La disputa legale fra Arm e Qualcomm potrebbere avere un impatto anche su altre aziende: il cambio del modello di licenze potrebbe impedire lo sviluppo del prossimo Google Tensor. Infatti la “personalizzazione” voluta da Google sul chip dei Pixel non sarebbe più possibile.
Nuove modello di licenze Arm, Google Tensor a rischio
Qualcomm ha acquisito il costruttore di chip Nuvia, per lavorare su desktop e server. Da questa decisione nasce una disputa legale con Arm, che sviluppa la tecnologia utilizzata da Qualcomm (e non solo) nello sviluppare i chip. Che potrebbe avere impatti importanti.
Infatti, una querela di Qualcomm in risposta ad Arm accusa l’azienda di voler tagliare Qualcomm dall’equazione, rivolgendosi direttamente ai costruttori di smartphone (come con Google). E ‘minacciandoli’ di tagliare le scorte di chip se non daranno ad Arm una quota sulla base degli smartphone venduti.
Secondo SemiAnalysis, l’accordo proposto da Arm è un “prendi tutto oppure lascia“. Se i costruttori vogliono una CPU Arm, devono prendere anche i processori grafici e quelli neurali per l’intelligenza artificiale.
In altre parole, Samsung non potrebbe più prendere le CPU da AMD come sta facendo, dovendo invece acquistare delle Arm-Mali. E Google non potrebbe sviluppare in casa il proprio TPU, il Tensor Processing Unit che altro non è che una NPU personalizzata. Limitando quindi le possibilità per l’intelligenza artificiale e il machine learning degli smartphone.
Questa mossa potrebbe cambiare il mondo degli smartphone, anche se va detto che Arm non ha annunciato nulla di ufficiale: sono tutte accuse mosse da Qualcomm. Vi terremo aggiornati.
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