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No Man’s Sky NEXT – Recensione in 5 parole

Era l’agosto del 2016 quando un certo Sean Murray e i suoi colleghi di Hello Games avevano lanciato No Man’s Sky. Parliamo di un action/adventure dal pungente aroma sci-fi che, sin dal suo primo reveal all’E3 2014, aveva suscitato non poca curiosità tra i giocatori, fan o meno del genere in questione: un gioco basato su un universo aperto e liberamente esplorabile, composto da più di un quintilione di pianeti, ciascuno caratterizzato dalla propria flora e fauna.

A partire da quella calda giornata agostana, nel suo primo biennio di vita la creazione di Murray e co. è stata tristemente protagonista di accesi dibattiti. A quanto pare No Man’s Sky non è riuscito nell’intento di soddisfare le grandi aspettative del pubblico, innescando così un involontario processo che avrebbe infine portato al suo virtuale fallimento.

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Va detto che in questi due anni la squadra di Hello Games non se n’è stata con le mani in mano, incassando sì i duri colpi inferti dalla critica internazionale, ma solo in preparazione della sua personale rivincita. Ecco allora che la software house britannica ci riprova con il primo major update del gioco: è arrivato il turno di No Man’s Sky NEXT.

Abbiamo messo le mani sul corposo aggiornamento del titolo fantascientifico, cogliendo tale occasione per dare il benvenuto a No Man’s Sky su Xbox One – versione protagonista di quest’analisi. Ecco com’è andata la nostra trasferta interplanetaria.

Cosmonauta

Una premessa. Per il sottoscritto No Man’s Sky NEXT ha rappresentato la primissima occasione per conoscere questo variegato universo, non essendomi mai addentrato – non troppo, almeno – nell’avventura originale proposta da Hello Games. In quest’analisi non mancheranno i dovuti confronti tra le due ‘versioni’ del prodotto, ma il punto di vista generale sarà quello di un novizio, affascinato dalle stranezze di questi ostili mondi.

Altrettanta curiosità desta l’intera filosofia alla base di questa produzione: un action/adventure potenzialmente infinito – non si scherzava sul quintilione di pianeti – in grado di intrattenere il giocatore per una massiccia dose di ore, a patto che quest’ultimo possegga la giusta fame di scoperta e di sperimentazione.

Dunque, cos’è possibile fare in No Man’s Sky? Qualsiasi cosa ci venga in mente, o quasi.

A bordo della nostra nave spaziale possiamo navigare tra le centinaia di galassie presenti in questo open-universe (di cui 256 uniche) e scoprire centinaia di migliaia di pianeti. Atterrando su uno di questi abbandoneremo la navicella per abbracciare la terraferma e inaugurare, così, la nostra prima avventura. Sui pianeti incontreremo creature aliene, flore sconosciute, risorse e materiali preziosi e, se saremo fortunati, misteriose strutture.

Il tutto sarà guidato da un peculiare sistema procedurale, responsabile della generazione casuale di tutti i pianeti, dei relativi nomi e biomi.

Come per altri esponenti della famiglia dei sandbox, anche nel caso di No Man’s Sky la componente survival ricopre un ruolo di primaria importanza. I suddetti mondi sono considerati inospitali, a causa delle loro temperature estreme e dei violenti fenomeni meteorologici che si verificano nell’atmosfera: sarà fondamentale tenere d’occhio i nostri scudi e, all’occorrenza, ricaricarli con i metalli e gli altri elementi raccolti sul pianeta.

NEXT

A espandere ulteriormente, e notevolmente, l’intero comparto di gioco di No Man’s Sky è però l’aggiornamento NEXT, introdotto gratuitamente su PlayStation 4 e PC e già integrato nella nuova versione sviluppata per Xbox One. I veterani che hanno già avuto modo di sviscerare il colosso sci-fi avranno così a disposizione un’ampia gamma di nuovi contenuti, tra cui fanno la loro comparsa anche delle meccaniche del tutto inedite.

Si parte quindi dalla prima novità che salta all’occhio: la visuale in terza persona. Finora No Man’s Sky ha potuto offrire la sola visuale in soggettiva che, seppur immersiva, risultava alquanto impacciante in determinate manovre sulla terraferma. La soluzione è una telecamera posta alle nostre spalle che, per la prima volta, ci permette anche di osservare il nostro alter ego spaziale, interamente personalizzabile – era ora.

I cambiamenti più evidenti riguardano però i pianeti stessi e i loro biomi. Questi ultimi sono stati completamente stravolti, costringendo i suoi vecchi occupanti alla fuga verso nuovi mondi. Alterata anche la tradizionale tavola degli elementi: la creazione di alcuni oggetti necessita ora l’impiego di metalli differenti e dei loro derivati, ottenibili solo tramite l’utilizzo di un Raffinatore. Alimentato a carbonio, quest’ultimo aggeggio ci permetterà di craftare metalli cromatici, leghe metalizzate e gli ingredienti più rari richiesti dal gioco.

Nelle primissime fasi il nuovo apparato del crafting potrebbe scoraggiare tanto i giocatori alle prime armi quanto i più navigati, trattandosi di un sistema piuttosto articolato che passerà, inoltre, per una gestione dell’inventario altrettanto confusionaria.

Con un po’ di pazienza sarà possibile dominare anche questa meccanica e dare sfogo alla fantasia dedicandosi al base building, anch’esso rinfrescato con opzioni aggiuntive di ampliamento e speciali personalizzazioni. Quando avremo rivendicato un terreno potremo costruire la nostra base, rinominarla e condividerla con gli altri giocatori del server.

Colonia

Esatto, No Man’s Sky NEXT introduce anche il famigerato multiplayer co-op, in seguito alle insistenti richieste dei giocatori. Questi potranno finalmente riunirsi in lobby online per esplorare e sopravvivere insieme nei mondi dell’open-universe: basterà caricare il proprio salvataggio – e trasferire le proprie basi e risorse – o partecipare ad un’altra partita.

Qualunque sia la vostra scelta, le funzionalità multigiocatore daranno vita a situazioni e scenari ritenuti semplicemente irrealizzabili fino a pochi giorni fa. Solo collaborando con gli altri cosmonauti potremo superare ostacoli altrimenti invalicabili, velocizzare la raccolta delle risorse o costruire la base dei propri sogni, potendo contare su un paio di mani in più.

Su tale sfondo si formeranno vere e proprie quest secondarie basate essenzialmente sulle esperienze dell’intera squadra: parliamo di esilaranti battute di caccia, scoperte inattese che celano lauti bottini o un’adrenalinica corsa a ostacoli in uno sciame di asteroidi.

I giocatori della stessa partita (massimo 4 per lobby) potranno aiutarsi a vicenda scambiando le risorse appena raccolte e comunicando tra loro tramite la chat vocale o attraverso l’inedito sistema di Gesti – molto utili se sprovvisti di un headset audio.

Alieno

Non potevamo non parlare del comparto grafico, anch’esso passato ‘sotto i ferri’ di Hello Games con un evidente rinnovamento tecnico che parte da una maggiore pulizia visiva per arrivare, infine, all’impiego di nuovi effetti e animazioni.

Il fastidioso ‘effetto nebbia’ lascia il posto ad una veste grafica decisamente più nitida, con texture più dettagliate per i paesaggi di ogni pianeta e una maggiore definizione per i modelli dei personaggi e delle creature aliene. Le suddette animazioni aggiungono invece un tocco di realismo alle conversazioni con gli NPC che abitano le stazioni spaziali.

Insomma, l’upgrade tecnico è palese, ma neanche No Man’s Sky NEXT è esente da difetti. Nonostante l’ampliamento della linea d’orizzonte non passano inosservati i fenomeni di pop-up, con qualche occasionale calo di framerate nelle situazioni più concitate. Non vi parleremo invece dei già noti problemi legati ai salvataggi, corretti – a quanto sembra – dalle patch rilasciate da Hello Games negli ultimi giorni.

L’accompagnamento sonoro resta a dir poco strepitoso, con temi e brani che si amalgamano perfettamente con le avvolgenti atmosfere del gioco: dopo i primi viaggi intergalattici sarà amore a primo udito.

Senza limiti

NEXT potrebbe essere ingenuamente interpretato come un ricco update, ma è molto più di questo. Per No Man’s Sky rappresenta un nuovo punto di partenza, una vera e propria rielaborazione del prodotto originale mirata a migliorarne la formula, arricchirne la mole di contenuti, incontrare il favore di più ampie fasce di pubblico e accontentare quelle già note.

Come anticipatovi, le ultime feature terranno impegnati sia i novizi che i veterani, che all’inizio dovranno familiarizzare con meccaniche rese ora più complesse e, tuttavia, stratificate. Chi avrà la pazienza di assimilare le nuove regole verrà ripagato con un titolo appagante, profondo, in grado di trasmettere un senso di progressione e di liberare il giocatore da qualsivoglia restrizione – fatta eccezione per quelle poste dalla sua creatività.

La libertà di No Man’s Sky NEXT non si rispecchia solo nelle infinite possibilità offerte ai cosmonauti, ma anche nella predisposizione del titolo ad accogliere ulteriori novità. Questo sconfinato puzzle sembra infatti riservare dello spazio per qualche altro tassello e nulla vieterà ai ragazzi di Hello Games di sperimentare nuove soluzioni per la sua creatura.

Noi, nel frattempo, trascorreremo qualche altra ora in compagnia di No Man’s Sky, nel disperato tentativo di ottenere l’agognata nave mercantile o, perché no, nell’intento di esplorare ognuno dei 18.446.744.073.709.551.616 pianeti del gioco.

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Pasquale Fusco

A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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