L’annuncio da parte di Google del lancio di Bard è arrivato solo pochi giorni fa, ma il rivale di ChatGTP ha appena fatto perdere alla società il 7% del suo valore in borsa. E tutto a causa di un errore.
Cosa è successo con Bard, Google?
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Alphabet, società che include Google, ha perso il 7% in borsa a causa di un errore commesso da Bard durante una presentazione pubblica. Il sistema di intelligenza artificiale messo in campo per concorrere con ChatGPT, ha sostanzialmente riportato una serie di informazioni inesatte riguardo allo James Webb Space Telescope.
La denuncia è arrivata direttamente da astronomi e appassionati di astronomia, ma cos’ha detto Bard da arrivare a far perdere addirittura il 7% in borsa?
Esattamente come ChatGPT, Google Bard dovrebbe semplificare di molto la ricerca di informazioni online, rendendole immediate e semplificate. Nel post di presentazione pubblicato dallo stesso CEO di Google in sul blog dell’azienda, si può vedere il sistema di intelligenza artificiale spiegare a un bambino di 9 anni l’utilizzo del telescopio James Webb.
Della spiegazione fornita da Bard, gli esperti si sono soffermati sull’ultimo punto, che è effettivamente errato: “Il JWST ha scattato le prime foto in assoluto di un pianeta fuori dal nostro sistema solare. Questi mondi lontani sono chiamati “esopianeti”. Eso significa “dall’esterno”“.
In realtà, come si può del resto leggere sul sito dell’European Southern Observatory, la prima foto di un esopianeta risale al 2004, scattata dal VLT (Very Large Telescope) dalla sua postazione nel deserto di Atacama, in Cile.
L’errore di Bard è saltato facilmente alla cronaca in quanto le proteste da parte di esperti del settore e appassionati sono arrivate direttamente su Twitter. E si sa, quando una cosa diventa di dominio pubblico tramite social, l’effetto domino è assicurato. Infatti a pagarne le conseguenze è stata Alphabet, con un doloroso crollo in borsa.
Google è attualmente impegnata con una intensa fase di testing su Bard e pare sia già all’opera per evitare (o quantomeno diminuire) errori simili a quelli compiuti con il James Webb Space Telescope.
- Mackowiak, Bernhard (Autore)