Delle grandi aziende del comparto tech, di solito si parla (e, nel nostro caso, si scrive) per tre motivi.
Per dar conto dei sempre nuovi strumenti che introducono nel mercato, o delle nuove funzionalità dei loro prodotti già consolidati. Oppure per aggiornare sui cambi ai vertici aziendali (come l’annuncio del prossimo passaggio del testimone da Elon Musk a Linda Yaccarino alla guida di Twitter). O ancora per segnalare condotte irregolari, su cui intervengono gli organi di vigilanza. Come nel recentissimo caso della multa record comminata a Meta per violazione del regolamento generale dell’Unione Europea sulla protezione dei dati (GDPR). In che modo? Trasferendo dati personali degli utenti europei negli Stati Uniti.
Ma ciò che troppo di rado si indaga è il grande impatto ambientale dei giganti della tecnologia. Insomma: quanto inquinano le Big Tech?
A dircelo, con una certa precisione, è stato l’Osservatorio ESG Big Tech 2023.
L’Osservatorio ESG Big Tech 2023
L’Osservatorio ESG Big Tech 2023, giunto alla seconda edizione, è organizzato da Karma Metrix.
Gli esiti del report sono stati presentati in anteprima a Milano nella giornata di martedì 23 maggio.
Karma Metrix, azienda con sede in Svizzera nata nel 2020, ha l’obiettivo di aiutare le aziende a essere più ecosostenibili, riducendo l’impatto ambientale dei loro siti Internet.
Per il secondo anno di fila, con l’Osservatorio ESG Big Tech, Karma Metrix ci dice quanto inquinano le Big Tech. Vediamolo.
Quanto inquinano le Big Tech?
Una considerazione iniziale e, per così dire, metodologica.
Il report del 2023 mostra quanto consumano e inquinano le Big Tech basandosi sui bilanci per la sostenibilità che le aziende hanno pubblicato sui propri siti. Dati riferiti al 2021, dunque molto prima dell’inizio dell’ultima rivoluzione tecnologica, avviata con i chatbot conversazionali (il cui ingresso nel mercato, immaginiamo, non avrà certo migliorato le cose dal punto di vista dell’impatto ambientale).
Le aziende analizzate
A essere prese in esame sono state Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft.
La cui capitalizzazione di mercato, per intenderci, vale assieme più di 8.500 miliardi di dollari.
Ebbene, prima di scoprire quanto consumano e inquinano queste Big Tech, vale la pena di segnalare che i loro consumi energetici complessivi sono aumentati del 209,5% negli ultimi quattro anni.
Se confrontati con i Paesi, i loro dati su inquinamento e consumo sarebbero enormi. Analizziamoli.
Qualche dato complessivo
Per dare un’idea di quanto inquinano le Big Tech, in termini di emissione di CO2 equivalente (misura che valuta l’impatto sul clima di un gas a effetto serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica), queste cinque aziende aggregate supererebbero il Belgio. E si piazzerebbero ai cinquantunesimo posto della classifica mondiale.
La CO2e prodotta dalle Big Tech è stata di 125,9 milioni di tonnellate (con un aumento del 30,8% dal 2018 al 2021), quella del Belgio di 125,4 milioni di tonnellate.
Per quanto invece riguarda i consumi, con i suoi 75,6 milioni di MWh (Megawatt-ora), Big Tech inserita tra i Paesi sarebbe al quarantaduesimo posto, dopo la Colombia e prima del Venezuela.
Qui l’aumento dei consumi complessivi, abbiamo visto, è stato del 209,5% dal 2018 al 2021. Se questo ritmo si mantenesse costante, i consumi energetici dei colossi del comparto tecnologico equivarrebbero a quelli del quattordicesimo Paese al mondo.
I dati azienda per azienda
Tra le Big Tech, sia per inquinamento che per consumi, è Amazon a farla da padrona, se così si può dire.
L’azienda di Andy Jassy nel 2021 ha prodotto ben 72,5 milioni di tonnellate di CO2e (quasi del tutto addebitabili alla logistica legata alla piattaforma di e-commerce).
Seguono, ben distaccate, Apple (23,2 milioni di tonnellate di CO2e), Microsoft (14 milioni), Google (11,3 milioni) e Meta (5,7 milioni).
Bisogna inoltre interpretare il dato che segnala una crescita complessiva del 30,8% dell’inquinamento delle Big Tech dal 2018 al 2021. Perché nel 2021 sia Apple che Google hanno emesso meno CO2e che nel 2018 e 2019.
Per quanto riguarda i consumi, primo posto sempre per Amazon, con 30,8 milioni di MWh consumati nel 2021. Secondo posto per Google (18,5 milioni di MWh), a cui seguono eMicrosoft (13,4 milioni), Meta (9,4 milioni) e Apple (3,3 milioni).
Un dato mancante
In effetti, a voler inserire le Big Tech nella classifica dei Paesi quanto a consumi energetici e inquinamento, manca un dato. Che rischia non di sfalsare il report, ma di renderlo interpretabile: quello del rapporto tra consumi e impatto ambientale da un lato, e numero di utenti dall’altro.
In questo senso Ale Agostini, fondatore di Karma Metrix, ha detto: “Per il prossimo osservatorio avevamo in mente di mettere anche questa misura. Queste aziende danno dei servizi importanti alle persone; quindi si tratta anche di un trade off tra usarli, questi servizi, e usarli in modo efficiente e risparmioso”.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API