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Arctic Freezer 50 recensione: il caldo avanza, ma non lo temiamo

Che bella l’estate. Il sole, il pc che brucia, il caldo, il pc che brucia, il mare, il pc che brucia..”
Ecco come riassumere in poche parole l’estate per un videogiocatore. Una bella stagione certo, ma con un enorme problema: le alte temperature.
Dal momento che il caldo avanza inesorabile, è tempo di prendere qualche precauzione anche per il nostro PC. Avere la temperatura più bassa possibile è essenziale per affrontare al meglio il sole scottante. Tantissimi brand offrono le loro soluzioni, ma quale sarà la migliore? Oggi abbiamo avuto il piacere di avere tra le mani il nuovo dissipatore Arctic Freezer 50. Si tratta di una soluzione ad aria parecchio ingombrante, ma molto efficace. L’enorme dissipatore è perfetto sia per le piattaforme Intel che quelle AMD: massima compatibilità su tutti i fronti.

L’Arctic Freezer 50 sarà stato in grado di reggere il confronto con le altre soluzioni in nostro possesso? Senza ulteriori indugi, andiamo a scoprire come si è comportato.

Contenuto della confezione:

Le dimensioni contano

Ciò che salta subito all’occhio dando un primo veloce sguardo all’Arctic Freezer 50 sono le sue dimensioni. Aprendo la confezione, infatti, ci troviamo davanti a una soluzione massiccia e decisamente ingombrante. Si tratta infatti di un sistema di dissipazione a Doppia Torre, compatibile con AMD Ryzen Threadripper e con i processori di casa Intel con Socket 1200, 115X, 2066 e 2011 (-3).

Il dissipatore è sostanzialmente composto da tre elementi principali: una struttura di base a doppia torre, una ventola centrale e una laterale. Una parte del radiatore è poi coperta da una piccola copertura in plastica che serve a dare simmetria al prodotto.

Guardando il radiatore più da vicino, possiamo vedere che le due torri non sono esattamente delle stesse dimensioni. Sono alte e larghe uguali, ma lo spessore è leggermente differente. Entrambe possiedono comunque 52 alette in alluminio.
La parte inferiore, quella a contatto con la CPU, è realizzata in alluminio anodizzato.

Ultima chicca a livello estetico sono i LED RGB che illuminano sia il logo superiore, sia due strisce laterali. La ventola centrale presenta uno splitter per cavi PWN a 4 pin per poter collegare insieme le due ventole, insieme a una connessione ARGB 5V a 3 pin.

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L’installazione è tutto tranne che semplice

All’interno della confezione troviamo un codice QR che, se scansionato, ci permetterà di aprire la pagina di supporto che mostra le istruzioni per l’installazione. Questa è tutto tranne che semplice. Date le dimensioni elevate, infatti, sarà necessario smontare alcune parti per poter fissare il dissipatore al processore.

Il montaggio sarà leggermente differente tra Intel e AMD, ma la procedura è sostanzialmente simile. Per poter inserire l’Arctic Freezer 50 all’interno della nostra configurazione, sarà necessario rimuovere la sua parte centrale. Prima dell’installazione dovremo avvitare le due staffe al sistema di supporto sulla scheda madre. Una volta effettuato questo passaggio e disposta la pasta termica, potremo passare all’installazione sulla CPU. Per farlo dovremo avvitare le viti dallo spazio centrale e, una volta terminato, agganciarla nuovamente. Insomma, un passaggio un po’ macchinoso.

Inoltre, le dimensioni del dissipatore ci hanno dato non pochi problemi con le RAM. Nella nostra particolare configurazione è stato necessario rimuovere un banco di RAM per poter completare l’installazione.

Come si è comportato questo Arctic Freezer 50?

Veniamo però alle performance del nostro Arctic Freezer 50. Purtroppo non abbiamo avuto modo di testarlo su una CPU di casa AMD, ma lo abbiamo stressato sulla nostra CPU Intel i7-8700K. Dopo aver eseguito diversi test abbiamo poi confrontato i risultati ottenuti con alcuni dissipatori in nostro possesso. Senza dilungarci troppo, lasciamo parlare un po’ i numeri.

Le temperature sono state rilevate tramite il software AIDA 64 durante uno stress test con Prime 95. La configurazione prevedeva nel dettaglio:

Le prestazioni del dissipatore di casa Arctic sono state ottime rispetto ai suoi concorrenti ad aria. Con l’Arctic Freezer 50, il processore ottenuto infatti una temperatura massima di 86°C, contro gli 88°C del Noctua NH-D15 e i 91°C del BeQuiet! Dark Rock Pro 4.

In idle il dissipatore si è dimostrato molto stabile, garantendo sempre una temperatura media intorno ai 35°C.

Arctic Freezer 50: farà al caso nostro?

Il dissipatore Arctic Freezer 50 è un’ottima soluzione a livello di temperature: rispetto ai suoi rivali ad aria si è dimostrato il migliore. Le temperature registrate sono state decisamente performanti sia in idle che sotto stress.
Il suo problema sono però dimensioni e installazione. Per quanto riguarda il nostro test, infatti, abbiamo dovuto rimuovere un banco di RAM. In alternativa, possedendo RAM a basso profilo e rialzando un po’ la ventola laterale, sarà possibile procedere all’installazione senza dover necessariamente rimuovere un banco.
Un prodotto performante certo, ma dall’ingombro non indifferente.

Arctic Freezer 50

Pro
  • Ottime performance
  • Struttura solida
  • Aspetto accattivante
Contro
  • Installazione poco semplice
  • Dimensioni impegnative
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