Decreto Aiuti bis: in arrivo proroga dello sconto benzina, ulteriore bonus da 200 euro e altro

Suona quasi paradossale che il governo caduto stia lavorando a un nuovo Decreto aiuti.

Eppure è così. L’esecutivo guidato da Mario Draghi resterà in carica fino alle prossime elezioni, già fissate per il 25 settembre.

Oltre a lavorare al nuovo provvedimento per l’invio di armi in Ucraina, il governo dimissionario sta dunque perfezionando il Decreto Aiuti bis, che sarà operativo nella prima settimana di agosto.

L’operazione varrà 12-13 miliardi di euro, e conterrà una serie di misure, oltre a proroghe di provvedimenti già esistenti. Vediamo quale sarà l’agenda del governo nei prossimi giorni. E quali punti, con ogni probabilità, saranno toccati dal Decreto Aiuti bis, che sarà varato entro la prima settimana di agosto.

Le prossime mosse del governo

Stando alle fonti del governo, nella mattina di martedì 26 ci sarà un’altra riunione del Consiglio dei ministri per ragionare sulle coperture da destinare al Decreto aiuti bis. Dopodiché, verosimilmente nella giornata di mercoledì 27, il provvedimento verrà illustrato alle parti sociali, cioè sindacati (già convocati lo scorso 12 luglio) e imprese.

Le risorse

Per il Decreto Aiuti bis, il governo avrà a disposizione almeno 10 miliardi di euro. Di questi, 8,5 proverranno dall’assestamento di bilancio presentato alle Camere a fine giugno. Ma per alcuni la dotazione sarà maggiore, e si aggirerà tra i 12 e i 13 miliardi di euro.

Ecco cosa dovrebbe contenere il Decreto Aiuti bis, che sarà operativo da agosto.

La proroga del bonus 200 euro

Tra le principali misure del Decreto Aiuti bis, è allo studio l’estensione del bonus 200 euro.

Che, come vi abbiamo illustrato in diversi articoli, spetta a lavoratori e pensionati con reddito sino a 35.000 euro.

Una circolare Inps ha da poco chiarito come presentare la domanda per ottenere l’incentivo. E ora c’è la possibilità che nel nuovo decreto la misura una tantum, in arrivo per molti lavoratori nella busta paga di luglio, sia ribadita. L’impegno per l’attuale bonus è di 6,8 miliardi di euro. Occorrerà capire quanto poter stanziare e quale sarà la nuova platea dei destinatari.

Luigi Sbarra, segretario della Cisl, è fermo in questo senso: “Si deve prorogare ed estendere il bonus 200 euro alle fasce escluse, confermare il taglio sulle accise dei carburanti e gli sconti in bolletta, controllare prezzi e tariffe, detassare i fringe benefit fino a mille euro. Per le fasce deboli, permettere acquisti in esenzione iva per beni di largo consumo, sostenere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, detassare i frutti della contrattazione di secondo livello”.

L’azzeramento dell’Iva

Altra concreta ipotesi da includere nell’imminente Decreto Aiuti bis è quella dell’azzeramento dell’Iva per quanto riguarda i prodotti alimentari essenziali.

Il taglio, pensato dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, azzererebbe l’Iva di pane e pasta, oggi al 4%. E dimezzerebbe (dal 10 al 5%) quella su carne e pesce. Si tratta di una categoria che ha visto schizzare i rincari al +9%.

Ma, come ha spiegato la vice ministra dell’Economia Laura Castelli, è probabile che si sceglierà una delle due misure: la proroga del bonus 200 euro o il taglio dell’Iva.

Ha detto Castelli: “È un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro, si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio”.

Le (diverse) posizioni delle associazioni dei consumatori

La scelta sarà quindi tra una soluzione per tutti (il taglio dell’Iva) e una selettiva, il bonus, destinato solo a determinate fasce di reddito.

Ed è proprio questo a dividere le associazioni dei consumatori.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, ha detto che tra “il rinnovo del bonus di 200 euro e un taglio dell’Iva sui beni necessari, a parità di stanziamento, è più utile il bonus, pur andando entrambe le misure nella giusta direzione”. Proprio perché “il bonus può essere destinato al ceto meno abbiente”. Inoltre, aggiunge Dona, “un taglio limitato ai beni necessari con Iva al 4% rischia di produrre un effetto nullo sulle tasche” dei consumatori.

Assoutenti invece si dichiara “assolutamente favorevole a qualsiasi misura che introduca un taglio dell’Iva sui beni primari come gli alimentari”.

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Tagli sul carburante e sulle bollette

Il ministero dell’Economia e quello della Transizione ecologica hanno recentemente comunicato che il taglio di 30 centesimi sulle accise dei carburanti sarà prorogato sino al 21 agosto.

Si discute di un ulteriore allungamento sino alla metà del prossimo ottobre, quando si presume che ci sarà un nuovo Parlamento. Resta poi fermo, sino a fine anno, il bonus benzina.

Infine, anche per il quarto trimestre dell’anno saranno confermati gli aiuti alle famiglie. E cioè il bonus sociale su luce e gas per i nuclei familiari meno abbienti (Isee fino a 12.000 euro), l’azzeramento degli oneri generali di sistema sull’elettricità, la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali di sistema per quanto riguarda il gas.

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