Apple consente alle App reader di linkare i propri siti

Finalmente Apple sta mantenendo la sua promessa di consentire ad alcuni sviluppatori di collegarsi ai propri siti dall’interno delle loro App. A partire da oggi le cosiddette “App reader” – come Netflix, Kindle o Spotify – possono inserire un link in uscita verso il loro sito per attività come la creazione o gestione di un account. In questo modo, l’esperienza degli utenti iOS su piattaforme di questo tipo dovrebbe finalmente migliorare. Andiamo a vedere come.

App reader: Apple consente il link al sito di Netflix, Spotify e Kindle

Le regole di Apple hanno sempre creato problemi nell’utilizzo delle App reader. Giusto per fare un esempio, fino a poco fa chi scaricava l’applicazione di Netflix ma non aveva un account non aveva modo di crearne uno, perchè non vi era alcun link di rimando alla piattaforma originaria. E questo ha rappresentato un problema per moltissimi utenti, rendendo quasi frustrante l’accesso alle App di settore. Ora, però, Apple ha finalmente deciso di cambiare le regole, incontrando così le esigenze di tutti – o quasi -.

A quanto pare, ora gli sviluppatori delle App reader potranno richiedere un “diritto” prima di poter aggiungere un collegamento esterno all’interno delle App. Anzi, se uno sviluppatore sta collegando un utente al proprio sito, questo deve visualizzare una schermata in cui si spiega che eventuali acquisti effettuati non saranno fatti tramite Apple. E deve poter accedere ad una pagina che spieghi i rischi associati al fornire le informazioni a uno sviluppatore di terze parti.

Al di là di questo, Apple ha stilato anche un elenco di requisiti che i link di Netflix, Spotify e Kindle devono avere per essere all’interno delle App:

• il collegamente deve essere aperto in un browser, e non in una visualizzazione Web in-App
• nessun dato o parametro aggiuntivo può essere trasferito al sito web
• l’App non può contenere testo che spieghi quanto costeranno i servizi sul sito web.

Infine, Apple esaminerà le modifiche alle App reader prima che queste vengano pubblicate definitivamente – il che potrebbe preoccupare non poco gli sviluppatori -. Già questo, però, sembra essere un enorme passo in avanti per le applicazioni mobile di Netflix, Spotify, Kindle e simili.

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