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Il vicepresidente di Facebook contesta i rapporti contro la piattaforma

Facebook ha chiamato i rapporti bomba del Wall Street Journal "deliberate caratterizzazioni errate"

Facebook ha respinto i recenti rapporti del Wall Street Journal. Il famoso giornale ha citato una serie di documenti aziendali trapelati per delineare come i dirigenti di Facebook sono stati lenti nel fronteggiare i problemi noti sulle sue piattaforme, come Instagram, che danneggiano gli utenti. Scopriamo insieme cosa ha rivelato il vicepresidente di Facebook.

Facebook risponde alle accuse del Wall Street Journal

Il vicepresidente di Facebook per gli affari globali, Nick Clegg, ha affermato che gli articoli contenevano “deliberate caratterizzazioni errate” e “conferivano motivazioni egregiamente false alla leadership e ai dipendenti di Facebook”.

Il Journal, facendo riferimento a documenti interni, ha detto che i ricercatori di Facebook hanno lanciato allarmi su “gli effetti negativi della piattaforma” più e più volte ma i piani alti li hanno sempre ignorati.

I documenti hanno rivelato la ricerca della società che mostra come Instagram può essere dannoso per la salute mentale degli adolescenti. Dimostrano anche che i dirigenti di Facebook non sono riusciti ad affrontare la preoccupazione dei dipendenti sui rapporti della piattaforma. Oltretutto sembra che la piattaforma offra un trattamento preferenziale ad alcuni utenti di alto profilo che violano le sue regole.

Clegg ha detto che mentre era “assolutamente legittimo” per Facebook essere ritenuto responsabile per il modo in cui affronta le questioni dannose sulle sue piattaforme, i rapporti del Journal hanno usato citazioni selezionate dal materiale trapelato per creare “una visione deliberatamente sbilanciata dei fatti più ampi”. Clegg ha poi rivelato:

Al centro di questa serie c’è un’accusa che è semplicemente falsa. Ovvero che Facebook conduce ricerche e poi, sistematicamente e volontariamente, le ignora se i risultati sono scomodi per la società. […] Il fatto che non tutte le idee che un ricercatore solleva vengano prese in considerazione non significa che i team di Facebook non stiano continuamente considerando una serie di miglioramenti diversi.

Il vicepresidente fa luce sui post sul vaccino contro il COVID-19

Clegg ha anche difeso la gestione di Facebook dei post sulle informazioni sul vaccino contro il COVID-19, un altro problema segnalato nella relazione del Journal. Ha detto che “l’intersezione tra i social media e il benessere” è ancora una questione in evoluzione all’interno della comunità di ricerca. Ha inoltre sottolineato che i social media stanno cambiando rapidamente in risposta a un “corpo sempre crescente di ricerca multimetodo e input di esperti”.

Secondo un articolo, i ricercatori di Facebook hanno avvertito l’azienda riguardo gli anti-vaxxers. Secondo quanto rivelato, gli utenti si stavano unendo per inondare la sezione dei commenti dei contenuti relativi ai vaccini con propaganda e altre false affermazioni. Un rapporto interno all’inizio del 2021 ha stimato che più del 40% dei commenti sui contenuti relativi ai vaccini sembravano scoraggiare le persone a fare il vaccino. Esperti di salute globale come l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Unicef, vittime dei commenti, avevano anche espresso a Facebook preoccupazioni per il problema.

Queste campagne mirate di disinformazione anti-vax sono aumentate dopo che il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, ha segnalato che la piattaforma non avrebbe agito pesantemente contro la disinformazione anti-vaccinazione.

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Source
Gizmodo

Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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