Durante la Giornata Mondale per la diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo, SD Worx ha presentato i risultati di una ricerca sulle aziende eruopee. Secondo quanto emerge, 4 aziende su 10 non ha nno policy neutrali per assumere personale. Questo non assicurare che i valori di parità, diversità e inclusione siano garantiti in fase di selezione.
SD Worx: il 40% delle aziende non ha policy neutrali per assumere personale
SD Worx, fra principali fornitori europei di servizi di gestione delle risorse umane e delle paghe, ha intervistando 4371 aziende. Realtà di tutte le dimensioni e attive in diversi settori. L’obiettivo era discutere i sistemi per monitorare e dare riscontro in merito agli obiettivi di diversità. Qualcosa cui i dipendenti sotto i 30 anni, gli ultimi arrivati sul mercato del lavoro, danno particolare importanza.
L’Italia si trova perfettamente in linea con la media europea (e non in positivo). Infatti quasi il 62% delle aziende intervistate nel nostro Paese che applica una policy di selezione del personale neutrale. In altre parole, quasi 4 aziende su 10 non ce l’hanno.
Anche in termini di uguaglianza di paga e condizioni di lavoro, il 36% delle aziende trascura l’attenzione a non discriminare per età, genere e religione. Circa la metà delle intervistate afferma inoltre di organizzare eventi e azioni di comunicazione su diversità, parità e inclusione. In Italia, la percentuale delle aziende che organizzano attività di questo tipo sale al 60%.
Il valore dei valori aziendali
Federico Fedele, Direttore Generale di SD Worx Italy spiega: “È importante che le aziende inizino a investire in un sistema di reportistica attiva su ciò che fanno in termini di diversità, parità e inclusione. Da una parte, questi dati rappresenteranno una solida base per ottimizzare le policy di diversità con una serie di azioni concrete e consapevoli. Dall’altra, un simile sistema mette anche a disposizione delle aziende il livello di chiarezza necessario per capire se stanno spendendo i loro soldi dove effettivamente dicono e non stanno ingannando i futuri dipendenti con false promesse.”
La generazione Z e i più giovani tengono molto ad allinearsi ad aziende che prestino attenzione all’inclusività. Come spiega Fedele, “Non solo un buon stipendio e un equilibrio salutare tra lavoro e vita privata sono indispensabili ma sta diventando decisivo per i dipendenti anche il modo in cui le aziende si posizionano e agiscono nello spirito dei tempi attuali.”
Trovate maggiori informazioni sul sito di SD Worx.
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