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Starzinger: Matsumoto, il viaggio di quattro monaci e la forza della donna

È tempo di tornare a viaggiare tra i pianeti della galassia per tentare ancora una volta di salvare il mondo. È questa la missione che i protagonisti di Starzinger devono portare a termine. Siamo agli inizi degli anni ’80 quando in Italia arriva questo anime di 73 episodi che nasce dalle mani abili e sapienti di Leiji Matsumoto.

Va però detto che se l’anime Starzinger nasce in Giappone tra il 1978 ed il 1979, in realtà la storia che porta sullo schermo è stata narrata molti anni prima, attraverso le pagine di un libro. Starzinger è infatti liberamente tratto da un classico della letteratura cinese intitolato Il viaggio in Occidente e risalente al XVI secolo. Scopriremo più avanti come anime e romanzo sono collegati, adesso iniziamo raccontando o ricordando qual è la sua storia.

Starzinger: la storia dell’anime

La principessa della Luna

Starzinger è la storia di una complicata missione che mira a riportare la pace sulla galassia, distruggendo i nemici che mirano invece a conquistarla. Protagonista è la principessa della Luna, Aurora, unica superstite del suo regno. La giovane è costretta a lasciare la Luna ormai sotto l’attacco di malvagi mutanti che mirano a conquistarla. Per salvarla i suoi genitori, che poi moriranno per mano dei malvagi, la spediscono sulla Terra.

Starzinger

A trovarla è la dottoressa Kitty, un’intelligentissima scienziata che comprende sin da subito che proprio Aurora è la chiave per salvare la Terra e l’intera galassia da questi mutanti il cui obiettivo e conquistare pianeta dopo pianeta, uccidendone gli abitanti e imponendosi come loro dominatori.

Il Grande Pianeta e la missione di Aurora

Ma come si è arrivati ad una situazione simile? L’anime Starzinger ci spiega che la galassia non è dominata dal sole ma da un particolare pianeta, chiamato Grande Pianeta, che irradia un’energia galattica benefica che serve a mantenere la pace. Tale pianeta è governato da una regina che ha proprio il compito di controllare che l’energia continui a funzionare; tuttavia la regina è ormai invecchiata molto e non ha più la forza di mantenere una tale energia. Questo ha fatto sì che il potere benefico diminuisse poco a poco, diventando insufficiente per mantenere la pace.

Ne è susseguita una mutazione di alcuni esseri di vari pianeti, diventati da pacifici a mostri malvagi con mire molto pericolose per la galassia. Da qui la necessità di insediare su Grande Pianeta una nuova regina che viene identificata proprio in Aurora, la principessa della Luna appena arrivata sulla Terra.

Tre speciali guardie del corpo

Arrivare su Grande Pianeta però non è una cosa facile. La meta dista infatti mesi di viaggio dalla Terra e le possibilità che la navicella venga attaccata dai nemici sono molte. Ecco perché La dottoressa Kitty comprende che Aurora ha bisogno di abili combattenti, vere e proprie guardie del corpo pronte a morire per la sua salvezza. Le viene dunque affiancato Jan Coog, un ragazzo che ha deciso di diventare un cyborg per difendere il pianeta. Per il suo animo ribelle e pericoloso è però stato poi imprigionato in una sfera di cristallo dalla dottoressa Kitty, che lo libera però quando accetta di accompagnare Aurora. Diventerà il protagonista maschile dell’anime.

starzinger team

D’altronde per dominare l’animo ribelle di Jan Coog ed evitare colpi di testa, Aurora è dotata di una coroncina (che anche lui indossa) con la quale può lanciargli una forte scarica elettrica. A loro due nel corso del viaggio si aggiungeranno altri due cyborg: Don Hakka e Sir Gorgo. Quest’ultimo decide di sposare la missione perché si innamora perdutamente della principessa Aurora.

Il finale

La squadra d’altronde sarà necessaria ad Aurora per arrivare su Grande Pianeta visto che, nel corso degli oltre 70 episodi, si susseguiranno una lunga serie di nemici e pericoli. La principessa, grazie all’aiuto dei tre cyborg, riuscirà alla fine ad arrivare alla meta ma qui farà i conti con una verità che non aveva contemplato finora. Aurora scopre che l’unico modo perché l’energia benefica torni a fluire in modo corretto, salvando la galassia, è che lei rimanga per sempre su Grande Pianeta, fungendone da fonte.

La principessa accetta alla fine il ruolo di nuova regina di Grande Pianeta e saluta i tre cyborg che l’hanno accompagnata in questo lungo viaggio. Non mancano lacrime ad accompagnare l’addio, anche se il più colpito da questa separazione è proprio il ribelle Jan Coog, che nel corso del viaggio ha iniziato a provare per lei sentimenti d’amore.

Starzinger: curiosità e considerazioni sull’anime

La principessa e i cyborg sono monaci

Come accennato all’inizio dell’articolo, l’anime Starzinger è liberamente tratto da Il viaggio in Occidente, un romanzo classico cinese risalente al XVI secolo. I protagonisti, come immaginabile, non sono però cyborg, bensì dei monaci. Al centro della storia c’è infatti il monaco Sanzang (identificabile nell’anime con la principessa Aurora) che viene inviato in India dall’Imperatore cinese Tai Zong alla ricerca di testi sacri del buddhismo dall’illuminato Guaniyn (nell’anime la dottoressa Kitty). Proprio quest’ultimo incarica tre monaci di accompagnare Sanzang in questa missione. Loro sono: il re scimmia Sun Wukong, il maiale Zhu Wuneng e il demone fluviale Sha Wujing (i tre cyborg). Insieme i quattro protagonisti affronteranno nel loro viaggio – che durerà 14 anni – molteplici peripezie, combattendo mostri e demoni.

La donna come figura centrale

C’è un aspetto importante che balza subito all’occhio guardando questo anime ed è la centralizzazione della figura della donna. Gli anime di genere mecha, quelli che più in generale raccontano battaglie e missioni spaziali, hanno sempre avuto come protagonista un uomo. La donna ha finora avuto il ruolo di assistente del protagonista, sviluppando in alcuni casi per lui sentimenti d’amore. Qui invece le cose cambiano.

principessa aurora starzinger

La principessa Luna è la protagonista della storia, colei che i tre cyborg seguono e in qualche modo servono; e proprio dal punto di vista di questi ultimi, la donna assume le sembianze di un essere irraggiungibile (d’altronde due dei tre si innamora di lei ma mai potrà coronare questo sentimento). Aurora è al contempo una donna capace di provare ancora sentimenti nonostante il regresso che vive il mondo e i suoi abitanti e di credere fino alla fine che tutto possa guarire.

È però anche una donna forte, pronta ad affrontare tutto ciò che serve per la pace. Motivo per il quale alla fine si ‘sacrifica’, decidendo di rimanere su Grande Pianeta per sempre. Una donna che sarà ispirazione per altri registi più avanti: come dimenticare Lady Isabel di Thule dei Cavalieri dello zodiaco?!

Personaggi che lasciano il segno

A rendere indimenticabile l’anime Starzinger contribuisce inevitabilmente il character design di Matsumoto. Ogni personaggio ha infatti una caratterizzazione ben precisa (e la cosa è ben chiara per i suoi personaggi femminili), dai bordi definiti e chiari. Le personalità sono ben sviluppate e si muovono all’interno di una trama che, seppur non originalissima, appare complessa. Determinante anche il pizzico di ironia che caratterizza alcuni personaggi, servita ad ammorbidire certe situazioni dell’anime, rendendo più appetibili anche i tratti più severi e seri della storia.

Starzinger: la stabilità come leitmotiv dell’anime

C’è un elemento nell’anime Starzinger che torna costantemente nel corso della narrazione, come un leitmotiv, ed è l’importanza della stabilità per i protagonisti. La principessa Aurora cita in più occasioni la necessità di mantenerla nella galassia, un bisogno che rappresenta più concretamente un messaggio rivolto allo spettatore.

È infatti un monito lanciato all’uomo e alla sua azione distruttiva nei confronti della natura. L’uomo ha scombussolato l’ordine delle cose naturali, minando questa stabilità in modo quasi irreparabile. L’anime, dunque, ci ricorda che bisogna salvare ciò che ancora non è stato manovrato dall’uomo, mantenendo un rispetto per la natura oltre che per la stessa umanità.

La sigla

La sigla italiana, dal titolo Starzinger, è cantata dai Superobots.

Desiderosi di rivivere altre storie legate agli anime degli anni ’80? Siamo andati sui monti insieme ad Heidi e Annette, siamo cresciuti un po’ con L’Ape Maia e abbiamo tifato per i protagonisti di Prendi il mondo e vai. Abbiamo vissuto i tormenti d’amore di Johnny e della dolce Kyoko. Ci siamo immersi nelle battaglie su pattini a rotelle di Muteking; vissuto il drammatico percorso di Remi e ci siamo appassionati alle sfide sportive di Holly e BenjiShingo e Mila e Shiro. Ma anche molto, molto altro!

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Anna Montesano

Scrittrice da quando ne ho memoria, dai diari al web. Viaggiatrice incallita e malata di serie tv, appassionata di tv e cinema. Nella vita un solo motto: "Perché rimandare a domani quando puoi vederlo oggi?"

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