fbpx
AttualitàCultura

Recensioni false: in Europa i siti fanno poco per contrastarle

È quanto emerge da un’indagine dell’Ue

Ormai chi acquista online sta quasi più attento a leggere le recensioni dei clienti che non le caratteristiche tecniche di ciò che sta per comprare.

L’importanza delle recensioni, come vedremo più avanti, è in continua crescita. I più smaliziati tra noi, tuttavia, più di una volta avranno avuto un sospetto, quando ad esempio il 99% delle recensioni di un banale oggetto da pochi euro ha assegnato il massimo punteggio possibile (le classiche cinque stelle, ad esempio). E magari la maggior parte dei voti erano accompagnati da recensioni entusiastiche.

Ecco, questi sono segnali abbastanza inequivocabili del fatto che ci troviamo di fronte a recensioni false, da parte di chi magari non ha mai acquistato quel determinato prodotto.

E proprio le recensioni false sono state oggetto di un’indagine dell’Ue, pubblicata sul sito dell’Unione Europea nella giornata di giovedì 20 gennaio, i cui risultati non fanno sorridere. Il report dimostra infatti come i siti di e-commerce europei stanno facendo decisamente poco per contrastare il fenomeno delle recensioni fasulle. Entriamo più nel dettaglio dello studio dell’Unione Europea.

L’indagine Ue sulle recensioni false

L’indagine della Commissione europea, condotta attraverso le diverse autorità nazionali, ha preso in esame 223 siti.

Negozi online, marketplace, siti di prenotazione e di servizi di comparazione sono risultati inaffidabili in una percentuale sorprendente. Vediamo qualche numero.

recensioni false

Il 55% dei siti è inaffidabile

L’indagine dell’Ue ha stabilito che, dei 223 siti analizzati, ben 144 rischiano di violare la direttiva sulle pratiche commerciali sleali. La direttiva in questione prevede che ai consumatori siano presentate informazioni veritiere, per potersi informare correttamente prima dell’acquisto.

La percentuale di siti inaffidabili è dunque del 55%. A cui si aggiunge un ulteriore 18% di siti non immediatamente giudicabili come sleali, ma che lasciano qualche dubbio.

Le recensioni false

L’inaffidabilità delle informazioni, di cui parla l’indagine della Commissione europea, si declina nelle recensioni false. Gli operatori dei siti di e-commerce oggetto dell’indagine non fanno abbastanza per assicurarsi che le recensioni siano autentiche. Che derivino, cioè, da chi ha effettivamente acquistato un determinato prodotto o servizio.

104 siti su 223 non forniscono informazioni sulle modalità di raccolta e trattamento delle recensioni, mentre solo 84 rendono queste informazioni facilmente accessibili. C’è poi una restante percentuale che sì inserisce questi dati, ma riportandoli in caratteri piccoli, e magari accorpandoli ai termini e alle condizioni legali. Un modo quasi sicuro per sapere che non verranno quasi mai letti.

Per quanto riguarda più nello specifico le recensioni false, addirittura 118 siti su 223 non fanno parola di eventuali strumenti utilizzati per prevenire questo fenomeno. Il 78% di siti ed e-commerce, poi, non esplicita il fatto che le recensioni a pagamento (quelle, cioè, scritte da chi ha preso un compenso per farlo, e che naturalmente non ha mai testato il prodotto o servizio che cita) sono vietate nei loro spazi.

Il commento

Didier Reynders, politico belga e commissario europeo per la Giustizia, ha detto che “I consumatori si affidano molto spesso alle recensioni online quando fanno acquisti o prenotano online. Non vogliamo che i consumatori vengano ingannati, ma che siano in grado di interagire in un ambiente affidabile.

Insisto su un punto specifico: le aziende online devono fornire ai consumatori informazioni chiare e visibili sull’affidabilità di tali recensioni. I risultati di oggi sono un chiaro invito all’azione. Garantiremo il rispetto del diritto della Ue”.

Intanto le varie autorità nazionali coinvolte contatteranno i siti non a norma, per chiedere di rettificare o aggiungere le informazioni. In caso di rifiuto si prevedono sanzioni.

Le regole cui attenersi sono contenute nella direttiva europea sulle pratiche commerciali scorrette, che dal 28 maggio prossimo sarà sostituita da una direttiva aggiornata.

Offerta

Il boom delle recensioni false (e come riconoscerle)

Come abbiamo riportato in un altro articolo, le recensioni online sono in continua crescita. Inoltre, un’indagine ha rivelato che il 92% dei consumatori europei legge le recensioni di un prodotto prima dell’acquisto. In alcuni casi, poi, le recensioni portano addirittura a triplicare le vendite di un prodotto o servizio.

Per questo, negli ultimi tempi stanno proliferando le recensioni false e a pagamento, che hanno costretto e-commerce del calibro di Amazon a prendere diversi provvedimenti. Tra cui la chiusura di interi cataloghi e il ban a svariati marchi.

Come dicevamo in apertura di articolo, e come ci è stato confermato lo scorso maggio in un’intervista esclusiva da Pascal Lannoo, Chief Marketing Officer del Gruppo SKEEPERS (di cui fa parte il sito Recensioni Verificate), le recensioni false sono spesso brevi, sgrammaticate, non descrivono il prodotto o servizio e vengono pubblicate a blocchi.

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button