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Autside, un progetto speciale per ragazzi autistici

Arrivano in Italia le stanze multisensoriali grazie al progetto Autside. Su Eppela un crowdfunding per raccogliere i fondi necessari

Il crowdfunding è uno dei mezzi migliori per raccogliere fondi e finanziare così i propri progetti. Spazio Nautilus lo ha certamente capito, avviando la propria raccolta fondi online con il suo Autside.

Si tratta di un progetto sociale molto importante, volto all’inclusione delle persone affette da autisimo, in particolare dalla sindrome di Asperger, oltre che dalla divulgazione di informazioni utili per approcciarsi meglio allo spettro autistico.

L’idea è quella di creare una stanza multisensoriale che vada ad alleviare le difficoltà incontrate dai portatori di questo disturbo, il tutto attraverso stimolazioni configurate e personalizzate.

Che cos’è l’Asperger?

Come già detto, si tratta di una forma di autismo molto particolare. Il termine fu coniato solo nel 1981 da Lorna Wing, in onore dello psichiatra e pediata austriaco Hans Asperger. Questa sindrome ha dei sintomi specifici, come, ad esempio:

  • compromissione delle interazioni sociali;
  • comportamenti ripetitivi e stereotipati;
  • cerchia di interessi molto ristretta.

Con una stanza multisensoriale, quindi, si vuole intervenire sulla variabilità della percezione sensoriale. Difatti le persone autistiche, quindi non solo quelle affette dall’Asperger, possono sviluppare due tipi di sensibilità: ipersensibilità (ovvero una sensibilità eccessiva) oppure iposensibilità (una mancanza di sensibilità).

Di conseguenza, all’interno di questa stanza, si cercherà di mitigare questi comportamenti.

Le stanze multisensoriali

Una novità per l’Italia ma meno recenti in gran parte dell’Europa e del mondo. Le stanze multisensoriali sono nate negli anni 70 nei Paesi Bassi, venendo ben presto aperte in tutto il globo. Solo in Germania ce ne sono circa 1200.

Per quanto riguarda l’Italia, sarà la città di Milano la prima ad ospitare una stanza multisensoriale.

Una camera di questo tipo ha un’organizzazione ben dettagliata, con stimoli sensoriali che possono variare dalle luci, ai suoni, ai colori, alle vibraizoni, ecc…

Per la sua stanza sensoriale, Spazio Nautilus ha pensato a delle caratteristiche dettagliate, fra le quali:

  • l’essere a Milano;
  • il dover essere ben inserita in un contesto cittadino, con una distanza risicata dalle fermate degli autobus e delle metro;
  • accessibilità al 100%, quindi non devono esserci barriere architettoniche di alcun tipo;
  • situata in un contesto poco rumoroso;
  • dotata di servizi sanitari.

Inoltre Auting sarà anche un centro di formazione per educatori, insegnanti e specialisti, oltre ad avere un piccolo negozietto dove acquistare i lavoretti fatti dai ragazzi e strumenti utili per le persone affette da spettro autistico.

A che punto siamo con il crowdfunding

Per adesso la soglia a cui arrivare con la raccolta fondi online è quella dei 5.000€ ma si spera di poterla superare e anche di molto. I fondi, infatti, sono molto importanti:

  • con i primi 10.000€, ad esempio, ci si occuperebbe dell’attrezzatura tecnologia necessaria per la stanza;
  • con 20.000€ ci si potrebbe allargare anche all’arredamento e agli oggetti necessari per la stanza che, con 10.000€ in più, potrebbero essere in diversi materiali;
  • mentre con la somma di 35.000€ si arriverebbe a completare l’intero locale, dando spazio anche ad una reception, al negozio e alla sala formazione.

Un progetto speciale nato da persone altrettanto speciali e che vede il coinvolgimento del Comune di Milano e del Politecnico.

Noi di Tech Princess vi raccomandiamo di seguire Auting e Spazio Nautilis con il nostro stesso entusiasmo! E se desiderate avere più informazioni o partecipare alla raccolta fondi, allora non dovrete fare altro che scrivere a info@spazionautilus.it oppure cliccare qui per il crowdfunding!

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Via
Spazio Nautilus - Eppela
Source
Autside

Maria Stella Rossi

Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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