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Perché si discute di politica internazionale sotto i post di Beyoncé?

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Beyoncé ha 318 milioni di follower su Instagram (e segue solo un account: quello di Jay Z), ma nelle ultime ore sotto i post del suo tour di concerti non si discute di musica, ma del conflitto nella Striscia di Gaza. Infatti, moltissimi utenti stanno commentando i post per sostenere i civili palestinesi. Ma perché stanno parlando di politica internazionale sotto i post della star del pop?

Beyoncé, perché i fan discutono di politica internazionale sotto i post?

Come riporta Pier Luigi Pisa su La Repubblica, i social dicono di controllare da vicino i post riguardo l’attacco terroristico di Hamas e la risposta militare di Israele nella Striscia di Gaza. Specie dopo che l’Unione Europea ha iniziato a investigare X (ex Twitter) per disinformazione, l’attenzione è alta. Tanto che Meta ha rimosso da Instagram e Facebook oltre 795 mila post in arabo ed ebraico perché mostravano contenuti violenti oppure incitavano all’odio.

Ma, come riporta il New York Times, “migliaia di sostenitori palestinesi sostengono che i loro post siano stati soppressi o rimossi da Facebook e Instagram, anche se i messaggi non infrangevano le regole delle piattaforme”. Quindi alcuni utenti, per dare sostegno al popolo palestinese, hanno trovato un modo per ingannare i bot di Meta: postare nei commenti dei post di Beyoncé.

Sotto alcune immagini, con oltre un milione di like, della star durante un suo recente concerto, potete trovare diversi commenti che parlano di Palestina ed Israele. Come sottolinea Repubblica, i toni restano tutto sommato civili: parlano delle cause profonde del conflitto, senza negare atti terroristici o perdersi in antisemitismo o islamofobia. Quindi, probabilmente, non meriterebbero la censura di Meta neanche come post singoli.

Diversi post incitano inoltre Beyoncé a prendere parte nella discussione, sottolineando l’importanza da un lato di condannare il terrorismo di Hamas e dall’altro di schierarsi a fianco dei civili palestinesi nella Striscia di Gaza. Ma visti i toni accessi sui media in questi giorni, sembra difficile che la cantante possa esprimersi su un conflitto che continua a fare vittime.

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