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Razer Huntsman Mini: recensione – La perfezione in miniatura

Razer Huntsman Mini è una tastiera dal layout ridotto al 60% e con switch ottici proprietari. Una bella svolta nel mondo gaming.

Razer riapre le danze in grande stile proponendo una novità in ambito di tastiere da gioco: fa il suo ufficiale debutto sul mercato la nuova Razer Huntsman Mini.
Si tratta di una tastiera con il 60% del form factor, ma cosa significa? Significa che la dimensione della tastiera è il 40% più piccola di una full layout. Nello specifico la periferica non comprende fisicamente il tastierino, le frecce direzionali e i tasti funzione. Le dimensioni sono davvero ridotte, eppure, in fin dei conti, non manca nulla. Il prodotto è inoltre equipaggiato con un nuovo tipo di switch, i Razer Optical Clicky. Si tratta di interruttori ottici tattili, leggermente diversi dai classici meccanici Cherry MX Blu.

Perché volere una tastiera così piccola e compatta? Quali sono le sue peculiarità? Perché rinunciare al layout completo o perché non fare semplicemente uso di un key-pad? Proviamo a rispondere a tutti questi interrogativi nella nostra recensione.

Contenuto della confezione:

  • Razer Huntsman Mini
  • Cavo
  • Istruzioni

Razer Huntsman MiniUna tastiera che più piccola non si può

Come abbiamo accennato in apertura, la Razer Huntsman Mini è un prodotto che presenta un layout ridotto al 60%. Questo si traduce in una forma molto compatta e contenuta. Non abbiamo il tastierino numerico, non abbiamo i tasti di navigazione (frecce, page up, page down, fine, etc.) e mancano i tasti funzione. In realtà tutti questi tasti mancano solo nella loro forma fisica, poiché tutte le loro funzionalità sono in realtà “nascoste” all’interno degli altri tasti. Tutte le funzioni potranno infatti essere richiamate semplicemente premendo il tasto FN+i tastini dedicati. razer huntsman mini tasti

Quasi tutti i pulsanti della tastiera hanno una funzione secondaria assegnata. In pratica queste sono stampate direttamente sul lato dei tasti. Nello specifico ritroviamo tutti tasti da F1 a F12 sotto i numeri nella prima riga della tastiera, i tasti di navigazioni e multimediali sono invece riportati sotto le altre lettere.
Eliminando fisicamente tutti questi tasti si guadagna diverso spazio e si ottiene una periferica davvero molto compatta: 29,3 x 10,3 x 3,7 cm per un peso di soli 0,4 g.
La tastiera è cablata e non sarà possibile in alcun modo utilizzarla wireless; il cavo sembra resistente, è lungo circa 1,9 m ed è realizzato in tessuto intrecciato. L’estremità collegata alla tastiera mostra una uscita Type-C, mentre quella rivolta verso il PC una classica USB.

Al momento la tastiera è disponibile esclusivamente con layout US e non sembra esserci possibilità di acquistarla con quello ITA. Questo potrebbe essere un problema per coloro che sono abituati al classico design italiano, mentre non sorprenderà i giocatori che, ormai, hanno a che fare con questa configurazione da anni. In ogni caso, non abbiamo notizie in merito, ma non escludiamo possa arrivare anche un layout ITA in futuro. huntsman cavo

La Razer Huntsman Mini non manca di qualità

Sebbene Razer Huntsman Mini sia realizzata principalmente in plastica, la sua struttura è comunque buona e robusta. Il telaio è costituito in plastica, ma la tastiera presenta un plate in alluminio. Questa aiuta a fornire una grossa rigidità, infatti, la periferica non si flette in maniera evidente se sollecitata.

La digitazione è davvero molto piacevole e, sebbene la Razer Huntsman Mini sia molto piccola, la sua solidità si sente in ogni battuta. A conferire una maggiore resistenza alla scrittura sono i keycaps PBT doubleshot. Facciamo solo un breve appunto per chi fosse estraneo al settore, che cosa sono questi copri-tasti PBT? Si tratta di prodotti altamente resistenti ad attrito, temperatura e solventi. Sono realizzati attraverso uno stampaggio a iniezione a doppio getto che, fondendo due pezzi di plastica, genera un componente resistente.

L’unica pecca nella digitazione risiede negli stabilizzatori che non sono i migliori mai provati: durante la scrittura percepiamo infatti una leggera oscillazione e un tintinnio metallico.
Un altro piccolo appunto va fatto anche sistema di appoggio. La base gommata è un po’ ridotta e questo conferisce un attrito minimo. Purtroppo, in situazioni un po’ concitate, potrebbe succedere di spostare la tastiera.
I piedini sono sempre realizzati in plastica; forse non eccellono per qualità, ma fanno il loro lavoro, alzando la tastiera in due posizioni. Manca un poggia-polsi è vero, ma, per lo scopo per cui è stata pensata, non è sicuramente necessario.

Razer 1
Huntsman retro
Piedini

    Switch meccanici o ottici, la differenza?

    Tutte le più moderne e competitive tastiere da gaming utilizzano degli switch meccanici, la Razer Huntsman Mini, invece, si avvale di switch ottici. Cerchiamo di capirne la differenza.

    La tastiera meccanica utilizza degli interruttori fisici composti da un tasto vero e proprio e una molla. Il funzionamento è basato su un contatto metallico che aziona tutto il meccanismo di scrittura. Il feedback che rilascia uno switch meccanico è molto diverso rispetto a una tastiera a membrana, inoltre, esistono diversi tipi di interruttori: lineari, tattili, ibridi. I primi sono quelli usati dai videogiocatori, presentano una forza di attivazione bassa (circa 45 g) e un punto di attivazione ridotto (corsa intorno ai 1,2 – 1,5 mm). I tattili, invece, sono quelli generalmente usati per la scrittura, rilasciano un feedback uditivo abbastanza forte e uno tattile inconfondibile: sembra di digitare su una macchina da scrivere. In questo caso la forza di attivazione cresce verso i 55 g e la distanza di attivazione sale fino a 2 – 2,5 mm.

    Differenza switch meccanici otticiOra che sappiamo come funziona una tastiera meccanica, possiamo fare un appunto su una periferica con switch ottici. Anche questi sono composti da un tasto fisico con una molla, ma il funzionamento è leggermente diverso. Se nelle tastiere meccaniche il contatto è metallico, in queste l’azionamento avviene tramite luce a infrarossi e interruttori fotoelettrici. Per farla davvero semplice immaginate di premere un tasto, nel momento in cui questo si abbassa un raggio di luce lo attraversa istantaneamente. Così avviene l’attivazione e il segnale viene inviato al computer. Tutto questo ha un tempo di reazione più rapido rispetto all’interruttore meccanico. Inoltre, non essendoci contatto metallico, la vita del componente è più lunga : 100 milioni di click in rapporto ai 50 milioni dei classici tasti meccanici. Infine, lavorando con un fascio di luce, sparisce il problema legato al rimbalzo. Razer Optical Switch

    Razer Huntsman mini arriva con switch ottici proprietari, come sono?

    La Razer Huntsman Mini viene lanciata sul mercato con due switch proprietari: Razer Clicky Optical Switch e i Razer Linear Optical Switch.
    I primi, quelli da noi utilizzati, sono interruttori ottici che si azionano a una distanza di attivazione di 1,5 mm (circa il 30% più corto rispetto ad altri interruttori meccanici) e con una forza di azionamento di 45 g. I secondi sono invece interruttori lineari che presentano una distanza di attivazione di 1,0 mm (poco più del 16% in meno rispetto ad altri interruttori meccanici) e una forza di attivazione di 40 g.

    Utilizzando la luce per l’attivazione, i tasti ottici eliminano il classico “rimbalzo” dei tasti meccanici permettendo di avere un segnale molto più rapido. La differenza si nota in maniera sostanziale con questi clicky. I tasti regalano un feedback tattile un po’ “particolare”, quasi a metà tra un classico Cherry MX Red e uno blu. Sentiamo il tradizionale rumore di macchina da scrivere, ma avvertiamo subito una corsa più corta e una reattività inaspettata. Sembra di avere davanti un lineare rosso con il suono di un clicky blu.
    Come per tutte le cose il feedback è molto personale, difficile darne un parere oggettivo, eppure in generale siamo sicuri che non dispiaceranno ai più.

    Sebbene siano molto reattivi non sono affatto paragonabili agli switch rossi: la loro funzionalità nella scrittura è decisamente migliore. Chi è abituato a usare gli interruttori rossi per giocare, sa che questi sono tanto belli in gioco quanto scomodi nella stesura degli articoli. I clicky ottici, invece, sono perfetti per scrivere e sono molto reattivi in gioco. Una scelta adatta a chi necessita di una periferica da gioco che possa adempiere ad altre funzioni senza intoppi.

    Razer huntsman mini switch ottici
    huntsman switch ottici LED

      È tempo di vedere la Razer Huntsman Mini in azione

      Vi abbiamo raccontato tutto quello che potevamo sui nuovi tasti di casa Razer e ora tocca vederli in azione. Abbiamo voluto provare la tastiera su più fronti per avere un’esperienza a 360 gradi.

      Il primo test è stato quello della scrittura. Avevamo davanti dei tasti clicky ed è qui che li abbiamo stressati a dovere. Non solo abbiamo redatto questo articolo, ma molti altri, battute su battute, giorno per giorno. Il risultato? Fantastico. Gli switch hanno risposto benissimo; il suono è gratificante e lo è la stessa sensazione nella scrittura. Sebbene la corsa sia più corta, non hanno nulla a che fare con gli switch rossi. Non è mai successo di battere accidentalmente altre lettere. Una sensazione che i possessori di Cherry MX Red conoscono bene. Le uniche difficoltà sono state quelle nell’utilizzo delle frecce e nelle funzioni “end” o “del”. Abbiamo dovuto cimentarci qualche ora prima di entrare in confidenza con la struttura della Razer Huntsman Mini. Una volta capito però di dover “far amicizia” con il tasto FN, tutto è stato più semplice.

      Prova numero due? Ovviamente in gioco. Gli switch clicky ottici possiedono i numeri adatti anche per il gaming, quindi perché non trattarli come i Cherry Red?
      Mettiamoli un attimo a confronto:

      switch ottici vs meccNon solo sulla carta, ma anche nella pratica la tastiera ha risposto perfettamente. È stata veloce, precisa e rapida. Sembrava davvero di avere a che fare con un tipo di switch completamente diverso. L’unica nota è la stabilità della periferica. La Razer Huntsman Mini è molto piccola e leggera e, purtroppo, la gommatura posteriore non è sufficientemente estesa. Ciò si traduce in un grip non perfetto nelle azioni più concitate. Non ce ne rendiamo troppo conto durante la scrittura, ma durante il game, a volte, capita di muoverla. Un difetto che, forse, si sarebbe potuto evitare con un po’ di gomma in più.

      Tutto gestito con Razer Synapse, non manca nulla

      La tastiera Razer Huntsman Mini è completamente gestita tramite il software Razer Synapse. Questo programma ci consentirà non solo di modificare tutta l’illuminazione, ma anche di accedere a funzioni più interessanti.
      Per quanto concerne la luminosità, la tastiera presenta un sistema LED RGB completamente personalizzabile. Potremo scegliere effetti di luce differenti, intensità diverse o semplicemente colori vari. L’utilizzo è davvero facile e veloce: basterà raggiungere la schermata di nostro interesse e interagire con i menù a tendina. Un gioco da ragazzi.

      Per quanto concerne la personalizzazione delle funzioni, invece, così come accade anche per altre tastiere di casa Razer, tramite Synapse avremo modo di riprogrammare i tasti e impostare macro. La tastiera presenta anche una piccola memoria interna che ci permetterà di salvare i diversi profili, così da avere le nostre combinazioni di tasti sempre con noi.
      Il software di gestione è sempre molto utile, ma in questo caso specifico può diventare essenziale. Ricordiamo, infatti, che la tastiera è priva di alcuni tasti fisici e, avere combinazioni di tasti, può agevolare moltissime funzioni base. Insomma, un dettaglio da non trascurare affatto. Razer Synapse

      Razer Huntsman Mini chi dovrebbe acquistarla?

      La Razer Huntsman Mini ha passato tutti i nostri test a pieni voti. È un sì categorico su tutti i fronti (forse un po’ meno per il prezzo).
      Ci sono però delle considerazioni importanti da fare. Come abbiamo cercato di sottolineare più volte, ogni periferica è molto personale, non esiste qualcosa che possa essere perfetto per tutti e questa tastiera non fa eccezione. Non si tratta del miglior prodotto sul mercato in assoluto, ma si tratta di una tastiera ottima per il suo scopo.

      Dunque, alla luce di quanto enunciato, chi dovrebbe acquistare la Razer Huntsman Mini, a chi è indirizzata?
      La periferica è adatta anzitutto a chi ha poco spazio; coloro che possiedono una postazione ristretta troveranno perfette le sue dimensioni. Allo stesso tempo il prodotto è ottimo per chi ha necessità di spostarsi: è pratica, compatta e leggera. La tastiera Razer è adatta a chi si muove, che si abbia bisogno di scrivere sul treno o che si debba viaggiare per tornei non ha importanza, saprà adattarsi alle diverse esigenze.
      Dovrebbero inoltre prenderla in considerazione tutti i giocatori che usano la periferica in maniera particolare. Se durante il gioco siete abituati a tenerla ruotata di 90 gradi (anziché posizionarla nella posizione classica) allora dovreste provare a farne uso. Razer Huntsman Mini

      Perché scegliere una tastiera al 60% e non usare un keypad?

      La risposta è molto semplice in verità. Se siete solo dei videogiocatori e usate il PC solo per questo scopo, potreste anche provare a prendere un keypad. Si tratta di un oggetto piccolo, con principalmente solo i tasti essenziali al gioco (o dedito alle funzioni grafiche). Se però, oltre che essere giocatori, fate uso del PC anche per scrivere, allora potreste proiettarvi su questo particolare modello. Infatti, sebbene si tratti di un prodotto compatto, è provvisto di tutto l’essenziale per scrivere e, al contempo, è anche comodissimo per il gioco. Insomma, un ibrido perfetto. fronte

      Nel caso in cui però non possiate fare a meno delle comodità, non possiate rinunciare al tastierino, alle frecce e ai tasti multifunzione fisici, allora questo oggetto non fa al caso vostro. Vi consigliamo di non approcciarvici in quanto potreste rimanere decisamente insoddisfatti. Abituarsi a un layout così ristretto non è facile, ci va un po’ di elasticità, data magari dall’esperienza di dover sempre cambiare tastiera. Inoltre, la Razer Huntsman Mini non è attualmente disponibile con una layout ITA e questo potrebbe frenare anche tutti coloro che non riescono a rinunciarvi.
      Fatte queste considerazioni, a voi la scelta, per noi è stata un sì.

      Razer Huntsman Mini

      Pro Pros Icon
      • Ottima qualità costruttiva
      • Design perfetto per un’esigenza specifica..
      • Ottimo feedback tattile
      • Switch ottici molto performanti
      • Compatta, leggera, versatile
      Contro Cons Icon
      • Prezzo un po' alto
      • ..Non intuitiva per tutti
      • Grip migliorabile

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      Giulia Garassino

      Ingegnere Aerospaziale da sempre amante di videogiochi e tecnologia. Cresciuta con Crash Bandicoot, Spyro e Metal Slug. Competitiva sugli FPS, non si lascia scappare platform, hack & slash e GDR. Il mio titolo preferito? Nier Automata. Il gioco su cui ho speso più ore? Battlefield, che domande! Eppure, una grandissima fetta del mio cuore è occupata da Fable, amore di vecchia data. Dimenticavo, ho provato così tante tastiere che, ad occhi chiusi, potrei dirvi che switch montano!

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