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Battlefield 2042 sta colando a picco: pochissimi i giocatori rimasti

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Battlefield 2042 non ha avuto un lancio particolarmente brillante, e fin da subito ha faticato a convincere i propri giocatori della bontà della sua formula ludica. Non è un caso che il titolo, nonostante il breve entusiasmo iniziale ha continuato a perdere utenza sin da poche settimane dopo la release, e anche ora, a distanza di mesi la situazione non è migliorata. Cerchiamo di fare il punto sulla situazione di Battlefield 2042 in questo momento.

Battlefield 2042: i giocatori sono sempre meno

Tra i sintomi più evidenti della enorme emorragia di giocatori che sta interessando il gioco bisogna prendere in considerazione in prima battuta una delle nuove modalità che il Battlefield 2042 ha introdotto. Stiamo parlando di Hazard Zone, una modalità in cui squadre di utenti devono combattere contemporaneamente con altri giocatori e con nemici controllati dall’intelligenza artificiale.

Nonostante questa attività abbia inizialmente suscitato il favore della community, con il tempo i giocatori la hanno abbandonata in massa, a causa di alcune mancanze endemiche che Dice non ha implementato e che avrebbero giovato grandemente alla modalità. La mancanza di una chat vocale ne è un esempio lampante, ma ci sono molti altri esempi.

Ora, a distanza di mesi, la situazione non è che peggiorata, al punto che il team di sviluppo ha persino smesso di calcolare il numero di giocatori attivi nell’Hazard Zone. Il motivo è molto semplice: dato che l’utenza è molto bassa, lo studio non ha ragione di monitorare le statistiche interne, una scelta che non sorprende dato che nell’ultima settimana il gioco ha avuto soltanto 6000 giocatori attivi.

Se vogliamo guardare anche all’aspetto tragicomico della vicenda è che persino gli hacker e i cheater hanno abbandonato il titolo, come fa notare l’insider Tom Henderson. Questo a causa delle performance povere del gioco e del numero incredibilmente alto dei bug e dei glitch che lo affliggono.

Steam offre rimborsi

La situazione è talmente tragica che anche Steam ha preso una decisione in diretto contrasto con i suoi termini di utilizzo, offrendo rimborsi a sorpresa per gli utenti che lo richiederanno. Per chi non lo sapesse infatti, il portale di Valve di solito offre rimborsi solo entro 14 giorni dall’uscita del gioco e solo se non si hanno superato le 120 ore di gioco, segno che questa occasione è a dir poco speciale.

E’ molto probabile che Steam abbia deciso di concedere i rimborsi una volta considerate e messe sul piatto della bilancia le lamentale dei giocatori. Per evitare ondate d’odio particolarmente intense quindi la piattaforma ha deciso di agire preventivamente con il proverbiale strappo alla regola.

Certo, c’è anche da considerare il rovescio della medaglia: con una mossa del genere infatti Steam non fa che confermare la cattiva qualità del titolo, con il rischio di ravvivare le polemiche sull’argomento. Nonostante questo l’iniziativa è apprezzabile e potrebbe funzionare da segnale per Valve che qualcosa sia andato molto storto con questo nuovo capitolo di Battlefield 2042.

La speranza quindi è che gli sviluppatori lavorino per mettere una pezza sui tanti problemi che affliggono il titolo.

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