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I raid d’odio su Twitch sono sempre più diffusi e la piattaforma deve fare qualcosa

Gli streamer hanno indetto una giornata di sciopero per farsi sentire

Ultimamente i creatori su Twitch sono stati estremamente presi di mira dai raid di odio, ovvero un insieme di insulti da parte di una grande fetta di utenti. Twitch ha bisogno di un approccio migliore per proteggere i suoi streamer, è giunta l’ora di agire.

Gli insulti su Twitch sono sempre più presenti, è ora di prendere in mano la situazione

Twitch è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, con molti in grado di guadagnarsi da vivere sulla piattaforma. Mentre molti utenti si trasmettono in streaming giocando ai videogiochi, ci sono tantissimi altri tipi di creatori di contenuti sul sito. In passato, Twitch ha anche sostenuto le voci emarginate, specialmente durante periodi come il Black History Month o il Pride Month. Di recente, tuttavia, molti di questi creatori sono stati presi di mira con incursioni di odio a un ritmo mai visto prima, che si verificano quasi quotidianamente e, in alcuni casi, per ore.

“I raid di odio”, gli hate raid, non sono nuovi su Twitch ma stanno colpendo la piattaforma a velocità record negli ultimi tempi. In pratica un creatore porta i propri spettatori su un altro canale di Twitch scrivendo messaggi di odio, spesso razzisti e/o omofobici nella loro chat. I raid di odio sono diventati sempre più comuni e Twitch deve riconoscere il problema a testa alta.

I raid di odio sono spesso accompagnati da attacchi “follow-bot”, ovvero tonnellate di account falsi seguono il canale dello streamer. I follow-bot inviano spam alla chat con tonnellate di nuovi follower, il che potrebbe sembrare una buona cosa, ma poiché sono profili falsi, danneggiano solo i numeri di uno streamer. Questi follow-bot devono essere rimossi manualmente, sottraendo tempo extra agli streamer per eliminare gli account dall’elenco dei follower.

Come Twitch può risolvere la cosa?

Precauzioni e misure di sicurezza sarebbero dovute essere messe in atto molto prima che i raid di odio diventassero così famosi. Come spiega GameRant, l’onere non dovrebbe essere sui creatori ma piuttosto su Twitch, per proteggere tutti i suoi utenti, specialmente quelli che ama evidenziare durante il Black History Month e il Pride Month.

Gli strumenti di sicurezza dovrebbero essere integrati nelle fondamenta di Twitch. Ci deve essere un filtro migliore quando si tratta di un linguaggio offensivo, in particolare insulti che possono essere usati per prendere di mira le identità emarginate. Twitch dovrebbe essere un luogo sicuro per tutti i suoi utenti, e questo inizia dando ai creatori l’accesso a strumenti adeguati e disponendo di misure di sicurezza che non possono essere aggirate. C’è solo una modalità chat per soli follower e un elenco di parole vietate (che gli streamer devono creare sul proprio canale). E Twitch dovrebbe colmare rapidamente questo divario.

Gli streamer nelle ultime ore hanno diffuso l’hashtag #ADayOffTwitch invitando altri utenti della piattaforma a non effettuare dirette per tutto il 1 settembre 2021 come segno di protesta verso la piattaforma.

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Source
GameRant

Sara Grigolin

Amo le serie tv, i libri, la musica e sono malata di tecnologia. Soprattutto se è dotata di led RGB.

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