Diverse compagnie di Big Tech avrebbero subito un raggiro, che le ha portate a consegnare dati utenti a degli hacker che si fingevano forze dell’ordine. Google, Apple, Snap, Twitter e le piattaforme Meta, oltre a Discord, avrebbero consegnato dati sensibili credendo a finti mandati.
Big Tech: dati utenti agli hacker, che si fingono forze dell’ordine
Secondo quanto riporta Bloomberg, un gruppo di hacker avrebbe presentato mandati giudiziari fasulli alle compagnie di Big Tech per ottenere dati personali di alcuni utenti. Gli hacker avrebbero perpetrato la truffa ottenendo l’accesso ad alcuni account email di agenzie federali negli Stati Uniti. In questo modo, hanno utilizzato un indirizzo di posta legittimo per ottenere informazioni rubate.
Bloomberg ha mantenuto l’anonimato delle persone coinvolte, anche perché sembra che le tattiche utilizzate dagli hacker siano particolarmente esecrabili. Sembra infatti che abbiano ricattato gli utenti con la minaccia di condividere materiale sessualmente esplicito ottenuto sui social. Nel novero delle vittime, ci sono uomini, donne e anche minori.
Alex Stamos, ex capo della sicurezza di Facebook, spiega a Bloomberg che: “Le aziende tecnologiche dovrebbe implementare una politica di richiamare per conferma. Inoltre dovrebbe spingere le forze dell’ordine a utilizzare i loro portali dedicati in modo che possano più facilmente identificare eventuali hacker”.
Google ha spiegato a Bloomberg di aver segnalato alle autorità gli hacker che avevano impersonato gli agenti nel 202. E sta lavorando con le forze dell’ordine per autorizzare solo richieste legittime. Facebook ha spiegato che la piattaforma controlla tutte le richieste per identificare abusi, dichiarazione simile a quella di Discord. Twitter e Apple non hanno commentato la questione.
Al momento non ci sono ulteriori dettagli sulla vicenda, vi terremo aggiornati nel caso dovessero esserci novità.
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Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API