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Il creatore Peter Gould ci spiega il finale di Better Call Saul

Attenzione: SPOILER

Con il finale agrodolce di Better Call Saul, sappiamo che il percorso di redenzione di Jimmy McGill avverrà in carcere. L’avvocato criminale (o il criminale avvocato), dopo essere stato arrestato, decide di confessare le proprie azioni, nonostante avesse la possibilità di mentire ancora e ottenere una pena vantaggiosa.

Per la prima volta nella sua vita, Saul sceglie di fare la cosa giusta, assumendosi le proprie responsabilità, e accettando di passare il resto dei suoi giorni in una prigione federale. Il finale di serie, che ci ha mostrato quindi sia gli eventi antecedenti che quelli successivi a quanto narrato in Breaking Bad.

Il finale di Better Call Saul spiegato da Peter Gould

L’epilogo dello show stato commentato anche dallo showrunner e co-creatore Peter Gould, che ha spiegato come sono andate le cose:

“[Saul] è un uomo caratterizzato da un impulso autodistruttivo. Questo impulso continua a tornare, e gli fa fare delle cose che non dovrebbe fare, come collaborare con Walter White o entrare nella casa di Mr. Lingk”, ha spiegato Gould. “Poi, finalmente, compie un cambiamento. Ho pensato che Saul in carcere fosse un finale giusto ed equo. Non si merita nulla di meno”.

Parlando della scrittura degli episodi finali, Gould ha aggiunto: “Non abbiamo pensato a cose del tipo ‘Ah, questo è un lieto fine’ o ‘questo è un finale triste’. Abbiamo solo cercato di fornire un finale coerente con i personaggi, valutando le naturali conseguenze delle loro azioni. Sia Jimmy che Kim hanno affrontato le conseguenze di ciò che hanno fatto, si sono persi, e hanno perso le loro rispettive vite”.

La grande differenza rispetto al finale di Breaking Bad

Al contrario di Breaking Bad, in cui il personaggio di Walter era destinato a morire fin dal primo episodio, Better Call Saul è una serie ben più introspettiva. “Walt muore odiato dal mondo e dalla propria famiglia, ma riesce a raggiungere i suoi obiettivi che aveva dall’inizio, o così sembra”, ha spiegato Peter Gould. “Ha potuto lasciare i soldi per la sua famiglia e se ne è andato in modo epico. Saul è diverso, la sua mente ragiona in modo diverso. Lui è alla ricerca di uno scopo nella vita”.

Parlando delle differenze tra i due personaggi, Gould ha ribadito che “Walt era un uomo pronto ad uccidere. Alla fine prendeva in mano la pistola e sparava. Saul non ha mai preso in mano un’arma per tutta la serie. Il suo finale quindi non poteva essere violento: è un uomo di parole, ovviamente il suo finale rispecchia questa caratteristica”

Intervistato da Deadline, Gould ha aggiunto: “La mia speranza è inoltre che i due show possano essere apprezzati in modo separato, nonostante siano in dialogo uno con l’altro e si arricchiscono a vicenda. La mia preoccupazione era che le persone che non avessero visto Breaking Bad si potessero perdere nella narrazione. Spero non sia accaduto. E se si sono persi, almeno, spero lo abbiano fatto in modo piacevole”.

Better Call Saul: il finale aperto tra Jimmy e Kim

Lo showrunner ha anche parlato della scelta di lasciare un finale aperto, non chiudendo le porte a un eventuale futuro tra Kim e Jimmy. Le sue parole sono state: 

Non mi sembrava giusto che la storia si concludesse con loro insieme. Mi sembrava giusto vederli divisi, anche perchè lui è in carcere e ci resterà per un po’. Sconterà totalmente la pena? Possiamo usare la fantasia e pensare a cosa potrebbe accadere, ma per ora è sicuramente lì”.

In una recente intervista Rhea Seehorn, attrice che interpreta Kim Wexler in Better Call Saul, ha dichiarato che il suo personaggio potrebbe tornare a trovare Jimmy in carcere dopo quanto visto nel finale, magari lavorando per fargli avere uno sconto di pena. In merito al personaggio di Kim, Gould ha dichiarato: “Spero che gli spettatori uniscano gli elementi della storia e si rendano conto che non sarà soddisfatta limitandosi a rispondere ai telefoni”.

Peter Gould ha parlato anche dell’emblematica scena del tribunale, quando Saul confessa al giudice le proprie nefandezze. “Una volta che decide che andrà in tribunale, ci va in versione Saul Goodman” ha spiegato Gould. “Jimmy entra in quell’aula come Saul Goodman e non lo fa semplicemente camminando, ma entra pavoneggiandosi, proprio come Saul. Ma quando se ne va dal tribunale, nell’ultima inquadratura, quello è Jimmy McGill, o almeno quella era la nostra idea”.

Per approfondire leggi anche la nostra recensione del finale di Better Call Saul.

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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