Si è svolto a Milano, B-Pioneers, il primo Hackathon con l’obiettivo di sviluppare soluzioni tecnologicamente all’avanguardia per aiutare concretamente le persone con Atrofia Muscolare Spinale. Le soluzioni si sono basate sui più recenti trend tecnologici come l’IoT, AI, la Robotica, il Digital Manufacturing e tante altre.
Le sfide proposte a PhD, ingegneri, sviluppatori, designer e studenti universitari riflettono i bisogni emersi dalla comunità SMA. L’obbiettivo comunque e quello di creare un impatto concreto su temi fondamentali come il rapporto medico-paziente, la gestione del tempo libero o la gestione delle relazioni interpersonali.
L’hackathon si è tenuto l’8 e il 9 novembre a Milano. Hanno partecipato, tra gli altri:
- Cristina Pozzi, esperta di scenari futuri in relazione alle tecnologie emergenti e unica Young Global Leader per l’Italia nominata al World Economic Forum 2019
- Victor Savevski, Chief Innovation Officer presso Humanitas Healthcare Group
- Marco Annoni, ricercatore, autore e divulgatore di bioetica ed etica della scienza
- Massimo Temporelli, fisico, scrittore, conduttore tv e Presidente e cofondatore di TheFabLab Milano.
I progetti al B-pioneers
Qui di seguito cinque progetti che sono stati presentati alla maratona:
- Relazione aumentata: il Gruppo ha proposto SAM, un dispositivo di condivisione esperienziale volto a dare l’opportunità, specie ai più piccoli, di vivere emozioni e sensazioni che la malattia può rendere di difficile fruizione, prime fra tutte quelle dei viaggi
- Sma-Air: un dispositivo studiato per aiutare le persone con SMA in caso di crisi respiratoria. Al momento della crisi, il dispositivo si attiverà con il duplice obiettivo di fornire parametri fisici e dati biometrici al medico e di agire sul paziente con suggerimenti di gestione emotiva dell’evento
- SmAsa: la domotica al servizio della persona: spazi domestici fruibili e confortevoli con l’obiettivo di contribuire all’autonomia della persona con SMA nella propria casa. Il progetto presentato, in particolare, si concentra, su una soluzione tecnologica relativa alla stanza da bagno, al fine di facilitare il momento dell’igiene personale
- BScrapers: dalla consapevolezza delle difficoltà che spesso i fisioterapisti incontrano nel loro lavoro con i bambini affetti da SMA, nasce questo progetto: grazie all’Intelligenza Articifiale e a una speciale dashboard, l’attività fisioterapica diventa un gioco e, allo stesso tempo, un sistema di rilevazione di dati utili per l’analisi qualitativa e l’eventuale correzione dell’attività in corso
- Brain Computer Interface: il progetto, SmaArt Wave, è incentrato sull’utilizzo dei lettori elettroencefalogramma (EeG) al fine di facilitare l’interazione della persona con SMA e l’ambiente circostante: esperienze gratificanti in ambito artistico, gaming e nuovi linguaggi grazie alle onde cerebrali
Il vincitore
Tra le proposte, i giurati hanno selezionato il progetto BScrapers che ha vinto il premio di 20mila euro come l’idea più convincente volta a migliorare la qualità di vita delle persone con SMA. A consegnare il premio Barbara De Cristofano, Rare disease Lead presso Biogen.
Il merito all’iniziativa, Daniela Lauro, Presidente di Famiglie SMA, ha commentato: “Stiamo vivendo l’inizio di una nuova epoca storica, passando in pochi anni da una diagnosi spesso mortale per i casi più a una diagnosi con terapia. Questo non significa guarigione, ma solleva un tema nuovo e prezioso: la qualità di vita delle persone con Atrofia Muscolare Spinale. Come associazione siamo estremamente felici di vedere che finalmente i tempi sono maturi per pensare a migliorare ulteriormente la vita quotidiana delle persone che convivono con la malattia. Diminuirne l’impatto sulle attività di tutti i giorni e, di riflesso, agevolare anche i caregiver, è oggi non solo una possibilità, ma anche un dovere. Occasioni come questa sono la prova della rivoluzione appena iniziata e un punto di partenza prezioso per fare sempre meglio”.