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Australia: ban social per gli adolescenti, che temono di restare soli

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L’Australia sta per introdurre un’età minima per l’utilizzo dei social media: un ban per gli adolescenti sotto una certa soglia di età (si pensa 14 o 16 anni). La normativa arriva per via delle preoccupazioni per la salute mentale e fisica dei giovani. Ma la proposta ha scatenato un acceso dibattito tra sostenitori e critici, che pensano che senza social molti giovanissimi potrebbe diventare più soli.

Australia e il ban social ai minori: rischia di isolare gli adolescenti?

Il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato l’intenzione di presentare una legislazione entro fine anno per imporre limiti di età sui social media. Sebbene non sia stata ancora stabilita una soglia precisa, si ipotizza un’età compresa tra i 14 e i 16 anni.

Le motivazioni principali includono la necessità di proteggere i minori da bullismo, adescamento e contenuti inappropriati, oltre che ridurre l’impatto negativo sulla salute mentale dei giovani. Ma c’è anche il tema dell’incoraggiare attività “reali” e interazioni sociali dirette. Tutte motivazioni condivisibili: il 61% degli australiani è favorevole a limitare l’accesso ai social per gli under 17. Ma non mancano le critiche.

Diversi esperti e giovani hanno sollevato la questione del rischio di isolamento sociale, soprattutto per minoranze e giovani vulnerabili. Reuters riporta le parole di adolescenti figli di migranti che utilizzano i social per connettersi con la propria famiglia; membri della comunità LGBTQIA+ che trovano sostegno online.

Inoltre, resta da valutare l’efficacia di un ban di questo tipo. L’utilizzo di VPN rende difficile blocare l’accesso ai minorenni, e metodi per valutare l’età che richiedano documenti o prove di altro tipo rischiano di creare problemi di privacy. Insomma: oltre alle obiezioni ideologiche, ci sono diversi punti interrogativi tecnici da risolvere.

Il governo australiano sembra comunque intenzionato ad andare avanti con questo ban, che potrebbe fare da primo test per misure adottate anche da altri Paesi. Più governi, in tutto il mondo, hanno espresso interesse per limitare l’accesso ai più giovani ai social. Ma un ban governativo è davvero la soluzione?

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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