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Twitter ha intenzionalmente bloccato Tweetbot e app di terze parti?

La settimana inizia male per Tweetbot e app di terze parti presenti su Twitter, che nella giornata di oggi hanno visto il loro servizio essere ufficialmente sospeso, obbligando così gli utenti a utilizzare l’app ufficiale della piattaforma.

Tweetbot e altre app sospese, cosa è successo

A riferire la sospensione è stato il sito The Information, che ha citato alcuni messaggi circolati sulle chat dell’azienda. Pare che già da giovedì Twitter avesse stoppato Tweetbot, bloccandone poi definitamente l’accesso quest’oggi.

Cosa comporta questa decisione? Sostanzialmente che gli utenti che fino a oggi utilizzavano Tweetbot e app di terze parti per accedere a Twitter, dovranno adesso utilizzare l’app ufficiale.

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Secondo le informazioni raccolte da The Information, la decisione di sospendere Tweetbot e altre app dipenderebbe dalle scarse entrate pubblicitarie.

Le sospensioni delle app di terze parti sono intenzionali“, avrebbe inoltre scritto giovedì un ingegnere software in un canale interno sulla chat Slack. A questo messaggio è seguito quello di un Product Marketing Manager che non ha specificato quando la piattaforma avrebbe rilasciato delle comunicazioni ufficiali.

Comunicazioni che a quanto pare non sono ancora arrivate, stando a quanto scritto dagli sviluppatori di Tweetbot: “Abbiamo contattato Twitter per maggiori dettagli, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta“.

Si capisce quindi come la situazione abbia raggiunto dei livelli tali di frustrazione da iniziare a dubitare di quale sarà il futuro di Tweetbot. La speranza è che la sospensione si riveli solo temporanea, ma il silenzio perpetuo da parte di Twitter fa poco ben sperare. A tal proposito Paul Haddad, cofondatore di Tweetbot, ha condiviso un paio di giorni fa sul suo account Mastodon un messaggio inequivocabile:

La cosa che mi infastidisce di più è la mancanza di comunicazione. Se hai intenzione di tagliare le persone fuori, fallo. Non limitarti a comportarti come se nulla fosse accaduto.”

Ricapitolando, nonostante la mancanza di comunicazioni ufficiali la decisione della sospensione sarebbe legata a questioni puramente economiche e al mancato aumento delle pubblicità, cosa che cozzerebbe con i piani di Musk, intenzionato a raggiungere entro il 2028 un valore dalle entrate pubblicitarie pari a 12 miliardi di dollari.

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Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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