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Dentro la Canzone: Se Telefonando, il significato del brano scritto da Maurizio Costanzo per Mina

"Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta, ti guarderei"

Il mondo dello spettacolo e della televisione italiana, in queste ore, è ancora in lutto per la scomparsa di Maurizio Costanzo, avvenuta proprio pochi giorni fa. Il celebre giornalista e conduttore televisivo è stato, come ricordato spesso in questi giorni, autore anche di molte canzoni. Costanzo ha infatti scritto brani per Mino Reitano, Alex Britti, Marcella Bella e molti altri. La più celebre è però Se Telefonando, composta da Ennio Morricone e cantata dall’incredibile voce di Mina: abbiamo quindi deciso di raccontarvi la storia e il significato del brano.

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Quella che sembra una classica canzone d’amore degli anni ‘60 è infatti un brano decisamente atipico, il cui testo originale rischiò di scomodare la tanto temuta censura. Anche nella forma la canzone diverge dalla classica divisione in strofe che conducono al ritornello, anzi. Vi è solo una strofa iniziale che convoglia in un dirompente inciso che si ripete fino alla fine. E tutto questo ha un motivo, a partire dalla genesi del pezzo, uscito nell’estate del 1966, in piena frenesia per i mondiali di calcio inglesi. Il video (che trovate di seguito) è stato girato sui tetti della stazione ferroviaria di Napoli, che in quegli anni era in costruzione.

La storia di Se Telefonando e il rischio di censura

Quella che diventerà una delle canzoni più amate del repertorio di Mina, in principio, non doveva essere una canzone. Il brano nacque infatti come semplice sigla di chiusura per un varietà televisivo Rai chiamato Aria Condizionata, condotto da Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara, che difatti ne scrivono il testo. Per la musica ci si affida a chi se non a lui: Ennio Morricone. E come se non bastassero le maestranze, la si affida alla più grande voce femminile di quegli anni: Mina. Ognuno dei quattro darà al brano qualcosa di unico, che renderanno Se Telefonando una canzone eterna.

Costanzo e De Chiaia, ad esempio, decidono di mettere l’apparecchio telefonico al centro del testo. All’epoca, siamo negli anni ’60, il telefono di casa è cool. I due decidono quindi di utilizzare il pretesto di una telefonata per raccontare la fine di un amore, suggerendo che i due innamorati, essendo incapaci di esprimere i propri sentimenti guadandosi negli occhi, possano farlo tramite il telefono. Maurizio Costanzo, in particolare, decide di utilizzare il periodo ipotetico: il “se”, seguito da un gerundio. Una composizione anche questa atipica per le liriche del tempo, che però danno un’aria di irreistibile incertezza.

Quella frase da potenziale censura

Una volta in studio, quando la composizione e la fase di scritture erano ormai ultimate, i quattro si rendono conto che un passaggio del testo avrebbe potuto essere facilmente essere oggetto di censura. Si tratta di una frase che oggi canteremmo senza problemi, ma che all’epoca poteva addirittura causare scandalo. Il passaggio incriminato è quello che recita “Poi nel buio la tua mano d’improvviso sulla mia“. La canzone è cantata dal punto di vista di una donna, e quel “sulla mia” era fin troppo ambiguo. Costanzo ha l’idea, al volo, di rendere la frase al plurale, così da evitare ogni fraintendimento (e censura). Il testo diventa così “le tue mani sulle mie”.

A Mina però piace la prima stesura, quella maliziosa, e così si decide, per sicurezza, di inciderle entrambe. La versione pubblicata ufficialmente sarà quella modificata, che conosciamo tutti. Esiste però una pubblicazione ufficiale della versione “non censurata”, che compare nella compilation Mina Gold 2, uscita nel 1999. La trovate di seguito.

Dal punto di vista musicale: Ennio Morricone e le sirene della polizia di Marsiglia

Oltre al suo bellissimo testo – nel prossimo paragrafo ne sviscereremo il significato – Se Telefonando è caratterizzata da un arrangiamento spettacolare e da una melodia (la parte cantata) incredibile. Per comporre quest’ultima Ennio Morricone si ispirò al suono delle sirene della polizia di Marsiglia. Ce lo spiega benissimo Rocco Tanica, tastierista di Elio e Le Storie Tese, al minuto 32:12 del video che trovate di seguito.

La melodia dell’inciso, proprio per la sua apparente semplicità, diventa difficilissima da eseguire in quanto il brano è costellato da cambi di tonalità. Modulazioni con le quali la voce di Mina convoglia a nozze. La cantante di Busto Arsizio, anche grazie alla sua estensione vocale assolutamente disumana, si arrampica sulla melodia come solo certe predestinate sono in grado di a fare, senza mai tradire incertezze o affanni, regalandoci una performance vocale assolutamente incredibile.

Il significato del testo di Se Telefonando

Lo stupore della notte spalancata sul mar
ci sorprese che eravamo sconosciuti
io e te

Quella che è l’unica vera strofa della canzone si apre fornendoci il contesto. Un incontro avvenuto nei pressi del mare, di notte, tra due sconosciuti. È uno dei due a raccontarlo, in prima persona, rivolgendosi all’altro: “io e te”.

Poi nel buio le tue mani
d’improvviso sulle mie,
è cresciuto troppo in fretta
questo nostro amor

Tra i due scatta immediatamente qualcosa, all’improvviso, e si consuma un amore. Tutto avviene molto velocemente: un attimo prima sconosciuti, quello dopo amanti. Un amore cresciuto in fretta, forse troppo, come suggerisce il testo stesso.

Se telefonando
io potessi dirti addio
ti chiamerei

Un sentimento cresciuto in fretta però si consuma anche velocemente, arrivando precocemente alla fine. “Ma dirselo è dura”, cantavano i Pooh, soprattutto guadandosi negli occhi. Allora ecco il periodo ipotetico, che accompagnerà tutti gli incisi: se riuscissi, anche solo al telefono, a dirti “addio”, giuro che ti telefonerei. Eppure l’addio non è mai facile, anche tramite la cornetta del telefono.

Se io rivedendoti
fossi certa che non soffri
ti rivedrei

Per la prima volta scopriamo che il punto di vista della canzone è quello femminile (il testo dice “se fossi certa“), è lei a porsi questi dubbi. Dopo i dubbi sulla telefonata, la donna valuta la possibilità di in un incontro di persona. Ma anche in quel caso il dolore non sarebbe meno lieto.

Se guardandoti negli occhi
sapessi dirti basta
ti guarderei

La preoccupazione non è solo legata alla possibilità di ferire l’uomo: lei stessa non riuscirebbe a dirgli che è finita guardandolo negli occhi. Difficile spiegare perchè, forse sarà l’intensità vocale di Mina in questo specifico passaggio, o la modulazione della melodia in un’altra tonalità, ma questa parte del ritornello è da brividi.

Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito

Non potendolo spiegare a lui, in nessun modo, né tramite il telefono né di persona, la donna lo spiega a noi in questa canzone: quell’amore è finito, sebbene appena cominciato. I sentimenti sono fatti così, un giorno arrivano e sembrano dover restare per anni, il giorno seguente sono scomparsi. Croce degli innamorati, delizia dei grandi cantautori.

Le cover: da Battiato a Harry Styles passando per Nek

Se Telefonando, con il suo significato intenso e il suo incredibile inciso, è stata reinterpretata da numerosi artisti italiani tra cui Rita Pavone (nella compilation Viva Mina), Orietta Berti (nell’album del 2003 Emozione d’Autore) e Claudio Baglioni (in Quelli degli altri tutti qui).

Tra le cover italiane più riuscite ricordiamo sicuramente la versione di Nek e quella di Franco Battiato. Il primo ha eseguito Se Telefonando durante la serata cover di Sanremo 2015 (vincendo la gara cover), per poi pubblicarne poche settimane dopo una versione studio che ha ricevuto apprezzamenti da parte dello stesso Maurizio Costanzo. A novembre dello stesso anno anche Franco Battiato ha inciso una cover della canzone, contenuta in Anthology – Le nostre Anime. Sia la versione di Nek che quella di Battiato sono cantate dal punto di vista maschile (“fossi certa che non soffri” diventa “fossi certo che non soffri”)

Se Telefonando è arrivata anche in Francia, dove Françoise Hardy l’ha incisa in ben due lingue: francese (col titolo di Je changerais d’avis) e inglese (I Will Change My Life).

Lo scorso anno, nel corso delle tappe italiane del suo tour mondiale, Harry Styles ha accennato l’incipit del ritornello accappella. Uno snippet di omaggio breve ma intenso, seguito dal pubblico che ha intonato all’unisono la canzone, che nel frattempo aveva compiuto 56 anni.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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