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Apple lavora a un visore AR/VR “economico”: costerà come iPhone

Il dispositivo potrebbe debuttare nel 2024, costerà la metà rispetto quello in arrivo quest'anno

Secondo diverse fonti, il primo visore di Apple arriverà quest’anno e costerà attorno ai 3000 dollari: ma sembra che la Mela stia anche lavorando ad un modello più economico del suo dispositivo di realtà aumentata e virtuale (AR/VR). Con un prezzo simile a quello degli iPhone top di gamma, potrebbe arrivare sul mercato tra il 2024 e il 2025.

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Apple al lavoro su un visore AR/VR “economico”: costerà quanto un iPhone

Il nuovo dispositivo, che al momento non ha un nome ufficiale, sarà meno costoso rispetto a quello in arrivo quest’anno, che avrà un target professionale. Infatti, secondo The Information e Bloomberg dovrebbe posizionarsi attorno ai 1.500 dollari: un centinaio di dollari in meno rispetto all’iPhone 14 Max con 1TB di memoria.

Le fonti sentite dalle testate afferma che il prodotto avrà un chip al pari di quello di iPhone, piuttosto che un processore capace di competere con un Mac come quello del visore in arrivo nel 2023.

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Il prezzo attorno ai 3000 dollari del modello di Apple Glasses in uscita quest’anno non solo è giustificato dal chip potente, ma anche dalla qualità degli altri componenti. Parliamo di due display 4K da Sony, una dozzina di telecamere, batterie esterne e non solo.

Il lancio di questi nuovi dispositivi segue l’acquisizione di Apple di NextVR, una società di realtà virtuale leader nel settore, nel 2022. Questa mossa ha permesso ad Apple di acquisire la tecnologia e il talento per sviluppare ulteriormente i suoi dispositivi AR/VR.

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Ora arriva finalmente il momento per Apple per sfruttare queste tecnologie, portando almeno due dispositivi per coprire una più grande fascia di mercato. Dopotutto, la Mela ha già sfruttato in tutti gli ambiti in cui produce hardware la strategia di posizionare più di una versione con prezzi molto diversi tra loro. Quindi questo dispositivo, con un taglio del 50% rispetto al primo visore, potrebbe trovare un pubblico ampio.

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Source
MacRumors

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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