori presenti in battaglia, mentre l’ufficiale deve assicurarsi che tali ordini vengano eseguiti dalle singole truppe, in una perfetta simulazione della catena di comando.

Come se non bastasse, i carri armati, presenti in ogni mappa, possono essere utilizzati soltanto con un comandante al loro interno, più altri due membri destinati all’uso del cannone e alla guida del veicolo. Peccato in questo senso che non siano presenti aerei pilotabili, ma soltanto sotto forma di attacco su richiesta.

Il comparto tecnico

Hell Let Loose purtroppo non brilla di un comparto tecnico sopraffino. Se ad un primo impatto le mappe sembrano relativamente ben curate, avvicinandosi e osservando le texture più da vicino ci si rende conto che molte di queste sono piatte e di qualità piuttosto sommaria. Buono invece il lavoro fatto sull’illuminazione, particolarmente gradevole nelle zone boschive.

Hell Let Loose recensione

Non propriamente in forma nemmeno il frame rate, parecchio deficitario durante le situazione molto concitate e che subisce drastici cali quando capita di farsi strada velocemente in zone pesanti da caricare o quanto sono presenti molti effetti a schermo.

Hell Let Loose: la nostra recensione in breve

Alla luce di quanto detto finora è evidente che Hell Let Loose si configura come un simulatore militare in tutto e per tutto e, come tale, è molto probabile che farà la gioia degli amanti del genere. La profondità strategica delle battaglie e il focus sulla cooperazione è senza dubbio uno dei punti di forza del titolo, ma allo stesso tempo potrebbe essere un deterrente per tutti quei giocatori che apprezzano un’esperienza ludica un po’ più classica.

Nonostante questo, come videogioco simulativo Hell Let Loose fa il suo dovere e, al netto di un comparto tecnico non sempre al top, è un acquisto obbligato per tutti coloro che sanno apprezzare una sana partite ad un ottimo wargame di tanto in tanto.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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